IODIO CONOSCIAMOLO MEGLIO

IODIO CONOSCIAMOLO MEGLIO

Abbiamo accennato, qualche tempo fa, all’importanza dell’assunzione dei giusti livelli di iodio per il nostro Cucciolo. Ma anche per noi, che viviamo in una zona di montagna e quindi soggetti a carenze di questo elemento. 

Oggi cominciamo a conoscere un pochino meglio questo elemento. Torneremo poi ad approfondire meglio nei prossimi giorni.

IODIO CONOSCIAMOLO MEGLIO. Che cos’è lo iodio

Scoperto agli inizi del 1800 da Bernard Courtois, figlio di un fabbricante di salnitro, mentre stava bruciando alghe marine spiaggiate sulle coste della Bretagna e della Normandia per isolare il salnitro, lo iodio è un elemento chimico, diffuso in diverse forme.

Il suo simbolo chimico è I ed il nome deriva dal greco greco ἰοειδής, ioeidēs, che significa viola o violetto. Si deve al colore dei vapori irritanti dell’elemento.

Fa parte del gruppo degli alogeni. La forma elementare venne scoperta dal chimico francese Bernard Courtois nel 1811. 

È un elemento che, in tracce, è coinvolto nel metabolismo di molti esseri viventi, compreso l’uomo. Lo iodio si trova negli ormoni tiroidei.

La carenza di iodio colpisce circa due miliardi di persone ed è la principale causa evitabile di disabilità intellettiva.

Lo iodio presente nelle rocce e nel suolo, per azione delle piogge e dell’erosione, è trasportato dalle acque superficiali nei mari e negli oceani.

Questo iodio presente nel mare si accumula nelle alghe, nei pesci e nei crostacei, mentre quello presente nei terreni viene assorbito dalle piante.

A cosa serve

Lo iodio è un micronutriente essenziale presente nell’organismo umano in piccole quantità (15–20 mg) e concentrato quasi esclusivamente nella tiroide, ghiandola endocrina posta alla base del collo.

La tiroide produce due ormoni (tiroxina o T4 e triiodotironina o T3) che contengono iodio nella loro struttura chimica.

Questi ormoni regolano numerosi processi metabolici nella maggior parte delle cellule e svolgono un ruolo importantissimo nelle prime fasi della crescita e nello sviluppo di diversi organi, in particolare del cervello. 

IODIO CONOSCIAMOLO MEGLIO. Le carenze

Se assumiamo poco iodio, la tiroide non riesce a produrre quantità sufficienti di ormoni tiroidei. Questo può portare, in tutte le fasi della vita, a manifestazioni cliniche chiamate “disturbi da carenza iodica”.

La conseguenza più conosciuta della carenza di iodio è il gozzo, cioè l’ingrossamento della tiroide.

Questo fenomeno rappresenta un adattamento iniziale della ghiandola, che diviene più attiva per cercare di produrre quantità di ormoni adeguate alle necessità dell’organismo.

Le conseguenze più gravi della carenza di iodio sono rappresentate invece dai danni a carico del sistema nervoso centrale e periferico, per il cui sviluppo gli ormoni tiroidei sono essenziali.

Ci sono fasi della vita in cui è più importante una assunzione adeguata dello iodio?

Una assunzione insufficiente di iodio può provocare problemi in ogni fase della vita. In particolare, è estremamente importante che le donne in gravidanza e in allattamento e i bambini con meno di 3 anni assumano quantità sufficienti di questo elemento.

Infatti una grave carenza di iodio durante lo sviluppo del feto e del neonato porta a danni irreversibili del cervello e del sistema nervoso centrale e, di conseguenza, ad un ritardo mentale permanente.

Carenze di iodio anche lievi, quali quelle che si riscontrano comunemente nel nostro Paese, portano comunque a deficit intellettivi minori.

Come ad esempio la ADHD

Ancora oggi una parte rilevante della popolazione italiana soffre di una carenza lieve o moderata di iodio.

(da Carenza iodica e gozzo endemico in Italia , A. Pinchera et al., Ed. Mediserve).

Sembra che, in Italia, il 10% della popolazione (circa 6 milioni di persone) soffra di gozzo.

Inoltre, anche se le forme più gravi dei disturbi da carenza iodica sono ormai scomparse, sono ancora frequenti i casi di problemi neurologici minori.

IODIO CONOSCIAMOLO MEGLIO. Il fabbisogno

Per far sì che la tiroide funzioni in modo adeguato e produca le quantità necessarie di ormoni tiroidei è necessario che BAMBINI; ADOLESCENTI E ADULTI assumano quotidianamente la giusta quantità di iodio.

PER ADULTI E ADOLESCENTI la quantità che deve essere ingerita giornalmente è pari a 150 microgrammi.

Le donne in gravidanza e in allattamento ne devono assumere di più per assicurare un normale sviluppo del bambino.

DOVE SI TROVA LO IODIO

La fonte principale di iodio per l’organismo umano è rappresentata dagli alimenti.

Nei vegetali la sua presenza dipende dallo iodio presente nel terreno in cui vengono coltivati, mentre negli alimenti di origine animale dipende dallo iodio assunto dagli animali con l’alimentazione.

Gli alimenti più ricchi di iodio sono i pesci di mare ed i crostacei. Anche le uova, il latte e la carne ne contengono quantità importanti.

Quantità minori sono contenute nei vegetali e nella frutta.

Numerosi studi hanno mostrato che assumiamo troppo poco iodio. Per questo il Ministero della Salute ci consiglia di utilizzare il sale arricchito di iodio al posto di quello comune.

Che cos’è il sale arricchito di iodio?

Il sale arricchito di iodio è del comune sale da cucina a cui sono stati aggiunti dei sali di iodio. Il sale arricchito di iodio ha lo stesso aspetto del sale da cucina e non presenta odori o sapori particolari, né altera quello dei cibi a cui viene aggiunto.

Per evitare quanto più possibile perdite di iodio, è consigliabile conservarlo in luogo fresco, al riparo della luce e dell’umidità.

Quanto sale iodato consumare?

In aggiunta a quello già fornito con la dieta, ogni grammo di sale arricchito di iodio ci fornisce 30 microgrammi di iodio in più (ovverosia, nel caso di un individuo adulto, 1/5 di quello che è necessario assumere ogni giorno).

Ricordiamo però che dobbiamo fare attenzione a non esagerare con il sale.

Elevati apporti di sodio aumentano infatti il rischio di malattie cardiovascolari.

La cosa migliore da fare è quella di utilizzare sempre il sale arricchito di iodio, tenendo presente che dovremmo dimezzare i nostri consumi di sale (che attualmente corrispondono in media a circa 10 g al giorno) per raggiungere un compromesso tra il soddisfacimento del gusto e la prevenzione dei rischi legati al sodio.

Una assunzione elevata di iodio può comportare problemi?

In tutti i soggetti normali, e quindi nella grande maggioranza degli individui, dosi di iodio anche largamente superiori a quelle assunte con l’uso di sale arricchito con iodio sono del tutto prive di rischi.

La tiroide possiede infatti un meccanismo naturale di adattamento. In ogni caso, particolare cautela si deve avere nell’utilizzo di alcuni integratori alimentari contenenti quantità elevate di iodio (solitamente a base di alghe), perché potrebbero portare ad una assunzione eccessiva.

Torneremo presto a parlare dell’argomento

IODIO CONOSCIAMOLO MEGLIO. La settimana della tiroide

Ogni anno, questo evento cerca di sensibilizzare la popolazione italiana sull’importanza dell’introduzione di un quantitativo sufficiente di iodio, elemento essenziale per il buon funzionamento della tiroide.

Di solito è l’ultima settimana di maggio. 

Errato pensare che lo iodio si respira dal mare: lo iodio si “mangia” non si respira.

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!