Ferratelle morbide a forma di cuore

Ferratelle morbide: immancabili  a Natale con il ripieno di cioccolato e mosto cotto

La Nonna, quando andavamo da lei per le vacanze di Natale, ci faceva sempre preparare le ferratelle a cuore, che poi io e mia sorella ci divertivamo ad accoppiare per poterle farcire.

La ricetta è semplice, ma la cottura richiede un po’ di pazienza…

Ferratelle morbide: La ricetta

INGREDIENTI

  • Farina 500 g
  • Uova 5
  • Zucchero 200 g
  • Limone 1 solo scorza grattugiata (io uso limone e arancia)
  • Olio 1 bicchiere (200 ml)
  • Latte 1 bicchiere (200 ml)
  • Lievito per dolci 1 bustina

PROCEDIMENTO

FASE 1: PREPARARE L’IMPASTO

  • Rompete le uova in una ciotola ed unite lo zucchero. Lavorate con una frusta a mano o elettrica fino ad ottenere un composto spumoso
  • Aggiungete olio e latte e poi cominciate ad unire la farina mescolata con il lievito, sempre mescolando con la frusta.
  • Unite infine la buccia grattugiata del limone ed amalgamate il tutto. Dovete ottenere un composto denso e colloso.

fase 2: cuocere le ferratelle

  • Prendete ora il ferro e ungetelo con olio  da entrambi i lati e ponetelo direttamente sul fuoco.
  • Quando il ferro sarà ben caldo, riempitelo al centro con un cucchiaio dell’impasto.
  • Chiudete bene l’arnese e fate cuocere alcuni minuti per parte, fino a quando ogni lato non sarà ben dorato.
  • Staccate i dolci così ottenuti, che potranno essere gustati appena tiepidi al naturale o arricchiti da creme dolci o confetture.

FERRATELLE MORBIDE. IL RIPIENO DELLA NONNA.

  • Marmellata (possibilmente di uva) 200 g
  • Cacao amaro in polvere 2 cucchiai
  • Mosto cotto 1 cucchiaio
  • Mandorle a lamelle 100 g

Mescolate tutti gli ingredienti e poi usateli per farcire le vostre ferratelle!

FERRATELLE MORBIDE. UN PO’ DI STORIA

Uno storico italiano vissuto nell’800Giuseppe Tassini, cita le ferratelle nel suo capolavoro “Curiosità Veneziane – Ovvero: Origini delle denominazioni stradali di Venezia”, chiamandole anche inferriate o scalette per la somiglianza di questi dolcetti alle grate delle finestre o alle scale.

Sembra che l’origine di questa specialità sia da far risalire ad un’epoca lontana, quando gli antichi Romani erano soliti preparare un dolce chiamato crustulum, praticamente con gli stessi ingredienti.

Le piastre utilizzate per cuocere le ferratelle, invece, iniziano ad apparire solo nel ‘700 circa, un periodo storico in cui questi arnesi in ferro con la doppia piastra e i manici venivano forgiati dai fabbri su commissione delle spose delle ricche famiglie abruzzesi, che facevano incidere sulla piastra lo stemma del casato o le loro iniziali.

“Lu ferre”, così personalizzato, costituiva infatti la dote che le giovani ragazze portavano al marito.

Le ferratelle oggi troneggiano nelle vetrine di numerose pasticcerie abruzzesi ma nel passato erano considerati i “dolci delle feste”, da preparare durante la settimana pasquale o in occasione delle celebrazioni del Santo patrono, come omaggio in segno di rispetto e devozione.

Il Territorio di provenienza

Le ferratelle vantano una paternità abruzzese ma sono particolarmente diffuse in altre regioni italiane: in Molise questi dolci erano serviti almeno fino agli anni ‘60 in occasione dei matrimoni e sono noti da sempre come “cancelle”, un nome che allude alle scanalature dei cancelli impresse dai rilievi della classica piastra in ferro.

Anche in una delimitata zona del Lazio, il circondario di Cittaducale, ex territorio abruzzese, è tradizione preparare queste specialità dolciarie, che proprio in questa regione hanno ottenuto il riconoscimento di PAT, prodotto agroalimentare tradizionale

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!