DOPPIA PIRAMIDE ALIMENTARE : CIBO E AMBIENTE

DOPPIA PIRAMIDE ALIMENTARE : CIBO E AMBIENTE LEGAME FORTE

Parlando di alimentazione e linee guida, vi avevo accennato che nel 2009 è nata la “doppia piramide alimentare. Scopriamo insieme di che cosa si tratta e perché è importante.

DOPPIA PIRAMIDE ALIMENTARE Di che cosa si tratta

Quello che mettiamo nel piatto influenza anche la salute del pianeta.

Elaborata per la prima volta dalla Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition (BCFN) nel 2009, la doppia piramide dimostra che il cibo che fa bene alla salute fa bene anche all’ambiente.

Come si legge nel documento del 2016:

Tra le cause scatenanti di una situazione globale tanto complessa come quella attuale (riscaldamento globale, conflitti, migrazioni e crisi economica) i paradossi che affliggono il “sistema cibo” occupano un posto di assoluto primo piano.

In pratica, la doppia piramide è un modello di analisi ideato dal Barilla Center for Food and Nutrition. Essa è rappresentata graficamente da due piramidi accostate e orientate in senso opposto.

Da una parte abbiamo la piramide alimentare classica. Alla base troviamo i cibi che dovremmo consumare di più e al vertice quelli meno consigliati.

Accanto troviamo la piramide ambientale. Essa è costruita misurando l’impatto sull’ambiente dei cibi presenti nella piramide alimentare. Questi alimenti sono disposti in una piramide capovolta: in basso (al vertice del triangolo) gli alimenti con il minore impatto ambientale e in alto quelli più inquinanti.

L’accostamento della piramide alimentare alla piramide ambientale ci mostra che gli alimenti di cui è consigliato un consumo più alto (frutta, verdure e cereali) sono anche quelli che hanno un impatto ambientale minore.

Gli alimenti che dovremmo consumare di meno (dolci, carne rossa e formaggi) sono anche quelli che impattano di più sull’ambiente.

DOPPIA PIRAMIDE ALIMENTARE: CIBO E AMBIENTE

L’agricoltura genera gran parte delle emissioni di COche provocano i cambiamenti climatici.

L’attuale sistema agroalimentare è fondato su un’errata percezione del valore del cibo e su una visione miope di come esso debba essere prodotto e consumato. Negli ultimi decenni, esso è cresciuto in modo insostenibile.

Non ha infatti tenuto in considerazione la scarsità delle risorse naturali (acqua, terra e aria) e i danni arrecati dalla malnutrizione.

L’assenza o la scarsità di cibo SANO, infatti, colpiscono oggi sia chi vive nelle aree più vulnerabili del pianeta sia i Paesi più ricchi, dove diete squilibrate comportano sovrappeso e obesità per oltre due miliardi di persone.

Per ritrovare la giusta via di sviluppo e per ridurre le diseguaglianze, ognuno deve fare la sua parte.

Il primo passo può essere quello di seguire un’alimentazione sostenibile, come quella suggerita dalla Doppia Piramide del BCFN, che tutela il nostro benessere riducendo l’impatto ambientale.

Le scelte che ogni giorno compiamo nel portare i cibi in tavola hanno impatto enorme non solo sulla nostra salute, ma anche su quella dell’intero pianeta.

Gli esperti concordano nel sostenere che l’attuale sistema alimentare è al collasso. Infatti non garantirà cibo sicuro e nutriente alla popolazione mondiale e non riuscirà ad assicurare un futuro alla Terra, sfruttata spesso fino all’eccesso.

Per fortuna, il cibo che fa bene alla salute dell’uomo fa bene anche all’ambiente.

La filiera che dal campo o dall’allevamento arriva fino allo scaffale del supermercato prevede numerosi passaggi, ognuno con un enorme impatto sull’ambiente.

Alcuni numeri per avere un’idea…

Secondo uno studio pubblicato nel 2018 su Science dai ricercatori dell’Università di Oxford, un quarto delle emissioni totali di gas serra (responsabili del riscaldamento globale) prodotti dall’uomo deriva dalla filiera alimentare.

La produzione di cibo è responsabile del 32% circa dell’acidificazione terrestre e del 78% dell’eutrofizzazione.

L’eutrofizzazione è il fenomeno della crescita fuori controllo di specie vegetali come le alghe a causa di un eccesso di sostanze nutritive nelle acque.

Il sistema agricolo attuale comporta inoltre l’occupazione del 43% circa del suolo libero da deserto o da ghiaccio. Per finire, si stima che i due terzi dei prelievi di acqua siano destinati all’irrigazione.

DOPPIA PIRAMIDE ALIMENTARE: “Alimentazione e dieta sostenibile”

Il concetto di “dieta sostenibile” fu proposto agli inizi degli anni ’80 del secolo scorso ma la necessità di dover nutrire una popolazione mondiale affamata ha messo in secondo piano per anni la sostenibilità dei regimi alimentari e dei sistemi di produzione.

Nel 2010, nel corso di un simposio internazionale organizzato a Roma da FAO e Bioversity International, è stata elaborata una definizione condivisa di dieta sostenibile.

Sostenibili sono

quei regimi alimentari con un basso impatto ambientale che contribuiscono alla sicurezza alimentare e nutrizionale e a una vita in salute per le generazioni presenti e future.

Secondo la definizione, le diete sostenibili rispettano biodiversità ed ecosistemi. Sono poi economicamente eque e convenienti, adeguate, sicure e sane sotto l’aspetto nutrizionale.

Inoltre si fondano sull’ottimizzazione delle risorse naturali e umane.

La salute dell’uomo non può prescindere da quella degli ecosistemi.

Una delle sfide più difficili è quella di garantire a TUTTI cibo nutriente, sano e sicuro.

Un’impresa davvero enorme. Pensate: l’ONU stima che, entro il 2050, la popolazione mondiale raggiungerà i 9,8 miliardi di persone. Inoltre la dieta mondiale si sta spostando verso una sempre maggior richiesta di proteine.

Pensate: per soddisfare questo nuovo bisogno di proteine, la FAO stima che sarebbe necessario aumentare del 60% i terreni destinati all’agricoltura.

E teniamo sempre presente che il mondo attuale ci mette di fronte a un contrasto assurdo tra fame e obesità.

In pratica, per ogni persona che soffre la fame, ce ne sono due che sono sovrappeso oppure obese!

FONTE: la doppia piramide alimentare

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!