COLTIVARE FICHI D’INDIA per talea o dai semi

COLTIVARE FICHI D’INDIA

Come vi ho raccontato molto tempo fa (vedi QUI), uno dei miei passatempi preferiti è quello di guardare la vita che cresce, piantando semi di qualsiasi cosa mi capiti a tiro!

Dopo aver ottenuto, tra le altre, avocado, ananas e mango, limoni e meli, oltre a insalate, ravanelli e spinaci, ho deciso di passare ai fichi d’india! Così ho piantato una pala, ma anche i piccoli semi che si trovano all’interno dei frutti!

Ed ora guardo le piccole piantine crescere! Vi racconto ora come procedere

COLTIVARE FICHI D’INDIA. Dalle pale alla pianta.

Per ottenere una pianta di fichi d’India, il modo più semplice è quello di piantare una pala, ovvero uno dei cladodi

Vi ricordo che le “pale”  sono fusti modificati, di forma appiattita e ovaliforme, lunghi da 30 a 40 cm, larghi da 15 a 25 cm e spessi 1,5-3,0 cm, che, unendosi gli uni agli altri, formano delle ramificazioni.

I cladodi assicurano la fotosintesi clorofilliana, sostituendosi alle foglie.

Facendo attenzione alle spine, tagliate quindi una foglia da una pianta di fico d’India. Piantatela quindi nel terreno o in un vaso per circa un quarto della sua lunghezza.

La cosa migliore è utilizzare un cladode di almeno due anni, con due o tre cladodi di un anno. Questa pala di fico d’India deve essere impiantata ad una profondità di circa metà della sua lunghezza.

La pianta propagata per talea dalle pale, dopo aver emesso le radici, vi regalerà i suoi frutti nel giro di 2 o 3 anni dall’impianto.

Una volta piantata nel terreno, la pala inizierà a radicare e a germogliare, regalandoci una nuova pianta.

Se piantate la pala all’aperto, il periodo migliore per interrare nuove talee è a partire da META’ APRILE ALLA FINE DI GIUGNO.

In questo periodo le temperature notturne dovrebbero essere tali da non creare stress alla pianta.

Grazie alle giornate lunghe ed al clima mite della prima parte dell’estate la pianta potrà sviluppare rapidamente il proprio sistema radicale e successivamente a germogliare, originando nuove pale. 

Dalla fine di giugno, il clima diventerebbe troppo caldo, fatto che non facilita la vegetazione e la crescita della pianta.

Inoltre se effettuiamo il trapianto in ritardo, la nuova pianta non sarà in grado di affrontare il periodo invernale con un sistema vitale adeguato. Non avrebbe infatti il tempo di sviluppare un apparato radicale ben formato e accumulerebbe scarse riserve di energia.

In vaso, ovviamente queste raccomandazioni sono meno rigide. Infatti possiamo comunque mettere la pianta al riparo durante il periodo invernale.

Vi ricordo che la pianta del fico d’India è eccezionalmente resistente: sopporta temperatura fino a 0°C (per breve periodi anche sotto lo zero) e lunghi periodi di siccità!

Ovviamente gradisce un’esposizione soleggiata, predilige terreni con pH tra 5.0 e 7.5 e si adatta anche a zone climatiche collinari (max 750 metri sul livello del mare).

Attenzione: alcune regioni hanno vietato le piantagioni di tale pianta, visto il loro forte carattere infestante, come ad esempio la Toscana.

COLTIVARE FICHI D’INDIA IN VASO

Se decidete di piantare la pala in un vaso, oltre alla pala stessa e a guanti per proteggervi dalle spine e dalla peluria spinosa che la ricopre, dovrete avere a disposizione:

  • Un vaso di 17-20 cm di diametro: il fico è una pianta che si sviluppa velocemente; è importante che abbia spazio sufficiente per radicare e di contro che la base sia sufficientemente stabile nel momento in cui la pianta inizierà a svilupparsi in altezza.
  • terriccio con pH tra 6 e 7, ideale per questo tipo di pianta
  • GHIAIA da inserire sul fondo del vaso per facilitare il drenaggio dell’acqua. Il fico d’india è una pianta grassa e tollera èpoco i ristagni d’acqua; evitate sempre di esagerare con le annaffiature; le precipitazioni piovose sono solitamente sufficienti a garantire al salute e crescita della pianta.

Riempiamo il nostro vaso mettendo sul fondo un strato di ghiaia di circa 5 cm, per favorire il drenaggio dell’acqua e garantire alle radici un ambiente non troppo umido.

Proseguiamo poi riempiendo il vaso con terriccio fino dalla sommità. Interriamo infine la nostra pala per almeno un quarto della sua lunghezza.

Premete poi il terreno attorno alla talea per compattarlo. Non serve bagnare il terriccio. In pochi giorno la pala comincerà a sviluppare l’apparato radicale ed in pochi mesi inizieranno a spuntare nuove pale che successivamente potranno dare vita ad altre piante.

Mettete la vostra talea in un punto ben esposto al sole e lontano da correnti d’aria.

RICORDATE: man mano che la pianta crescerà, dovrete effettuare dei rinvasi in vasi via via più grandi, in modo da consentire una buona espansione dell’apparato radicale.

Una volta che la vostra talea avrà attecchito, è preferibile porre il vaso in luoghi luminosi ed arieggiati

COLTIVARE FICHI D’INDIA DAL SEME

Possiamo anche decidere di intraprendere la via più lunga e piantare un seme (meglio più d’uno, per essere certi che almeno uno germogli!).

Il periodo adatto per la semina è quello autunnale, che coincide con l’abbondanza di frutti.

Per ricavare i semi dai frutti, aprite un frutto e poi rimuovete la polpa, separandola il meglio possibile dai semi.

Per facilitarvi in questa operazione, usate un colino a maglie stette sotto un flusso di acqua corrente. In questo modo riuscirete anche a pulire ben bene il seme.

Dopo aver separato i semi dalla polpa, dovete asciugarli.

RICORDATE: la fase di pulizia e di asciugatura sono fondamentali. Da esse  dipende la reale capacità di fruttificazione della pianta. Non asciugare i semi o non pulirli completamente potrebbe portare alla formazione di muffe.

Terminata questa procedura, dobbiamo procedere con quella che si chiama “scarificazione” dei semi. In pratica, dobbiamo immergere i semi in acqua molto calda (circa 80°C) e lasciarli a bagno per un giorno intero.

Tale procedura serve ad ammorbidire l’esterno del seme e a facilitarne la germinazione.

Possiamo ora procedere con la semina vera e propria, meglio se in vaso. Interrate i semi a circa tre cm di profondità e poi mettete il vaso in un luogo soleggiato e con una temperatura il più possibile costante. In circa un mese vedrete spuntare le prime piantine!

Il seme ha bisogno di temperature di circa 20°C e, naturalmente, non deve subire gelate in inverno!

Una volta germogliate le piantine, innaffiate il terriccio solo quando lo sentirete asciutto.

Se partite dai semi, la pianta impiegherà circa 7 anni per produrre frutti!

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!