La scatola nera di Michael Connelly (# 16 Harry Bosch)

La scatola nera è la penultima avventura del detective Bosch, ormai prossimo alla pensione e sempre più nervoso per questo. Chi raccoglierà la sua eredità? E lui, è davvero pronto per sedersi in panchina?

La scatola nera

Michael Connelly

Titolo originale : The Black Box

Prima pubblicazione : 2012

Traduttore: G. Traverso, S. Tettamanti

Editore: Piemme

Anno edizione: 2015

Pagine: 365 p.

 

La scatola nera. Descrizione

Nella vita ci sono momenti in cui è difficile conciliare attività professionale e vita privata. Harry Bosch si trova in uno di questi momenti.

Ha una figlia adolescente di cui occuparsi, una ragazzina per cui è ormai l’unico punto di riferimento, e ha il lavoro, quello che vive da sempre come una missione, che assorbe quasi totalmente i suoi pensieri.

E che si fa sempre più pressante ora che Bosch è alle prese con un caso che lo inquieta particolarmente. L’aveva già affrontato vent’anni prima, nel 1992, all’epoca dei disordini scoppiati a Los Angeles dopo il pestaggio di Rodney King da parte della polizia, quando era stato chiamato sulla scena dell’omicidio di una giovane fotografa danese.

Poi le indagini erano state assegnate a un altro dipartimento, senza alcun esito. Ed ecco che Harry, passato all’unità Casi Irrisolti, viene incaricato di occuparsi proprio di quel delitto. Ma il lavoro di indagine è complicato anche dalle continue interferenze del nuovo capo, un impiccione che gli mette i bastoni tra le ruote, non gli autorizza le trasferte e arriva a deferirlo anche alla commissione disciplinare.

Bosch, come sempre, va dritto per la sua strada e, intuendo che la morte della giovane non è stata causata dalla situazione esplosiva della città, ma è legata a un intrigo assai più complesso, si inoltra in un labirinto di indizi alla ricerca della “scatola nera”, l’elemento rivelatore che potrà fornirgli la soluzione del caso.

Dovrà tornare indietro nel tempo, ripercorrere una strada intricata a rischio della sua stessa vita e misurarsi con qualcuno disposto a tutto pur di non perdere un potere acquisito con l’inganno.

La scatola nera. Breve riassunto e commento personale

Ancora una volta, Bosch fa i conti con la rivolta di Los Angeles del 1992, quando la TV ci trasmise immagini che mai e poi mai avresti pensato si riferissero alla grande e tollerante città dei sogni.


Nel prologo Connelly riesce a descrivere alla perfezione quei giorni di “ordinaria follia” (pag 8):

La terza sera il numero delle vittime stava aumentando così in fretta che molte squadre della Divisione Omicidi erano state fatte rientrare dalla prima linea di controllo delle rivolte ed erano state assegnate ai turni di emergenza a South Central.

Il detective Harry Bosch e il partner Jerry Edgar furono … destinati a una squadra mobile che comprendeva anche la scorta di due agenti di pattuglia.

Venivano spediti in qualsiasi posto … fosse segnalato un cadavere. I quattro uomini della squadra si spostavano a bordo di un’auto di servizio bianca e nera, passando da una scena del crimine all’altra senza mai trattenersi troppo a lungo.

Non era quello il modo giusto di portare avanti un’indagine di omicidio… ma era il migliore possibile nelle surreali circostanze che si erano realizzate in quella città dilaniata.

South Central era una zona di guerra. Roghi dappertutto. Branchi di sciacalli si spostavano da un negozio all’altro saccheggiandoli. Anche la minima parvenza di dignità e di codice morale era svanita nel fumo che aleggiava sopra la città. Per garantirsi il controllo del territorio al calare del buio, erano scese in campo le gang di South Los Angeles, pronte a (allearsi tra loro) pur di creare un fronte unico contro la polizia.

Erano già morte oltre cinquanta persone. Proprietari di negozi che avevano ucciso rivoltosi, rivoltosi uccisi da uomini della Guardia Nazionale, rivoltosi uccisi da altri rivoltosi.

E poi venivano gli altri, assassini che sfruttavano il caos dei disordini per mescolarsi alla folla e … che nulla avevano a che fare con le frustrazioni e le emozioni che stavano trovando sfogo nelle strade della città.

LA RIVOLTA

Due giorni prima, le contraddizioni razziali, sociali ed economiche che attraversavano sotterraneamente il tessuto cittadino erano esplose in superficie con l’intensità di un terremoto. Il processo nei confronti di quattro agenti del LAPD,…, accusati di violenza ai danni di un nero al termine di un inseguimento stradale a folle velocità, si era concluso con un verdetto di non colpevolezza.

La lettura della decisione della giuria all’interno dell’aula di un tribunale periferico, situato a oltre settanta chilometri di distanza, aveva avuto su South Los Angeles una ripercussione pressoché immediata. Piccoli gruppi di gente inferocita si erano raccolti agli angoli delle strade gridando all’ingiustizia. Era bastato poco per passare alla violenza. Le televisioni locali erano entrate in campo con le dirette, portando le immagini all’interno di ogni casa della città e del mondo.


Bosch non si accontenta mai di svolgere una semplice indagine. Ogni volta, è disposto a tutto pur di scovare la verità e rendere giustizia alle vittime, specie a quelle che aspettano da tanti anni.

Harry Bosch ritorna infatti su un caso che aveva affrontato venti anni prima senza grossi risultati. Nei concitati giorni della sommossa, la fotografa danese Anneke Jespersen era stata ritrovata morta in un vicolo (pag 13):

“Le avevano sparato da pochi centimetri, di fronte e a bruciapelo”.

Sin da subito è chiaro che la donna non aveva nulla a che fare con i disordini né con le gang. Mentre Harry vorrebbe fare le cose per bene, l’urgenza del momento spinge il suo collega a fare più in fretta possibile. E mentre Bosch raccoglie indizi e fotografa la scena del crimine, qualcuno gli spara addosso, per fortuna mancandolo: “quel caso era già perso” secondo Bosch.

Vent’anni dopo Bosch ha l’occasione per fare ammenda e risolvere finalmente il caso. Eppure tutti sono contrari alle sue indagini. Come gli dice esplicitamente il capo della polizia in persona (pag 116) :

” Se salta fuori che l’unico delitto legato alle sommosse che risolviamo l’anno del ventesimo anniversario è quello della ragazza bianca…ci ritroveremmo in una situazione a dir poco sgradevole”.

Se Bosch vuole risolvere il caso, deve aspettare. Ma le prove balistiche rivelano che l’omicidio è stato commesso con una pistola che non doveva trovarsi lì. Una pistola che risultava distrutta anni prima, sottratta ai ribelli iracheni durante Desert Storm.

Cosa è accaduto realmente? Chi è coinvolto nella morte della donna? Chi ha interesse a mascherare il delitto di una reporter?

Harry, come sempre, non si presterà a giochi di potere e a considerazioni politiche. Per rispondere alle molte domande, Bosch scaverà a fondo, usando i suoi giorni di ferie pur di smascherare il colpevole e il suo sordido intrigo…

Coinvolgente come un vero caso poliziesco, intrigante come un giallo, e appassionante come un romanzo, LA SCATOLA NERA è un thriller da non lasciarsi sfuggire.

 

VOTO : 9/10

 

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!