Ve lo racconto
La Briscola In Cinque
Marco Malvaldi
Editore: Sellerio Editore Palermo
Prima pubblicazione : 2007
Pagine: 163 p
Genere : giallo, poliziesco
Seguito da : Il gioco delle tre carte
La Briscola In Cinque. Descrizione (dal sito dell’editore)
Al BarLume, in un paese della costa intorno a Livorno, tra un caffè e una briscola in cinque, quattro vecchietti e il barista si ritrovano a chiacchierare, discutere, contendere, litigare e infine indagare sul delitto di una giovane ragazza. E sotto all’intrigo giallo, la vita di una provincia ricca che sopravvive testarda alla devastazione del consumismo turistico.
La rivalsa dei pensionati. Da un cassonetto dell’immondizia in un parcheggio periferico, sporge il cadavere di una ragazza giovanissima.
Siamo in un paese della costa intorno a Livorno, l’immaginaria Pineta, «diventata località balneare di moda a tutti gli effetti, e quindi la Pro Loco sta inesorabilmente estinguendo le categorie dei vecchietti rivoltandogli contro l’architettura del paese: dove c’era il bar con le bocce hanno messo un discopub all’aperto, in pineta al posto del parco giochi per i nipoti si è materializzata una palestra da body-building all’aperto, e non si trova più una panchina, solo rastrelliere per le moto».
L’omicidio ha l’ovvio aspetto di un brutto affare tra droga e sesso, anche a causa della licenziosa condotta che teneva la vittima, viziata figlia di buona famiglia.
E i sospetti cadono su due amici della ragazzina nel giro delle discoteche. Ma caso vuole che, per amor di maldicenza e per ammazzare il tempo, sul delitto cominci a chiacchierare, discutere, contendere, litigare e infine indagare il gruppo dei vecchietti del BarLume e il suo barista.
In realtà è quest’ultimo il vero svogliato investigatore. I pensionati fanno da apparato all’indagine, la discutono, la spogliano, la raffinano, passandola a un comico setaccio di irriverenze. Sicché, sotto all’intrigo giallo, spunta la vita di una provincia ricca, civile, dai modi spicci e dallo spirito iperbolico, che sopravvive testarda alla devastazione del consumismo turistico modellato dalla televisione. Un giallo in toscanaccio.
La Briscola In Cinque. Breve riassunto e commento personale
Avevo letto questo romanzo più di dieci anni fa, incuriosita dall’autore e dall’ambientazione e, sinceramente, non mi era piaciuto. Avevo fatto una gran fatica a finirlo!
E non ho più letto nulla di questo autore, se non L’Infinito Tra Parentesi, un bellissimo saggio sulla storia della scienza “da Omero a Borges”.
Poi mi è capitato di leggere “La misura dell’uomo”, di cui parleremo presto, ed ho deciso di dare una seconda possibilità ai Delitti del BarLume!
Non mi sono affatto pentita della scelta. Infatti questa volta il romanzo mi è piaciuto tantissimo ed ho riso a crepapelle con i quattro terribili vecchietti e con il povero Massimo Viviani, il proprietario del BarLume!
La storia è semplice: un ragazzo trova un cadavere in un cassonetto e chiede al proprietario di un bar nelle vicinanze di chiamare la polizia… Inizia così il coinvolgimento di Viviani nelle indagini!
Insieme ai “quattro vecchietti belli arzilli” impariamo a giocare alla briscola in cinque e seguiamo con loro la vita del paesino in cui vivono. Infatti adorano dedicarsi
a quello che è l’autentico sport nazionale: farsi gli affari degli altri
Il commissario Vinicio Fusco è una vera macchietta. Infatti viene definito
Un libro di barzellette sui calabresi
Per Massimo Viviani e per il medico legale Walter Carli, Fusco è “permaloso, arrogante, testone, presuntuoso e vanesio”.
La vittima è una giovane ragazza, Alina Costa, che amava divertirsi senza troppo preoccuparsi delle malelingue!
Nonostante Massimo faccia di tutto per tenersi lontano dalle indagini, si troverà coinvolto per dare una mano ai due giovani indagati… e mostrerà che dietro la sua “indole da bradipo” c’è un cervello sopraffino!
Da leggere, anche se avete visto la serie TV!
Vi regalerà tante risate e un giallo ben costruito e interessante
VOTO : 8 /10
La Briscola In Cinque. L’ autore
Marco Malvaldi (Pisa, 1974), laureato in chimica presso l’Università di Pisa, ha provato a fare il cantante lirico, ma ha abbandonato dopo poco per tornare alla professione di chimico.
Esordisce nella narrativa nel 2007 con la serie dei vecchietti del BarLume, pubblicata da Sellerio:
- La briscola in cinque (2007),
- Il gioco delle tre carte (2008),
- Il re dei giochi (2010),
- La carta più alta (2012),
- Il telefono senza fili (2014);
- La battaglia navale (2016),
- A bocce ferme (2018).
Da questa serie a partire dal 2013 è stata tratta una serie televisiva dal titolo I delitti del BarLume.
Ha pubblicato inoltre
- Odore di chiuso (Sellerio, 2011, Premio Castiglioncello e Isola d’Elba-Raffaello Brignetti), giallo a sfondo storico
- Milioni di milioni (Sellerio, 2012)
- Argento vivo (Sellerio, 2013)
- Buchi nella sabbia (Sellerio, 2015)
Suoi sono pure i saggi
- L’ architetto dell’invisibile ovvero come pensa un chimico (Cortina Raffaello, 2017)
- Le due teste del tiranno. Metodi matematici per la libertà (Rizzoli, 2017)
- Per ridere aggiungere acqua. Piccolo saggio sull’umorismo e il linguaggio (Rizzoli, 2018)
- La misura dell’uomo (Giunti, 2018)
- Vento in scatola (Sellerio, 2019)
Nel 2019 pubblica per il Mulino assieme a Stefano Marmi Caos.