IL TEOREMA DELLE MENTI di Marcos Chicot

IL TEOREMA DELLE MENTI di Marcos Chicot è il secondo romanzo scritto dall’autore spagnolo. Ritroviamo Arianna e suo marito Akenon, ma anche il MENS…Scopriamo insieme di che cosa parla

Il teorema delle menti

Marcos Chicot

Traduttore: E. Rolla

Editore: Salani

Anno edizione: 2015

Pagine: 574 p.

 

 

 

 

Il teorema delle menti. Descrizione

Spagna, oggi. Elena, Daniel e Irina stanno svolgendo degli studi sui limiti del cervello umano e su come aumentarne le capacità.
Ma quando si incontrano, tramite il Mensa – un’associazione esclusiva che riunisce le menti più geniali di tutto il mondo – si accorgono di essere le pedine inconsapevoli di una guerra iniziata 2500 anni prima, in cui nulla è come sembra.
Cartagine, VI secolo a.C. Arianna, la bellissima e geniale figlia di Pitagora, e il marito Akenon ricevono una pergamena con un messaggio terribile, un pentacolo rovesciato, il simbolo che incarna l’essenza stessa del male.
E subito si scatena una vertiginosa spirale di sangue, dietro la quale si intuisce la presenza di una mente spietata e inafferrabile.
In due epoche lontane tra loro, i protagonisti dovranno scoprire l’identità del pericolo che li minaccia prima che sia troppo tardi…

Il teorema delle menti. L’autore

Marcos Chicot, nato a Madrid nel 1971, sposato, con due figli, è laureato in Psicologia Clinica e in Economia e Psicologia del Lavoro e ha lavorato come manager in varie aziende.

È autore di Il teorema delle menti e L’assassinio di Pitagora. Con L’assassinio di Socrate (Salani, 2017) è stato finalista al prestigioso Premio Planeta.

Il teorema delle menti. Breve riassunto e commento personale

Tornano le avventure di Akenon ed Arianna, dopo L’assassinio di Pitagora. Ritroviamo i nostri beniamini tre anni dopo, ormai stabilitisi a Cartagine. Hanno avuto un figlio, Sinuhe, che ora ha due anni e mezzo e già dimostra di essere un brillante e degno nipote di Pitagora.

A Cartagine Akenon gode della protezione e dell’amicizia di Eshdek, uno dei più ricchi mercanti della città. L’uomo è stato da poco eletto sufeta, la più alta carica di CArtagine, con poteri paragonabili a quelli dei consoli romani e vuole festeggiare con i suoi amici la nomina.

Ma una strana angoscia colpisce Arianna…infatti si trova davanti Glauco, l’uomo che anni prima aveva finanziato il loro nemico, Khaos. E la giovane ha paura…sente che qualcosa è cambiato nel Sibarita e non comprende come abbia potuto accrescere tanto il suo potere…

Contemporaneamente alle vicende che si svolgono nel 507 a.C., ai nostri giorni un’altra battaglia si combatte, con altri personaggi. Daniel ed Elena si sono conosciuti al Mensa, un’associazione che comprende i “geni”, e si piacciono…Ma presto i due si trovano coinvolti in uno strano intreccio, in cui non si capisce chi siano i buoni e chi i cattivi, dove tutto è al limite della fantascienza…

Il finale è rocambolesco, quasi frettoloso…e francamente è la parte del libro che mi è piaciuta di meno. Molto meglio L’assassinio di Pitagora

VOTO : 7/10

/ 5
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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!