LA CUCINA REGIONALE ITALIANA VEGANA DI GABRIELE PALLONI

LA CUCINA REGIONALE ITALIANA VEGANA di GABRIELE PALLONI è un interessante manuale di cucina, in cui mi sono imbattuta quasi per sbaglio, nel corso delle mie ricerche sulla cucina italiana. Vi racconto perché mi è piaciuto

 

LA CUCINA REGIONALE ITALIANA VEGANA

Gabriele Palloni

Editore: Newton Compton

Anno edizione: 2017(prima pubblicazione 2016)

Pagine: 336 p., ill.

Genere: manuale, libro di cucina

LA CUCINA REGIONALE ITALIANA VEGANA. Descrizione

I motivi per eliminare dalla tavola, oltre alla carne, anche tutti i cibi di derivazione animale, come latte, burro, uova e miele, sono tanti. Ma, nonostante le forti motivazioni alla base di questa scelta, molti, fra coloro che hanno abbracciato l’alimentazione vegana, sentono il rimpianto dei sapori tipici della nostra tradizione culinaria.Come coniugare, quindi, l’etica, la salute e il gusto per i piatti della nostra cucina regionale?

Questo libro dello chef vegano Gabriele Palloni, frutto di studio e ricerca, riesce nell’intento. 250 ricette, riccamente illustrate a colori, tra le più famose delle diverse regioni dello stivale, sono qui rivisitate in chiave vegana.

La descrizione delle ricette è semplice e spiegata passo passo e nessun procedimento è lasciato all’improvvisazione. Una carbonara senza la pancetta potrà mai essere appetitosa? A giudicare dai commenti dei sempre più numerosi fan della cucina di Palloni, la risposta è: ma certo che sì!

E allora proviamo l’estasi di una cotoletta alla milanese vegetale al 100% di una amatriciana senza guanciale e assaporiamo un cannolo alla siciliana senza che la bilancia, oltretutto, se ne possa accorgere…

Il libro è diviso per capitoli partendo dalle basi di cucina, per poi arrivare, regione per regione, agli antipasti, ai primi piatti, ai secondi, contorni e dolci, come la nostra tradizione ci ha insegnato.

LA CUCINA REGIONALE ITALIANA VEGANA. L’autore

Fiorentino, classe 1968, dopo aver frequentato l’Istituto Alberghiero Aurelio Saffi, nel 1984 inizia la sua carriera lavorativa presso alcuni ristoranti di cucina tipica toscana.

Anche se vegetariano dal 1987, per lui è ancora molto difficile coniugare la scelta etica di vita nel rispetto degli altri esseri senzienti con il suo lavoro, a causa della carenza di locali vegetariani e tantomeno vegani.

Dopo 12 anni come chef diventa socio del Lidò Club lanciando uno dei Brunch più suggestivi e famosi della città. Dopo un breve periodo di pausa dai fornelli, riappare nel 2010 con l’esperienza di Cibarius, presso “La Gabbia Matta”.

Diventa Vegano e inizia a proporre una cucina sempre più coerente con le proprie scelte antispeciste e nello stesso anno pubblica un piccolo libro di ricette “Speriamo che sia Vegan” (un riferimento al film di Mario Monicelli)
Dal 2013 si dedica esclusivamente alla cucina Vegan, proponendosi come chef a domicilio e attraverso varie collaborazioni, eventi e consulenze in alcuni locali di Firenze e collabora puntualmente con la trasmissione “Restiamo Animali” in onda in varie emittenti radiofoniche italiane, curando la rubrica “Il Pasto Gentile”.

Dal 2014 tiene corsi di cucina cruelty free presso “l’Istituto Alberghiero Buontalenti” di Firenze.  Definisce la cucina come un’esperienza simile all’alchimia, affermando che:

“Tutti i piatti vegan sono di gran lunga più buoni, perché a differenza di ciò che si pensa, cioè che per seguire un’alimentazione vegan dobbiamo togliere molti ingredienti, in realtà se ne deve aggiungere uno solo, il più importante: il rispetto per altre forme di vita capaci di provare sofferenza e quando gusti questo sapore, niente può essere più buono!”

(le notizie sono tratte da QUI)

LA CUCINA REGIONALE ITALIANA VEGANA. Breve riassunto e commento personale

Come vi dicevo, ho scovato questo libro nel corso delle mie ricerche sulla cucina regionale italiana. Sapete quanto mi piaccia la cucina delle varie regioni d’Italia e, quando possibile, cerco di provare qualche ricetta tipica. Lo chef Palloni ci offre un’interessante rivisitazione della cucina italiana della tradizione in chiave vegana.

Ormai da un po’ sto cercando di capire se voglio rinunciare a tutti i prodotti di origine animale e mi capita di fare settimane intere senza toccare proteine animali. Ma, puntualmente, cedo davanti al formaggio! La mia debolezza maggiore, lo confesso. Ma torniamo al libro

Come si legge nell’introduzione (p.5):

«Alcuni di piatti sono già vegan in origine, oppure necessitano solo di piccole modifiche, perché nella cucina della nostra penisola verdure, legumi e cereali hanno sempre avuto lo spazio maggiore, altri invece hanno avuto bisogno di un po’ di fantasia in più, oltre a molta ricerca e sperimentazione»

Interessante la prima parte,  dedicata alle basi della cucina vegana, con le ricette per preparare da soli vari ingredienti per le ricette proposte nel libro. Tra le varie ricette proposte in questa sezione, semplici quelle per preparare da soli vari tipi di latti vegetali (da quello di soia a quello di avena).

Molto bella la parte dedicata alle varie cucine regionali. Per ciascuna regione (dall’Abruzzo al Veneto), sono presentate quatto sezioni:

  • ANTIPASTI
  • PRIMI
  • SECONDI E CONTORNI
  • DOLCI

Tra le molte ricette proposte, ne ho già sperimentate diverse. In particolare, mi è piaciuta la rivisitazione in chiave vegana di un classico della tradizione abruzzese, come i Maccheroni alla chitarra alla pecorara (vi presenterò presto la ricetta!).

E poi ottima la parmigiana di melanzane, anche se io ho modificato leggermente la ricetta proposta dallo chef.

Insomma nei prossimi mesi mi sentirete citare spesso questo chef, di cui continuo a provare diverse ricette!

A seguire la mia versione della sua zuppa di cicerchie marchigiana! Io l’ho trasformata in una crema grossolana!

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!