AMA IL TUO NEMICO.
Nelson Mandela e la partita di rugby che ha fatto nascere una nazione
JOHN CARLIN
Traduttore: D. Fasic
Editore: Sperling & Kupfer
Prima edizione: 2008
Pagine: 287 p.
AMA IL TUO NEMICO. Descrizione
Uscito dal carcere dopo ben ventisette anni, Nelson Mandela ha ancora di fronte a sé il nemico contro cui ha lottato tutta la vita: l’apartheid.
La sfida più difficile è unire ciò che la storia ha diviso e fare del suo Paese una vera nazione. Nel 1994, alle prime elezioni a suffragio universale, Mandela trionfa. Il Sudafrica è fatto, restano da fare i sudafricani.
“Madiba” si inventa la più audace e improbabile delle scommesse: usare il rugby, lo sport dei bianchi, per unire una volta per tutte i sudafricani. Gli Springboks, l’orgoglio della minoranza afrikaner, sono per la maggioranza nera solo una squadra per cui tifare contro.
Mandela intuisce ciò che nessun altro è in grado di vedere:
«Se non potete parlare alle loro menti, parlate ai loro cuori».
Così il Sudafrica ottiene l’organizzazione della Coppa del mondo del 1995, e inizia il miracolo. Gli Springbocks collezionano vittorie, e il Paese intero si innamora.
Il 24 giugno, nella finale gli All Blacks, fronteggiano la squadra neozelandese più forte del mondo. Mandela siede in tribuna mentre sessantaduemila tifosi, per la maggior parte bianchi, acclamano il suo nome. E al coro si uniscono davanti alla tivù i milioni di neri delle township.
Contro ogni pronostico, gli Springboks realizzano il punto decisivo e coronano il sogno del loro presidente: quarantadue milioni di sudafricani sono finalmente uniti dalla stessa passione.
Un ritratto inedito di “Madiba”, forse il più grande uomo politico della storia recente. Un racconto di sport, umanità e politica da cui è stato tratto il film “Invictus – L’invincibile”, girato dalla sapiente mano di Clint Eastwood.
AMA IL TUO NEMICO. L’AUTORE
John Carlin (Londra, 12 maggio 1956) è un giornalista inglese. Ha collaborato a testate giornalistiche come The New York Times, The Independent, Spin, Wired e The Observer.
Dal 1989 al 1995 è stato corrispondente in Sudafrica per The Independent. Fino ad ottobre 2017, ha collaborato con El País. Dopo un articolo molto critico contro il governo spagnolo ed il Re, riguardante il referendum per l’indipendenza della Catalogna, è stato licenziato.
Oltre al romanzo Ama il tuo nemico (Playing the Enemy: Nelson Mandela and the Game that Made a Nation), pubblicato nel 2008, ha scritto la biografia del tennista maiorchino Rafael Nadal , pubblicata nel 2011.
Il suo lavoro più recente è dedicato alla controversa figura dell’ex atleta Oscar Pistorius, dal titolo Oscar Pistorius. Io sono l’ombra (2015).
AMA IL TUO NEMICO. Commento personale
Due sono state le figure di “eroi” che regnavano nei racconti che ci faceva Mamma prima di mettere a nanna me e mia sorella. Mahatma Gandhi e Nelson Mandela erano i supereroi che combattevano contro il Male e lo sconfiggevano, creando un mondo migliore in cui vivere.
Capite quindi come sia cresciuta sapendo tutto di Nelson Mandela e della sua lotta. Quando siamo cresciute, ovviamente, io e mia sorella abbiamo compreso che Gandhi e Mandela non erano personaggi di fantasia, ma due uomini in carne ed ossa. Inoltre abbiamo scoperto che la battaglia di Mandela non era ancora conclusa, ma continuava dalla cella del carcere di Robber Island.
Figuratevi la gioia esplosa in casa nostra alla notizia della sua liberazione, l’11 febbraio 1990, e a quella per la sua elezione a presidente della Repubblica Sudafricana, il 27 aprile 1994.
Il libro racconta come Mandela sia riuscito a trasformare il suo Paese in una nazione, sconfiggendo il pericolo di ribellioni contro la sua elezione e sfruttando il grande potere dello sport.
Leggo questo libro praticamente una volta all’anno, perché mi ricorda una fiaba moderna, con un bel lieto fine strappalacrime.
Nonostante i numerosi dubbi sollevati negli ultimi anni sulla “correttezza” del risultato sportivo ottenuto dagli Springboks, io continuo ad adorare il racconto dell’epica impresa di una squadra di rugby, capace di compattare attorno alla palla ovale 42 milioni di persone, che fino a un mese prima non si sarebbero sognate di guardare una partita!
Il momento in cui Nelson Mandela, indossando la maglia degli Springboks, consegnò nelle mani del capitano afrikaner François Pienaar la coppa Web Ellis, il trofeo assegnato ai vincitori del campionato mondiale di rugby, è una delle immagini storiche più rappresentative dell’ultimo decennio del 1900.
Indelebilmente incisa nella mia memoria
Vi consiglio di leggerlo, perché insegna tanto anche sulla vita di Mandela. Infatti il romanzo, con un linguaggio chiaro e semplice, ripercorre tutte le tappe della vita del grande leader nero, dalla militanza nell’ANC (African National Congress), fino al trionfo finale, che ha visto nascere una nazione unita e multirazziale.
Il film di Clint Eastwood, Invictus, è fedele allo spirito del libro ed è veramente bellissimo. Noi lo abbiamo riguardato proprio mentre leggevo il libro e mi ha commosso profondamente
VOTO : 9 / 10
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