Zampogne e ciaramelle per il Natale abruzzese

Zampogne e ciaramelle per il Natale abruzzese

Da qualche settimana in giro per il paese si possono incontrare talvolta i famosi “zampognari”, personaggi mitici che rallegravano il nostro Natale di bambini.

Ormai ci capita sempre più raramente di sentire il suono dei loro strumenti! Eppure da piccoli ci facevano persino imparare una poesia dedicata a loro!

L’anno scorso vi ho raccontato LE CIARAMELLE di Pascoli, quest’anno invece voglio ricordare un’altra delle poesie che di facevano imparare a scuola per Natale!

Ricordate “LO ZAMPOGNARO” di Gianni Rodari?

Zampogne e ciaramelle per il Natale abruzzese: LO ZAMPOGNARO DI GIANNI RODARI

Se comandasse lo zampognaro
Che scende per il viale,
sai che cosa direbbe
il giorno di Natale?

“Voglio che in ogni casa
spunti dal pavimento
un albero fiorito
di stelle d’oro e d’argento”

Se comandasse il passero
Che sulla neve zampetta,
sai che cosa direbbe
con la voce che cinguetta?

“Voglio che i bimbi trovino,
quando il lume sarà acceso
tutti i doni sognati
più uno, per buon peso”.

Se comandasse il pastore
Del presepe di cartone
Sai che legge farebbe
Firmandola col lungo bastone?

“Voglio che oggi non pianga
nel mondo un solo bambino,
che abbiano lo stesso sorriso
il bianco, il moro, il giallino”.

Sapete che cosa vi dico
Io che non comando niente?
Tutte queste belle cose
Accadranno facilmente;

se ci diamo la mano
i miracoli si faranno
e il giorno di Natale
durerà tutto l’anno.

Zampogne e ciaramelle per il Natale abruzzese: gli zampognari

Lo zampognaro è il suonatore di zampogna, un antico strumento musicale a fiato, ancora oggi in uso nell’Italia centro-meridionale. La zampogna  è caratterizzata dalla presenza di 4-5 canne sonore collegate a un sacco.

Solo due canne sono strumento di canto mentre le altre suonano una nota fissa. Le canne terminano con delle ance, che possono essere singole o doppie, tradizionalmente realizzate in canna (recentemente anche in plastica).

La sacca di accumulo dell’aria (otre) è realizzata con una intera pelle di capra o di pecora (utricolo) (oggi anche da altri materiali o da una camera d’aria di gomma), nella quale il suonatore immette aria attraverso un insufflatore (cannetta o soffietto).

L’aria mette in vibrazione le ance innestate sulle due canne melodiche, quella destra per la melodia, quella sinistra per l’accompagnamento, e sui bordoni detti basso e scantillo.

Le regioni in cui è tradizionalmente presente la zampogna sono: Lazio (province di Frosinone e Latina), Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia.

Spesso gli zampognari si accompagnavano con i suonatori di ciaramelle, un altro strumento di antica origine simile a un piffero.

Il termine ciaramella deriva dal diminutivo tardo latino calamellus, derivante a sua volta dalla parola latina calamus e greca kàlamos, cioè “canna”.

Questi suonatori ambulanti, che allietavano il Natale della nostra infanzia, erano spesso pastori o contadini che si “trasferivano” temporaneamente in città nel periodo natalizio.

In cambio della loro musica, ricevevano un bicchiere di vino, qualche pezzo di formaggio e qualche moneta!

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!