VEG PER SCELTA di Pietro Leeman

VEG PER SCELTA è un altro di quei libri che hanno profondamente influenzato il mio modo di avvicinarmi alla cucina. Non sono diventata vegana, ma grazie allo chef Pietro Leeman ho imparato a trattare molti alimenti che non conoscevo.

Vediamo insieme di che cosa parla

VEG per scelta: Con le migliori ricette della tradizione italiana in versione vegetariana e vegana

Gabriele Eschenazi, Pietro Leemann

Editore: Demetra

Prima edizione : 2017

Pagine : 256 p.

 

 

VEG per scelta. Descrizione

La grande tradizione della cucina italiana reinterpretata in chiave vegetariana da uno chef stellato, Pietro Leemann, che ha dimostrato con il suo ristorante Joia come anche la cucina senza carne possa raggiungere l’eccellenza e che qui ci offre numerose ricette per comporre menu ricchi di sapore, originali, sani e appaganti.

Questo volume è una preziosa risorsa per tutti coloro che seguono una dieta vegetariana o vogliono avvicinarsi a questa scelta; la crescente attenzione al proprio modo di nutrirsi e al benessere dell’ambiente sta portando infatti sempre più persone a privilegiare un’alimentazione senza carne.

Le ragioni sono varie: per la propria salute, per tutelare l’ambiente, per rispettare la vita degli animali. E se in passato la dieta vegetariana era comune e spesso dettata dalla povertà – basti pensare alle ricette di molte tradizioni contadine – il vegetarianesimo è stato spesso anche una scelta culturale o religiosa, che ha coinvolto personaggi come Pitagora, Leonardo da Vinci e Gandhi, come ci raccontano in modo approfondito e appassionante gli autori di queste pagine.

A fare del libro uno strumento stimolante e completo contribuiscono anche le riflessioni e i consigli di Carlo Modonesi, docente di Ecologia umana, ambiente e salute, Michela De Petris, già medico chirurgo all’Istituto Nazionale dei Tumori, e Monica Oldani, psicobiologa dell’Istituto di Medicina legale e Legislazione veterinaria all’Università di Milano.

VEG per scelta. Gli autori

Pietro Leemann (Locarno, 24 luglio 1961) è un cuoco svizzero. Il suo mentore è stato il grande cuoco svizzero Angelo Conti Rossini che con una sublime bavarese di vaniglia lo convinse ad intraprendere la carriera di cuoco.

A 20 anni entra a far parte della brigata dell’Hotel de Ville di Fredy Girardet a Crissier, considerato allora uno dei maggiori ristoranti di nouvelle cuisine. In seguito approda in Italia da Gualtiero Marchesi, il fautore della nuova cucina creativa italiana. A 23 anni inizia a pensare alla possibilità di diventare vegetariano.

Dopo nuove esperienze di lavoro a Montreux, Ginevra e Wetzikon, si rende conto che la cucina occidentale è molto lontana dai modelli di benessere da lui auspicati.

Per aprire i suoi orizzonti, decide di partire per l’Asia, vivendo tra Cina e Giappone per più di due anni. Si immerge a pieno nella cultura e filosofia di quei luoghi, insegnando nella prestigiosa scuola di Tsuji di Osaka, cucinando e sperimentando molto

In Oriente inizia anche le pratiche meditative e approfondisce la sua conoscenza di pensieri e religioni di quei luoghi. Approfondisce la dietetica cinese e l’ayurveda, le grandi scienze mediche di quei luoghi, che diventeranno le basi dietetiche della sua cucina. In Oriente, riconsidera il suo rapporto con la natura e con tutti gli esseri e decide di diventare vegetariano.

Tornato in Europa, nel 1989 assieme ad un gruppo di amici apre Joia, primo ristorante vegetariano in Europa ad aver ottenuto nel 1996 una stella Michelin. Nel 2008 abbraccia la cultura dei Veda, la scienza dell’India Antica.

Il suo intento negli anni è stato quello di influenzare lo stile alimentare italiano ed europeo per cercare di portare le persone ad una maggiore riflessione sugli aspetti salutari, etici e morali legati alla scelta del cibo.

Ha fondato Joia Academy, scuola che insegna i precetti della cucina vegetariana e nel 2014, insieme al giornalista gastronomico Gabriele Eschenazi, fonda The Vegetarian Chance, associazione culturale che intende promuovere la cucina e la cultura vegetariana. Dal 2013, inoltre, ogni anno questa associazione organizza a Milano un festival sulla cultura e cucina veg

Spero di riuscire presto a partecipare a uno dei corsi della Joia Academy…

Gabriele Eschenazi (Milano, 1954)

Giornalista, cuoco e scrittore, si è occupato a lungo di gastronomia con rubriche su importanti periodici; dal 2012 lavora come libero professionista con l’idea di costruire nuovi progetti editoriali e di comunicazione sul cibo e la sua cultura.

Insieme a Pietro Leemann ha creato The Vegetarian Chance, un contest che invita i cuochi a misurare il loro talento con la cucina vegetariana. Una sfida importante e un’occasione per spiegare perché il vegetarianismo è il futuro e ci riguarda tutti.

VEG per scelta. Breve riassunto e commento personale

Il libro raccoglie 200 ricette della tradizione italiana, rivisitate da Leemann in chiave vegetariana e vegana.

Nel libro trovate anche tanti piatti “naturalmente” vegetariani o vegani, come le Orecchiette al pomodoro e ricotta della Puglia o la Cecina (farinata di ceci) ligure. Numerose le zuppe e molto interessante la parte dedicata ai dolci, che ci presenta tra l’altro alcune specialità regionali poco conosciute e molto particolari.

Sempre più numerosi sono anche in Italia sono quanti hanno scelto di seguire diete vegetariane o vegane. Dalle più recenti ricerche sembra che circa il 10 % della popolazione abbia deciso di diventare vegetariano (nelle sue diverse declinazioni, fino al veganesimo). Vi ricordo infatti che esistono diverse forme di vegetarianesimo

Classificazione delle diete vegetariane

  • Semi-vegetariana: Occasionale consumo di carni avicole e pesce
  • Pesco-vegetariana: Include pesce, uova, latte e derivati, miele
  • Latto-ovo-vegetariana: Include latte e derivati, uova, ma nessun tipo di carne e pesce
  • Latto-vegetariana: Si a latte e derivati, no a uova, e nessun tipo di carne e pesce
  • Vegana: No a qualunque alimento di origine animale, miele compreso, si a tutti gli elementi di origine vegetale

Io seguo una dieta semi – vegetariana praticamente da sempre, non avendo mai amato la carne ed avendo iniziato a conoscerla solo dopo il mio matrimonio. E, come vi potrà confermare il Maritozzo, non sempre i risultati sono apprezzabili! Fatevi raccontare il mio primo incontro con coniglio e pollo intero! Rabbrividisco ancora al ricordo!

Ma torniamo al libro di Leeman. Nella prefazione lo chef stellato scrive (p. 12)

“Anche la dieta più sana deve contenere qualcosa di buono: un menu formalmente perfetto ma punitivo rende tristi e produce l’effetto contrario sulla qualità della vita, che si nutre non solo di cibo ma soprattutto di sentimenti. Naturalmente L’ECCESSO VA EVITATO ma …un arrosto al posto di un bollito possono migliorare il nostro umore, aiutarci ad affrontare bene la giornata e a migliorare le nostre relazioni”.

Insomma: come sempre la via di mezzo, senza eccessi e costrizioni, è quella migliore! E questo è lo spirito che anima tutto il libro, che, dopo una parte molto interessante curata dal giornalista Gabriele Eschenazi, che intervista numerosi esperti per illustrare la dieta vegetariana, ci presenta ben duecento ricette.

Il ricettario è diviso in base alle portate :

  • Antipasti
  • Primi piatti
  • Secondi piatti
  • Dessert
  • Salse

In ogni sezione sono presenti ricette delle varie regioni italiane, dalla Valle d’Aosta alle Isole! Particolarmente interessanti alcuni piatti rivisitati da Leeman in chiave vegetariana, come il GULASH, che vi proporrò presto. Infatti lo chef ha trasformato il piatto tradizionale in una deliziosa preparazione con patate , porri, sedano rapa e vino rosso.

Belle anche le ricette abruzzesi presenti nel libro: si va dalla polenta sulla spianatoria ai calcionetti! E naturalmente vi proporrò queste ricette!

Insomma, un libro che vi permetterà di conoscere meglio la cucina vegetariana e farvi comprendere quanto possa essere divertente e ottima! Ve lo consiglio

VOTO : 10 / 10

VEG per scelta. UNA CURIOSITÀ

A conclusione della parte curata da Eschenazi, ci viene illustrata l’esperienza di Gent (meglio nota come GAND), una città belga, capoluogo delle Fiandre Orientali, in cui il giovedì i cittadini sono invitati a consumare solo cibi vegetariani.

Gent è la “capitale” veggie d’Europa, per i suoi tanti ristoranti dai menu verdi, firmati da giovani chef di talento, e perché ha un suo giorno vegetariano ufficiale.

Il Donderdag veggiedag (giovedì vegetariano) è un’iniziativa, lanciata nel 2009 da EVA (Ethical Vegetarian Alternative), che dal 2011 è stata adottata ufficialmente dall’amministrazione comunale e coinvolge scuole, uffici pubblici e ristoratori.

Ogni giovedì, infatti,  in tutte le mense di scuole, università, uffici pubblici e di alcune aziende private viene servito cibo vegetariano. L’obiettivo dichiarato è addirittura quello di rivoluzionare gli stili di vita.

In questi anni il municipio ha promosso anche lo sviluppo di orti urbani in tutta la città, fornendo spazi pubblici che erano in disuso e stimolando i privati a condividere i propri giardini.

Inoltre, sempre in collaborazione con il Comune, Eva organizza workshop nelle scuole e corsi di formazione per gli chef.

Un’idea che trovo veramente fantastica! Dopo aver letto il libro di Leeman ed aver appreso di questa esperienza belga, ho cominciato a coltivare sul mio balcone non solo le erbe aromatiche, ma anche insalate, spinaci, ecc…Per mia fortuna, il mio super nonno coltiva un fantastico orto e anche mia suocera, con l’aiuto del nostro bravissimo Nipote Maggiore, ne ha un altro… Insomma, a casa Ignorante i prodotti biologici non mancano mai!

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!