UN PROBLEMA DA TRE CANI

UN PROBLEMA DA TRE CANI è il SECONDO VOLUME che la scrittrice S.J. Bennett dedica alle indagini di un’investigatrice molto speciale. Il caso ha voluto che lo stessi leggendo proprio nei giorni in cui Elisabetta II è scomparsa. Vi racconto perché mi è piaciuto

UN PROBLEMA DA TRE CANI

S.J. Bennett

Prima pubblicazione : 2021

Titolo originale: A Three Dog Problem

Traduzione :  Monica Pavani

Prima ed. italiana : 2022

Editore : Mondadori

Pagine : 456 p.

Genere : giallo

Preceduto da : IL NODO WINDSOR

Seguito da : Un omicidio molto reale

UN PROBLEMA DA TRE CANI : il libro

A Buckingham Palace l’autunno del 2016 si prospetta particolarmente gravoso: la regina Elisabetta deve occuparsi di un referendum che ha diviso la nazione, di una Brexit alle porte e di un imponente piano di ristrutturazione della dimora reale.

Eppure l’ordine delle sue preoccupazioni è stravolto quando il cadavere di una governante viene ritrovato a bordo piscina. Si tratta di una tragica fatalità o a Buckingham Palace sta accadendo qualcosa di sinistro?

A complicare le cose c’è la sua assistente Rozie, impegnata a far luce sulla misteriosa riapparizione di un quadro scomparso da tempo, e una valanga di lettere anonime che turbano l’atmosfera di casa Windsor e i suoi lavoratori.

Gli uomini di palazzo assicurano che la situazione è perfettamente sotto controllo, ma Sua Maestà non ne è affatto convinta. Anche perché, talvolta, solo l’occhio allenato di una sovrana intravede legami invisibili ai più.

A differenza del suo illustre predecessore Sherlock Holmes, che riteneva necessario fumare tre pipe per risolvere i casi più difficili, alla regina bastano la fida assistente Rozie e una bella passeggiata con i suoi tre inseparabili cani.

UN PROBLEMA DA TRE CANI: L’autrice

S.J. Bennett è una scrittrice inglese appassionata della monarchia britannica. Ha conseguito un dottorato in letteratura italiana presso l’università di Cambridge e vive a Londra.

È autrice di Il nodo Windsor (Mondadori, 2021), il primo romanzo della serie con protagonista la regina Elisabetta.

Esperta appassionata della monarchia britannica, tiene a precisare che questo romanzo è frutto della sua immaginazione: per quel che è dato sapere, la regina in privato non fa l’investigatrice.

UN PROBLEMA DA TRE CANI :breve riassunto e commento personale

All’inizio del libro, l’autrice ci tiene a precisare che il suo romanzo è stato scritto prima della morte del principe Filippo il 9 aprile 2021, all’età di novantanove anni. E a lui è dedicato il libro,  con affetto e rispetto per una vita ben vissuta.

Tutto inizia nell’ottobre 2016 con la scoperta da parte di Sir Simon Holcroft di un cadavere nella piscina di Buckingham Palace…

All’inizio il suo cervello si rifiutò di registrare ciò che aveva davanti agli occhi. Una coperta? Un gioco di luce? C’era così tanto rosso. Così tanto rosso scuro sulle piastrelle verdi del pavimento. Nel centro della macchia c’era la gamba di una donna, nuda fino al ginocchio. L’immagine gli si impresse sulla retina. Batté le palpebre

Per scoprire chi sia la vittima però, dobbiamo fare un passo indietro e tornare a tre mesi prima, quando la regina in persona si rende conto che dalle sue stanze è scomparso un quadro, un orrendo quadretto dell’australiano, secondo il principe Filippo

L’attenta regina ha notato quella stessa tela esposta a Portsmouth, alla Semaphore Tower, durante una mostra di arte marittima. Come e quando è arrivata lì? Non può certo trattarsi di una copia, la regina lo sa bene. E allora incarica la super efficiente Rozie Oshodi di scoprire che cosa sia accaduto…

Quella che sembra un’innocente curiosità innescherà una serie di omicidi e di lettere persecutorie che lo staff della regina farà fatica a gestire. E il clima di sospetto sembra inquinare tutta la squadra…

Grazie a Ozie, insieme alla regina anche noi verremo a conoscenza di una pratica davvero esecrabile. Il Breakages Business è una specie di racket che consiste nel “riciclo” di doni reali indesiderati e nella vendita illegale di opere d’arte dal valore inestimabile, come i quadri di Artemisia Gentileschi, pittrice italiana di scuola caravaggesca (1593-1656), oltre alla produzione di falsi d’autore.

Divertenti i “siparietti” tra la regina e Filippo e anche la “puntata domestica” di Ozie, che ci permette di conoscere meglio la sua famiglia.

Ci piace immaginare la regina e il principe punzecchiarsi a vicenda, sintomo del grande affetto e complicità di questa coppia così affiatata.

Apprezzabili le descrizioni e interessanti i riferimenti all’ingente patrimonio artistico della regina e ai problemi di budget. Che spinsero Blair a “rottamare” il Britannia…

Solo alla fine del libro scopriremo perché la Regina tenesse così tanto a quella tela… e ci scapperanno parecchie lacrime!

Se in “Il nodo Windsor” avevo adorato il sense of humour tutto british della Bennet, in questo secondo romanzo l’ho apprezzato ancora di più, sbellicandomi di risate davanti alle “invenzioni” dell’autrice. Me la vedo la regina nascondersi in un armadio per “ritornare bambina” e combinare altri guai!

Inoltre il clima di pettegolezzi e invidie che ci descrive la Bennet sembra davvero plausibile.

Insomma, un giallo ben scritto e appassionante, che ci farà entrare a Buckingham Palace e conoscere meglio le sue infinite stanze e i suoi mille segreti.

Ve lo consiglio

VOTO : 8/10

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!