TERRAROSSA di Gabriella Genisi (#9)

TERRAROSSA è il NONO romanzo che Gabriella Genisi dedica alle indagini di Lolita Lobosco. Vi racconto perché mi è piaciuto

TERRAROSSA

Gabriella Genisi

Editore: Sonzogno

Prima pubblicazione : 2022

Pagine: 208 p.

Genere : mystery, giallo

Serie : le indagini di Lolita Lobosco

Preceduto da: I quattro cantoni

TERRAROSSA : il libro (dal sito dell’editore)

Bari, primi giorni di agosto. Mentre Lolita Lobosco cerca di godersi le ferie, nella rimessa dell’azienda agricola Terrarossa viene ritrovato il cadavere di Suni Digioia, giovane imprenditrice, attivista per i diritti dei braccianti ed ecologista convinta.

Sul portone d’ingresso, scritta a lettere scarlatte, campeggia la frase: «Entrate, mi sono impiccata.»

Ma la pista del suicidio, da subito la più battuta, non convince affatto la commissaria Lobosco, che torna in servizio decisa a vederci chiaro.

Quando l’autopsia conferma che la ragazza è stata strangolata, la sua vita privata viene rivoltata come un calzino: era troppo bella, libera e indipendente per non suscitare invidie e maldicenze. Lolita, però, non si accontenta dei pettegolezzi e non esita a immergersi nelle acque torbide del caporalato per cercare di far affiorare la verità.

Sullo sfondo di una città stravolta e quasi irriconoscibile, eppure pervasa come ogni estate dal profumo della salsa di pomodoro, la tenace commissaria barese torna con un nuovo caso da risolvere – intricato come la sua relazione con Caruso –, lottando ancora una volta per far trionfare la giustizia.

TERRAROSSA : l’autrice

Gabriella Genisi (Bari, 1965) è una scrittrice italiana. Originaria di Mola di Bari, ha studiato al liceo classico e poi all’università, nella Facoltà di Giurisprudenza. Il personaggio di Lolita Lobosco, protagonista dei suoi gialli, è un’attraente donna attorno ai quarant’anni con una passione per le scarpe Louboutin.

È l’omologo femminile del Commissario Montalbano, a cui la scrittrice rivela di essersi ispirata (e che telefonicamente “compare” in alcuni romanzi).

Nel 2019 è uscito Pizzica amara, il primo libro di una nuova serie, sempre con una protagonista femminile. Qui esordisce Chicca Lopez, giovane e intraprendente marescialla dei carabinieri che vede come teatro il Salento. Appassionata di moto, guida una Triumph Bonneville e vive con una compagna di nome Flavia.

Nel luglio 2020 sono iniziate le riprese per la realizzazione della serie televisiva Le indagini di Lolita Lobosco. La serie di quattro puntate, girata tra Bari, Monopoli e Roma, è andata in onda su Rai 1 a partire dal 21 febbraio 2021.

TERRAROSSA : breve riassunto e commento personale

Torna Lolita Lobosco con le sue scarpe tacco 12 e, ancora una volta, non esita a pestare i piedi a chi le intralcia il cammino!

Il romanzo, davvero ben congegnato, ci porta nel mondo del caporalato, un “istituto” che, in Puglia, tiene in schiavitù centinaia di poveri immigrati dall’Africa in cerca di una lavoro, segregandoli, torturandoli e troppo spesso uccidendoli nell’ignoranza/indifferenza generale.

Naturalmente all’indagine si accompagnano i problemi di cuore di Lolita e le solite discussioni con la sorella maggiore, che servono anche ad alleggerire il clima!

All’inizio del romanzo, però, Lolita ci racconta i mesi del lockdown e l’autrice riesce a descrivere alla perfezione il clima di “sospensione” in cui tutti ci siamo ritrovati a vivere negli ultimi due anni…

Lolita ci racconta il tutto con la sua solita tagliente ironia, riuscendo così a farci sorridere

Il racconto vero e proprio inizia il 2 Agosto, con Lolita che si gode la meritata vacanza… Ma il riposo dura poco: la sua amica Marietta, infatti, le chiede di interrompere le ferie per indagare sulla morte di una giovane e coraggiosa imprenditrice, Suni Digioia.

Un caso facile, almeno all’apparenza: infatti la donna si sarebbe suicidata. Marietta vuole che ci sia Lolita ad indagare perché Suni aveva avuto una relazione con il cugino omonimo di “Nicolasuo”. E teme un attacco al suo compagno…

Lolita ha subito parecchi dubbi: non è affatto convinta che una donna come Suni abbia deciso di rinunciare a combattere e si sia tolta la vita.

La sua azienda, Terrarossa, è diventata un modello sociale di integrazione dei tanti lavoratori della terra, che Suni ha reso liberi, sottraendoli al caporalato.

L’autopsia conferma l’intuizione di Lolita: Suni non si è affatto suicidata. Chi l’ha uccisa? La moglie gelosa di Morisco junior? oppure gli sfruttatori dei lavoratori?

“Si ispirava alla figura di Liliana Rossi, una ragazza della provincia di Foggia morta giovanissima nel 1956, che nella sua breve vita si era interessata alla condizione delle donne, dei salariati, dei bracciati”

Procedendo con l’indagine, Lolita scopre una giovane donna determinata, che “si prendeva cura di tutto e tutti come se fosse la missione della sua vita”

Commovente l’incontro tra Lolita e la nonna di Suni:

“se perdere un figlio è contro natura, perdere un nipote è molto peggio che morire”

Lolita le promette che arresterà il colpevole…

Quando poi anche un dipendente di Suni, Kenan Ba, “si suicida”, Lolita è certa che tra le due morti ci sia un legame… Irruenta come sempre, Lolita si schiera sempre dalla parte delle vittime e proprio la sua empatia ci fa apprezzare ancora di più la nostra commissaria.

E, come al solito, Lolita non esita a rischiare in prima persona, sfidando i suoi stessi superiori e smascherando così il regime di omertà e di connivenza che ruota attorno allo sfruttamento dei braccianti stranieri.

In pochi giorni, tra il 2 e il 14 agosto,  Lolita riesce a smascherare i veri colpevoli e ad assicurarli alla giustizia.

E riesce pure a preparare la salsa di pomodoro con sua madre e sua sorella! La descrizione del “rito” della salsa fatta in casa mi ha commosso e mi ha riportato all’infanzia. Con Lolita e l’ispettore Forte, poi, mi pianto calde lacrime al racconto di Abeba Ka, la sorella di Kenan.

Per alleggerire il tutto, l’autrice conclude il romanzo con alcune ricette, tra cui quella della pastiera. Peccato non ci sia la ricetta del thieboudienne che Abeba fa assaggiare a Lolita e Forte!

Ciclo Lolita Lobosco

  1. La circonferenza delle arance (2010, Sonzogno)
  2. Giallo ciliegia (2011, Sonzogno)
  3. Uva noir (2012, Sonzogno)
  4. Gioco pericoloso (2014, Sonzogno)
  5. Spaghetti all’Assassina (2015, Sonzogno)
  6. Mare nero (2016, Sonzogno)
  7. Dopo tanta nebbia (2017, Sonzogno)
  8. I quattro cantoni (2020, Sonzogno)
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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!