SUGOLO. Dolce al mosto cotto per Natale

SUGOLO. Dolce al mosto cotto per Natale. La storia del budino al vino

Il sugolo è un dolce tipico di Mantova, ottenuto dalla cottura del mosto d’uva con farina di grano. La sua origine è antichissima, pare addirittura che la ricetta risalga all’epoca romana, e si sia tramandata fino ad oggi praticamente immutato, tanto nella preparazione quanto negli ingredienti.

Inizialmente si utilizzavano solo uve di Lambrusco. Oggi sono presenti anche altri tipi di uva.

Una volta cotto, il sugolo veniva lasciato per giorni dentro tazze o contenitori fondi; si formava quindi lo strato “solido” in superficie e, spesso, anche la muffa. Secondo la tradizione era proprio questo il momento migliore per gustarlo, magari in accompagnamento alla tipica torta Sbrisolona.

Un tempo veniva conservato in bottiglie ermetiche e sterilizzate.

Oggi si trova invece anche già confezionato e si può mantenere in frigorifero fino a un mese.

SUGOLO DA UVA CREPADA

Secondo i “puristi”,  l’unico a poter essere chiamato sugolo è quello ottenuto dall’uva crepàda, ossia agli acini d’uva spaccati durante la cottura per effetto dell’ebollizione. Quello ottenuto da acini pigiati in precedenza, come per la preparazione del mosto, invece, non sarebbe vero sugo d’uva. Per altri è vero solo il contrario. Una differenza c’è: il budino ottenuto da uva crepada ha un colore rosso cupo, mentre quello ottenuto dal mosto ha un colore più chiaro.

Da qualche anno, il sugolo ha ottenuto la denominazione di Prodotto Agroalimentare Tradizionale della regione Lombardia (PAT).

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!