STOCCO E BACILLI: LA RICETTA TRADIZIONALE

STOCCO E BACILLI. Dall’antica Roma un piatto per ricordare

Ai Morti, bacilli e stocchefisce no gh’è casa che nö i condisce (ai Morti fave secche e stoccafisso non c’è casa che non li condisca).

Fino a qualche decennio fa, il 2 novembre nelle cucine di Genova e Savona non poteva mancare lo stoccafisso con i bacilli (una varietà di fave secche, piccole e di colore scuro), una pietanza buona e nutriente che veniva mangiata come piatto unico.

Ormai scomparsa dai ristoranti e dalle trattorie liguri e sopravvissuta soltanto in qualche casa, si prepara lessando separatamente le fave e il pesce, poi unendo i due ingredienti in un’insalatiera e completando con fettine di aglio, succo di limone, olio, pepe e una spolverata di prezzemolo tritato.

Un gustoso piatto unico, da tenere a mente per quando si prepara il merluzzo o il nasello.

Ovviamente potete usare fave fresche o surgelate. Molto più veloce e pratico delle fave secche, che vanno tenute a bagno per almeno 12 ore prima di essere cotte. Serviranno poi 45 minuti di cottura

  • Preparazione: 10 Minuti
  • Cottura: 20 -25 Minuti
  • Difficoltà: Molto facile
  • Porzioni: 4 Persone
  • Costo: Economico

Ingredienti

  • 600 g Stoccafisso (già bagnato)
  • 250 g Fave secche (Oppure 500 g fave surgelate)
  • 1 limone (Solo succo)
  • 1 spicchio Aglio
  • 1 cucchiaio prezzemolo tritato
  • q.b. Olio extravergine d'oliva
  • q.b. Sale
  • q.b. Pepe

Preparazione

    • Mettete le fave a bagno, per una notte, in acqua tiepida.
    • Il giorno seguente lessatele in acqua leggermente salata, e una volta cotte, scolatele e tenetele da parte in caldo.
    • Lessate lo stoccafisso in acqua fredda.
    • Scolatelo, fatelo intiepidire, eliminate la pelle e le lische poi unitelo ai bacilli in una ciotola o un piatto di portata.
    • Condite con  l’olio, un trito di aglio e prezzemolo, salate, pepate, aggiungete il succo di limone se vi piace, guarnite con qualche foglia di prezzemolo e servite.

Note

STOCCO E BACILLI: LA RICETTA TRADIZIONALE

Sommersi ormai da Halloween, stiamo dimenticando sempre di più le nostre radici. Ma, come ci insegnano scienziati, medici e nutrizionisti, faremmo meglio a riscoprirle.

Ricordiamo infatti che la dieta mediterranea è ritenuta la più sana e salutare del mondo.

Sebbene il Giorno dei Morti sia già passato, pure ho deciso di preparare altri piatti che si preparavano nel periodo. Si tratta soprattutto di zuppe a base di legumi, sane e gustose.

Del resto dobbiamo smaltire gli ossibuchi e il risotto alla milanese!

In diverse parti d’Italia i legumi sono protagonisti della tavola del 2 novembre. Una consuetudine antichissima, quella di associare ceci e fave al mondo dei defunti, che era già presente in epoca greca e romana: le popolazioni ioniche, prima del VII secolo a.C., credevano che durante la festa delle Antesterie  (chiamate così perché cadevano nel mese di Antesterione, tra febbraio e marzo), celebrate in onore di Dioniso, i morti tornassero sulla terra.

Per permettere ai loro cari di rifocillarsi prima di far ritorno nell’aldilà, le popolazioni del tempo preparavano grosse pentole di ceci, fave e fagioli.

E ancora, i romani durante i banchetti funebri mangiavano fave, credendo che nel baccello giacessero le anime dei morti e che le loro lunghe radici collegassero il mondo dei vivi con quello sotterraneo.

Il rito pagano fu ereditato dai cristiani, che erano soliti consumare le fave accanto alle tombe dei propri cari, durante le visite ai cimiteri del 2 novembre.

Col tempo, nelle umili case dei contadini, si diffuse l’usanza di preparare per il giorno dei defunti zuppe e minestre di legumi, a cui le massaie aggiungevano po’ di carne e gli altri ingredienti della terra.

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!

2 Risposte a “STOCCO E BACILLI: LA RICETTA TRADIZIONALE”

  1. Ricetta stoccafisso e bacilli
    “Lessare lo stoccafisso in acqua fredda ”
    Vorrei sapere come si fa a far lessare in acqua fredda

    Grazie

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