SPAGHETTI ALL’ASSASSINA di Gabriella Genisi

SPAGHETTI ALL’ASSASSINA è il quinto romanzo che la scrittrice pugliese Gabriella Genisi dedica alle indagini “piccantissime” del commissario Lolita Lobosco. Vediamo che cosa ci riserva in questa nuova avventura

SPAGHETTI ALL’ASSASSINA

Gabriella Genisi

Editore: Marsilio

Prima pubblicazione : 2015

Pagine: 208 p.

Genere : mystery, giallo

Serie : le indagini di Lolita Lobosco

Preceduto da: Gioco Pericoloso

Seguito da : Mare nero

SPAGHETTI ALL’ASSASSINA : descrizione (dal sito dell’editore)

Per cucinare gli spaghetti all’Assassina, il piatto più famoso di Bari, ci vuole la padella in ferro nero che si trova solo nella città vecchia. Ed è proprio lì che sorge il ristorante di Colino Stramaglia, inventore della famosa ricetta.

Una mattina di primavera, all’apertura del locale, il grande chef viene trovato morto, ammazzato in maniera talmente efferata da far sospettare un torbido movente passionale. Quale grave sgarbo avrebbe commesso l’illustre personaggio per meritare una fine così orrenda? E quanti misteri si celano dietro al mondo sempre più competitivo dell’alta cucina?

Fra le persone informate sui fatti, un affascinante cuoco algerino, una spogliarellista brasiliana e un capocameriere con un’aria da becchino uscito da un film western. A indagare è il commissario Lolita Lobosco, che stavolta trova imbrattate di sangue le sue due attività preferite: l’amore e la cucina.

Sullo sfondo di una città sempre più pulp, una nuova intricata indagine, con fosche tinte da noir mediterraneo, metterà a dura prova l’abilità e l’istinto della caparbia investigatrice barese.

SPAGHETTI ALL’ASSASSINA : l’autrice

Gabriella Genisi (Bari, 1965) è una scrittrice italiana. Originaria di Mola di Bari, ha studiato al liceo classico e poi all’università, nella Facoltà di Giurisprudenza. Il personaggio di Lolita Lobosco, protagonista dei suoi gialli, è un’attraente donna attorno ai quarant’anni con una passione per le scarpe Louboutin.

È l’omologo femminile del Commissario Montalbano, a cui la scrittrice rivela di essersi ispirata (e che telefonicamente “compare” in alcuni romanzi).

Nel 2019 è uscito Pizzica amara, il primo libro di una nuova serie, sempre con una protagonista femminile. Qui esordisce Chicca Lopez, giovane e intraprendente marescialla dei carabinieri che vede come teatro il Salento. Appassionata di moto, guida una Triumph Bonneville e vive con una compagna di nome Flavia.

Nel luglio 2020 sono iniziate le riprese per la realizzazione della serie televisiva Le indagini di Lolita Lobosco. La serie di quattro puntate, girata tra Bari, Monopoli e Roma, è andata in onda su Rai 1 a partire dal 21 febbraio 2021.

SPAGHETTI ALL’ASSASSINA : Ciclo Lolita Lobosco

  1. La circonferenza delle arance (2010, Sonzogno)
  2. Giallo ciliegia (2011, Sonzogno)
  3. Uva noir (2012, Sonzogno)
  4. Gioco pericoloso (2014, Sonzogno)
  5. Spaghetti all’Assassina (2015, Sonzogno)
  6. Mare nero (2016, Sonzogno)
  7. Dopo tanta nebbia (2017, Sonzogno)
  8. I quattro cantoni (2020, Sonzogno)

SPAGHETTI ALL’ASSASSINA: breve riassunto e commento personale

Non esistono uomini cattivi se sono cucinati bene. STEFANO BENNI

Eccoci di nuovo con la nostra Lolita. Ha detto addio a Giovannimio (oppure no???) e intanto la sua migliore amica Marietta è stata messa a capo della procura di Bari.

Per la prima volta, le due amiche si trovano a lavorare insieme all’omicidio di un cuoco, Nicola “Colino” Stramaglia, “il miglior cuoco di Bari”, secondo il modesto parere di Antonio Forte.  Il creatore degli Spaghetti all’assassina è stato incaprettato e poi massacrato con una padella:

deve aver passato un brutto quarto d’ora prima di morire“.

Lolita non ha mai assaggiato la ricetta di Stramaglia e la sua diventa da subito anche un’indagine culinaria, che la porta a conoscere lo strano mondo delle cucine e dei personaggi che vi lavorano. In particolare, Lolita ha modo di frequentare l’affascinante Benallal, il giovane chef franco-algerino che da circa un anno lavorava con Stramaglia.

L’autopsia condotta dal professor Introna rivela poi altri particolari inquietanti sull’omicidio del cuoco… Lolita “brancola nel buio” senza avere la minima idea di chi possa aver ucciso Colino né tanto meno sul movente.

L’unica pista sembra essere quella che porta al diretto concorrente di Stramaglia, il giovane chef rampante napoletano Ciro Murolo. Anche perché Colino è stato stordito proprio con una padella di Murolo.

Poco alla volta, però, emergono altri dettagli sulla vita dell’anziano chef, che da sempre amava correre dietro a giovani donne e aveva un pessimo rapporto con l’unica figlia Giuseppina e il di lei marito, Vitantonio Stefanini, proprietario di una palestra.

A quanto racconta il capocameriere Geppino Schirone, suocero e genero venivano spesso alle mani. In effetti Colino è finito spesso in ospedale, persino una settimana prima del delitto.

La padella con cui è stato massacrato, invece, “era un regalo di Murolo in persona. Consegnata il giorno stesso. O forse quello prima”. Che sorpresa quando Lolita trova ad attenderla una giovane donna con un bimbo al seguito.

Infatti è la prima volta che la nostra poliziotta vede un bambino in questura. La donna, Liliana Peragine, “vuole conferire in merito al caso Stramaglia”.  Liliana infatti è stata a scuola con Giuseppina dall’asilo fino alle medie.

Le due si erano poi ritrovate qualche mese prima su Facebook e Liliana aveva compreso subito che la sua amica d’infanzia aveva bisogno di aiuto.

Preparate i fazzoletti: io ho pianto come una fontana fino alla fine… E quando il caso sembra risolto, ci sorge un dubbio: e se Lolita avesse preso una cantonata?

Che abbia ragione Forte quando dubita della soluzione proposta dal suo capo?

Ci si mette pure l’affascinante Benallal Matou a farle venire un sacco di dubbi… Ma le fa conoscere l’ancor più affascinante Fabio Montale, un ex poliziotto attorno ai settant’anni…

Che ci fa Montale a Bari? Lolita non ci deludere!!! (Forse ricorderete che Fabio Montale è un personaggio letterario nato dalla penna di Jean-Claude Izzo)

Se fino a questo momento tutto vi sembra lineare, tranquilli: ci si mette anche il nuovo commissario della Sezione Narcotici, Lorenzo Centrone, a mettere altra carne al fuoco.

Centrone ha conosciuto il padre di Lolita e, nel tempo libero, indaga su vecchi omicidi. Ora vorrebbe occuparsi proprio dell’omicidio di Antonio Lobosco:

“Credo che solo davanti alla risoluzione di questo caso troverai pace”. 

Come negare il proprio permesso? Ma le sorprese non sono ancora finite! Per scoprirle tutte, vi toccherà leggere questa quinta avventura della nostra Lolita, che mi ha colpito veramente molto. In particolare, ho seguito la vicenda di Pina Stramaglia e della sua speranza di maternità:

“Ha idea di quante liste di attesa ci sono per adottare un bambino? Gli istituti e le case famiglia straripano di anime innocenti in attesa di adozione ma le maglie burocratiche rendono tutto difficile. Quasi impossibile”

Da leggere

VOTO : 8 / 10

SPAGHETTI ALL’ASSASSINA : LE RICETTE DI LOLITA

Ovviamente alla fine del libro non mancano le ricette del nostro commissario. Tra le altre, diverse versioni del piatto che dà il titolo al romanzo. Io ho sperimentato la prima, ovvero la versione “ufficiale” del piatto.

Invece ho scoperto che il mio Papà preparava la versione da cui è nata quella ufficiale. Infatti questa ricetta è un “piatto di recupero”, nato per non sprecare gli spaghetti avanzati in precedenza.

E il Papà chiedeva sempre alla Mamma o alla Nonna di cucinare una dose doppia di spaghetti alla chitarra per riscaldarli il giorno dopo.

Infatti per la versione ’o ragù de la dì apprìss – il ragù del giorno prima, occorrono spaghetti al sugo o al ragù del giorno prima, peperoncino abbondante, olio extravergine d’oliva.

Scaldate l’olio in una padella di ferro, versate gli spaghetti, aggiungete il peperoncino e fateli rosolare fino a quando non si forma una crosticina scura, quasi bruciata.

Come ci consiglia l’autrice, questo piatto va mangiato caldissimo proprio per apprezzare la croccantezza della pasta

/ 5
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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!