SANT’AMBROGIO FESTA IN ANTICIPO

SANT’AMBROGIO FESTA IN ANTICIPO

Come vi ho raccontato diverse volte (vedi ad esempio QUI), a casa nostra le feste di Natale cominciano il 7 Dicembre, quando preparo ossobuco e risotto alla milanese!

Quest’anno poi abbiamo esagerato e cominciato a festeggiare il Sei! Vi racconto perché a Milano si festeggia Sant’Ambrogio e come!

SANT’AMBROGIO FESTA IN ANTICIPO

Il giorno dell’Immacolata è molto atteso dagli italiani, che vogliono godersi una giornata in tranquillità con tutta la famiglia e dedicarsi alla tradizionale preparazione dell’albero di Natale e a tutte le commissioni in vista delle feste. A Milano però i festeggiamenti iniziano con un giorno di anticipo, il 7 dicembre, con la  Festa di Sant’Ambrogio, patrono della città.

Conosciamo meglio questo Santo e scopriamo insieme gli eventi che si tengono a Milano in questa giornata

SANT’AMBROGIO FESTA IN ANTICIPO. Chi era Sant’Ambrogio

Anche se è morto il 4 aprile 397, sant’Ambrogio viene festeggiato il 7 dicembre. Fu in questo giorno del 374 che fu eletto Vescovo di Milano, mentre ancora era un catecumeno in attesa del battesimo, digiuno di teologia e avviato a una brillante carriera politica sulle orme del padre, prefetto romano della Gallia.

Ambrogio era nato a Treviri, in Germania, nel 339, da una nobile famiglia romana della Gens Aurelia. Quando il padre morì all’improvviso, Ambrogio tornò a Roma con la sorella Marcellina (che in seguito divenne Santa) e la madre. Qui proseguì gli studi ed intraprese la carriera legale, ottenendo molti successi. Nel 370, l’imperatore Valentiniano lo nominò governatore, con residenza a Milano, città che era allora capitale dell’Impero.

Nel 374 in una delle chiese di Milano, presbiteri e laici, vecchi e giovani, cattolici e ariani discutevano animatamente sul nome del successore del vescovo Aussenzio (ariano) morto di recente.

Ariani e cattolici si affrontavano animatamente anche per le strade, con grave pericolo per l’ordine pubblico. Fu proprio per garantire l’ordine che Ambrogio, in veste di governatore, si recò in quella chiesa per calmare gli animi e incoraggiare il popolo a scegliere nuovo vescovo in un clima di dialogo, di pace e di rispetto reciproco.

Il giovane era un governatore imparziale, stimato e ben voluto dalla popolazione e il suo consiglio fu accolto con tanto successo che la folla, iniziò a gridare: “Ambrogio vescovo”! L’intera assemblea ripeté il grido e, a furor di popolo, Ambrogio divenne vescovo, anche se era un semplice catecumeno. Il governatore provò ad opporsi alla nomina, appellandosi persino all’imperatore Valentiniano I. Che invece lo spinse ad accettare il prestigioso incarico. Nel giro di una settimana fu quindi battezzato e consacrato vescovo, il 7 dicembre del 374. Cominciava per Ambrogio una seconda vita.

Una volta eletto vescovo, infatti, decise di rompere ogni legame con la vita precedente e donò le sue ricchezze ai poveri. Consapevole della sua impreparazione culturale in campo teologico, si dedicò poi allo studio della Scrittura e alle opere dei Padri della Chiesa, in particolare Origene, Atanasio e Basilio.

Ogni giorno inoltre diceva Messa e si occupava dei suoi fedeli. Tutti potevano parlargli in qualsiasi momento. Quando alcuni soldati nordici sequestrarono uomini donne e bambini, Ambrogio non esitò a fondere i vasi sacri della chiesa per pagare il loro riscatto. A chi lo criticò, rispose:

“Se la Chiesa ha dell’oro non è per custodirlo, ma per donarlo a chi ne ha bisogno… Meglio conservare i calici vivi delle anime che quelli di metallo”.

Ambrogio fu un baluardo a difesa della fede cattolica contro l’eresia ariana e si adoperò a difendere anche il Vescovo di Roma, Papa Damaso, contro l’antipapa Ursino. Egli infatti riconosceva il primato del Vescovo della Città Eterna (in quanto successore di Pietro). È a lui che si deve la famosa frase: “Ubi Petrus, ibi Ecclesia” (Dove c’è Pietro, lì c’è la Chiesa).

Si oppose duramente al ripristino dei culti pagani e richiamò con successo ai doveri di cristiani l’imperatore Valentiniano II e Teodosio il Grande.

Da Ambrogio la Chiesa di Milano ricevette un’impronta che si conserva ancor oggi, anche in campo liturgico e musicale. Mantenne stretti e buoni rapporti con l’imperatore, ma fu capace di resistergli quando necessario, ricordando a tutti che l’imperatore è dentro la Chiesa, non sopra la Chiesa.

Insieme a San Girolamo, Agostino e Gregorio Magno, è uno dei quattro grandi dottori della Chiesa d’Occidente.

SANT’AMBROGIO FESTA IN ANTICIPO. Riti e tradizioni

La festa di Sant’Ambrogio racchiude in sé manifestazioni di carattere religioso, popolare, culturale e rappresenta un evento significativo per Milano. I più religiosi non possono perdere la messa celebrata  presso la Basilica di Sant’Ambrogio dall’Arcivescovo di Milano. Proprio nella Basilica sono conservate le sue spoglie, insieme a quelle dei Santi Gervasio e Protasio (ritrovate proprio da sant’Ambrogio). Ed è una delle chiese più belle che mi sia mai capitato di visitare, forse per la sua semplicità

Ma tanti sono gli eventi che caratterizzano questa giornata!

SANT’AMBROGIO FESTA IN ANTICIPO. Le manifestazioni

⇒ FIERA DEGLI OH BEJ! OH BEJ!

Nei pressi del Castello Sforzesco si svolge ogni anno, il 7 e l’8 Dicembre, la Fiera degli Oh Bej! Oh Bej!, evento molto atteso sia dai milanesi che dai turisti. Qui è infatti possibile trovare molti oggetti di Natale e anche idee regalo e prodotti tipici che riguardano le festività.

Si possono trovare prodotti di ogni genere e per tutte le tasche: vi espongono infatti rigattieri, fioristi, artigiani, mestieranti, venditori di stampe e libri, maestri del ferro battuto, rame e ottone, giocattolai, venditori di dolci, oltre alle bancarelle di caldarroste e di “Firunatt” o “Firòn”, le tradizionali castagne affumicate infilate a formare lunghe “collane”, e produttori di miele e affini.

Le origini di questa fiera sono molto antiche: risalgono addirittura al 1288, periodo in cui una festa in onore di Ambrogio si svolgeva nella zona dell’antica Santa Maria Maggiore.

In passato la fiera si svolgeva nelle strade intorno alla Basilica di Sant’Ambrogio ma dal 2006 è stata spostata nella sua attuale sede. Ma che cosa significa il nome? In dialetto milanese “Oh Bej! Oh Bej!” significa “Oh belli Oh belli”, e la tradizione vuole che fosse il grido lanciato dai bambini della città alla vista dei prodotti esposti.

Quest’anno la manifestazione aprirà i battenti il 7 e li chiuderà il 10 Dicembre. Per saperne di più, cliccate QUI

⇒ ARTIGIANO IN FIERA

Ancora più grande, con idee regalo che arrivano da tutto il mondo e stand gastronomici che propongono piatti esotici o eccellenze italiane, è l‘Artigiano in Fiera. La grande esposizione si tiene generalmente e per tradizione i primi 15 giorni di dicembre. Quest’anno si tiene dal Primo al Nove Dicembre (vedi QUI).

Punto di forza dell’Artigiano in Fiera, rinnovato e ampliato di anno in anno, è la sezione dedicata al food e alla ristorazione: una rassegna mondiale dell’enogastronomia e della ristorazione popolare, che si traduce in un ventaglio di 40 ristoranti regionali e tematici a disposizione dei visitatori.

⇒ APRE LA STAGIONE DELLA SCALA

Tradizionalmente, il 7 dicembre, si apre la stagione operistica al Teatro La Scala. Solitamente l’apertura della stagione scaligera è affidata ad un’opera di Verdi, musicista molto amato dai milanesi.

La prima alla Scala quest’anno viene preceduta da una rievocazione storica dell’opera di Giuseppe Verdi, ATTILA. Potrebbe dunque capitare a tutti di incontrare gente in costume da barbaro, con tanto di corna  e pelliccia per le vie di Milano!

“Attila” fu rappresentato per la prima volta alla Fenice di Venezia il 17 marzo 1846. Quest’anno alla serata prenderà parte il Presidente della Repubblica Mattarella, insieme a quello del Senato.

La stagione del teatro lirico milanese per i primi 140 anni di attività cominciò per tradizione il 26 dicembre. L’attuale consuetudine di inaugurare la stagione lirica il 7 dicembre, giorno di Sant’Ambrogio, fu introdotta nel 1940 e diventò stabile nel 1951 con il primo trionfo milanese di Maria Callas nei Vespri Siciliani

Per saperne di più, cliccate QUI.

Se volete conoscere meglio la storia del prestigioso teatro, cliccate QUI

⇒ L’Ambrogino d’oro

Il Sette Dicembre è anche il giorno dell’atteso premio Ambrogino d’oro, la massima onorificenza cittadina destinata a personaggi non conosciuti che hanno reso grande Milano grazie alle loro gesta o i loro meriti.

Ogni anno vengono assegnate 15 medaglie a personalità, associazioni o istituzioni che hanno riportato onore e splendore alla città. Una maniera per sottolineare lo stretto legame tra i milanesi e il loro amato Santo.

Per conoscere i vincitori di quest’anno, cliccate QUI

⇒ PRIMI PANETTONI

Come ormai abbiamo capito, la festa di sant’Ambrogio apre ufficialmente a Milano le festività Natalizie. E naturalmente in quest’occasione si inizia a mangiare il più milanese dei dolci: IL PANETTONE.

Non dimentichiamo infatti che El panetun è nato proprio a Milano!

Famosissimo ed esportato in tutto il mondo ha una paternità contesa tra due storiche pasticcerie: la pasticceria Biffi e la pasticceria Cova.

Sua maestà il panettone è protagonista di un goloso evento che per due giorni, sabato 8 e domenica 9 dicembre 2018, anima il centro di Milano con performance live, degustazioni e incontri volti a scoprire i segreti del più famoso dolce natalizio italiano. L’appuntamento è presso lo storico Palazzo dei Giureconsulti. a due passi dal Duomo di Milano, dalle 10.00 alle 19.30 in entrambe le giornate.

Ma che cosa si mangia oltre al panettone??? Ve lo racconto tra poco!

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!