RISO SELVATICO O AVENA ACQUATICA

RISO SELVATICO O AVENA ACQUATICA:

seminiamo ZIZANIA non ZIZZANIA !

Lo avevamo cucinato qualche tempo fa insieme a zucca e mele. Dopo aver parlato dell’avena, dedichiamoci ad un suo parente prossimo, l’avena dell’acqua!

RISO SELVATICO O AVENA ACQUATICA. Che cos’è

Con il termine riso selvaggio o selvatico si indica una varietà di grano proveniente dal Nord America, dove viene chiamato anche wild rice, canadian rice o water oat, ovvero “avena dell’acqua”, nome con cui si indica la pianta dalla quale il riso selvaggio viene estratto, la zizania aquatica.

In realtà con il nome “riso selvatico” si intendono quattro diverse specie di graminacee del genere zizania,  che comprende piante erbacee monocotiledoni, acquatiche annuali, appartenenti alla famiglia  delle Poaceae o Graminaceae. Tre specie sono native del Nord America: Zizania palustrisZ. aquatica e Z. texana mentre una specie è nativa dell’Asia Z. latifolia (Manchurian wild rice)

Coltivata e consumata sia in Nord America che in Cina, la zizania viene usata diversamente nelle due culture. Infatti in Nord America viene coltivata soprattutto per la produzione del riso selvaggio, molto diffuso nella cucina locale tradizionale, mentre in Cina la zizania viene mangiata piuttosto come verdura.

Le più coltivate per produrre riso selvatico sono le due specie annuali, la Zizania palustris e la aquatica.

La Zizania Texana è invece perenne.Coltivata lungo le sponde del San Marcos River, è a rischio d’estinzione, dato l’elevato tasso di inquinamento del fiume.

La zizania aquatica viene coltivata lungo la costa atlantica degli USA e lungo le sponde del Fiume San Lorenzo. Invece la Zizania Palustris (Northern Wild Rice) è coltivata nella regione dei Grandi Laghi in Nord America, tra le regioni canadesi di Alberta e Manitoba e quelle statunitensi di Minnesota, Michigan e Wisconsin

RISO SELVATICO O AVENA ACQUATICA. Un po’ di storia

I primi a nutrirsi di riso selvatico furono gli Indiani d’America, che notarono come le anatre mangiassero i semi della zizania aquatica. Pensando che fossero commestibili anche per gli umani, iniziarono a cibarsene. Per molte culture dei Nativi Americani, il riso selvatico è addirittura sacro. Gli Ojibwa (più famosi come Chippewa) chiamano la zizania manoomin, ovvero “chicco della mietitura” (ovvero “chicco buono”).

Pensate: si racconta che le canoe furono inventate dai Nativi Americani proprio per rendere più agevole la raccolta della zizania.

Trascurato a lungo per l’alimentazione umana, alla fine del secolo scorso il riso selvaggio è diventato improvvisamente molto popolare, grazie alle sue molte proprietà benefiche.

Da allora, la coltivazione del riso selvatico ha iniziato a diffondersi anche al di fuori del Nord America e della Cina, in particolare in Ungheria, Australia e Nuova Zelanda.

In Italia è stata avviata una coltivazione sperimentale nelle risaie tra Piemonte e Lombardia.

“NATURALMENTE NATURALE”

Per volontà dello Stato canadese, ancora oggi il riso selvatico viene raccolto a mano, mediante l’uso delle canoe. Le spighe vengono divise in fasci e poi, piegandole, si tirano verso l’interno dell’imbarcazione, dove si battono con un bastone, in modo che i chicchi cadano direttamente nella canoa. Durante la battitura si fanno cadere alcuni chicchi nel terreno, per favorire una sorta di risemina.

Una volta raccolti, i chicchi, ancora inzuppati d’acqua, vengono asciugati al fuoco della legna, acquisendo così il caratteristico aroma e la colorazione bruna.

I chicchi così ottenuti non necessitano né di brillatura né di mondatura e possono essere venduti.

Il chicco è praticamente integro, per cui mantiene intatte tutte le proteine e gli altri principi nutritivi.

RISO SELVATICO. Com’è fatto

Il riso selvaggio si presenta con chicchi affusolati, lunghi e molto sottili, con un colore che va dal rosso scuro al nero.

Rispetto ad altre tipologie di cereali, esso ha un maggiore contenuto di proteine e di fibre.

Il suo sapore ricorda quello della castagna.

Può essere bollito e aggiunto in insalate, tortini, sformati di riso,  abbinato a verdure e pesce.

Purtroppo ha un difetto: I TEMPI DI COTTURA LUNGHI (40-60 minuti)!

Se però usate la pentola a pressione, vi basteranno tra i 15 e i 20 minuti! I tempi si possono ridurre a soli 20 minuti anche con un ammollo preventivo di 4/6 ore. La zizania è cotta quando i chicchi si aprono, facendo intravedere la polpa bianca al loro interno.

RISO SELVATICO O AVENA ACQUATICA: LE PROPRIETÀ

Ricchissimo di fibre, vitamine del gruppo B e folati, oltre che di sali minerali (tra cui zinco, potassio, fosforo e magnesio), il riso selvatico è povero di grassi e facilmente digeribile. Esso è particolarmente indicato per aumentare le difese immunitarie, combattere gli stati di stress, nelle diete povere di grassi e nell’alimentazione degli sportivi.

Ha un basso contenuto di carboidrati e un’altissima percentuale proteica, pari al doppio di quella del riso. Per questo è perfetto per chi sta seguendo una dieta dimagrante e vuole limitare i picchi glicemici.

Come ogni riso, anche quello selvaggio è completamente privo di glutine

Riassumendo, la zizania acquatica:

  • è ricca di fibre
  • è altamente digeribile
  • aumenta le difese immunitarie
  • combatte lo stress

Curiosità:

Perché si dice “Seminare zizzania”???

Il modo di dire deriva dalla parabola della zizzania, contenuta nei vangeli di Matteo e Tommaso, in cui si racconta di un nemico che seminò zizzania nel campo di grano di un vicino, per rovinarne il raccolto, contaminando il “seme buono” con quello maligno della zizzania.

Ma la zizzania di cui parlano i vangeli non è affatto la zizania acquatica, bensì il loglio, un’erba infestante. Del resto, la zizania aquatica è originaria del continente americano e ben difficilmente si sarebbe potuta trovare in Palestina!

RISO SELVATICO O AVENA ACQUATICA: VALORI NUTRIZIONALI

100 g di riso selvatico COTTO forniscono

  • Energia 101 kcal
  • Acqua 73,93 g
  • Proteine 3,99 g
  • Lipidi 0,34 g
  • Carboidrati 21,34 g di carboidrati
  • Fibre 1,8 g

SALI MINERALI

  • Potassio 101 mg
  • Fosforo 82 mg
  • Magnesio 32 mg
  • Calcio 3 mg
  • Sodio 3 mg
  • Zinco 1,34 mg
  • Ferri 0,60 g

VITAMINE

  • Niacina (Vitamina B3) 1,287 mg
  • Piridossina o Vitamina B6 0,135 mg
  • Riboflavina o Vitamina B2 0,087 mg
  • Tiamina o Vitamina B1 0,052 mg
  • Folati 26 µg
  • Vitamina E 0,24 mg
  • Vitamina K 0,5 µg

Per il prodotto CRUDO, invece, 100 g di riso selvaggio apportano:

  • Energia 338 kcal
  • Acqua 13.3 g
  • Grassi: 1,1 g
  • Carboidrati: 68,50 g
  • Proteine: 12,40 – 15,00 g
  • Fibra: 4,5 g

MINERALI

  • Magnesio: 80 – 161 mg.
  • Potassio: 55 – 344 mg.
  • Zinco: 3 – 6 mg.
  • Ferro: 4 mg.
  • Calcio: 17 – 22 mg.
  • Fosforo: 298 – 400 mg.

VITAMINE

  • Tiamina: 0,45 mg.
  • Riboflavina: 0,63 mg.
  • Niacina: 6,20 mg.
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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!