Il 22 Novembre negli Stati Uniti si festeggerà il Thanksgiving’s day, la Festa del Ringraziamento!
Ricordiamo insieme qualche curiosità su questa tradizione tutta americana e prepariamoci a festeggiarla a tavola, con tante nuove ricette!
Questo pasto, fatto in occasione del raccolto, divenne così il simbolo della collaborazione tra i coloni inglesi e le tribù dei nativi d’America.
Durante il precedente inverno, molti dei coloni avevano sofferto la mancanza di cibo, la durezza del clima e quasi metà della popolazione era morta di stenti. I coloni non erano degli esperti agricoltori e furono fortunati ad ottenere l’aiuto delle tribù indiane locali.
Per festeggiare la risoluzione dei loro problemi i coloni prepararono una festa di tre giorni, a cui invitarono i loro benefattori indiani. Questi portarono cervo, tacchino ed altre pietanze.
Ovviamente il Ringraziamento in sé era soprattutto legato alla religione e al ringraziare Dio per i buoni raccolti.
In realtà feste per la celebrazione del raccolto erano già diffuse ben prima dell’arrivo dei Padri Pellegrini. I nativi americani erano infatti abituati a organizzare cerimonie in occasione dei raccolti, molto prima che gli europei raggiungessero il Nord America.
RINGRAZIAMENTO 2018. Perché il 22 Novembre?
La tradizione vuole che il Ringraziamento cada il quarto giovedì di novembre, come proclamato dal Presidente Lincoln nel 1864.
Quest’anno quindi si festeggia il 22 novembre, mentre nel 2019 il Thanksgiving’s day cadrà il 28 novembre e nel 2020 il 26 novembre.
Anche in Canada si festeggia questo giorno, ma la festività cade ogni secondo lunedì di ottobre
RINGRAZIAMENTO 2018. Le tradizioni del Thanksgiving’s day. La parata
Oltre alla preparazione di un pasto luculliano, un’altra tradizione molto seguita è quella delle parate, molto amate dagli americani in ogni occasione.
Per il Thanksgiving Day, in ogni città si organizza una parata, ma la più famosa è quella di New York, organizzata dai Grandi Magazzini Macy’s. Si tratta di un grande corteo in maschera, vivace ecolorato, che risale ai primi anni del ‘900. Fu ideata dagli immigrati di tutte le nazionalità, riconoscenti per aver trovato lavoro negli Stati Uniti.
IL BLACK FRIDAY
Il Giono successivo al Thanksgiving Day si dà il via al Black Friday, il famoso Venerdì Nero.
Si tratta di una giornata di shopping sfrenato, in cui i negozi propongono sconti convenienti e prezzi imbattibili. Per alcuni l’espressione Black Friday sarebbe nata a Filadelfia e deriverebbe dal pesante e congestionato traffico stradale che si crea in quel giorno.
L’origine esatta rimane comunque incerta: secondo alcuni farebbe riferimento alle annotazioni sui libri contabili dei commercianti che tradizionalmente passavano dal colore rosso (perdite) al colore nero (guadagni), per cui il Black Friday indicherebbe un giorno di grandi guadagni per le attività commerciali.
Thanksgiving’s day. Le pietanze tradizionali del Ringraziamento
Gli storici non sono sicuri di quali potessero essere le pietanze tradizionali che i pellegrini e gli indiani d’America usavano in quegli anni, ma di certo non preparavano profumate “pumpkin pies” (crostate di zucca), né i più svariati tipi di “mashed potatoes” (purea di patate), piatti che invece non mancano mai oggi sulle tavole degli americani.
Quello che era disponibile nei raccolti del XVII secolo era di gran lunga minore in quantità e qualità di ciò che ci è possibile trovare oggi.
Le uniche due cibarie che erano sicuramente parte integrante del loro menu, come alcune citazioni storiche dimostrano, sono la carne di cervo e il pollame selvatico, ma anche alcune qualità di pesce, che tuttavia non si usa nelle celebrazioni attuali.
Le cose che invece fanno parte integrante del menu di oggi e che non sembrano esserci state all’epoca sono il prosciutto cotto, le patate dolci, le pannocchie di mais, la salsa di mirtilli (per lo più per la mancanza di zucchero, che viene usato nella preparazione), il latte, le uova e il pollo.
La cucina del Ringraziamento
Non esiste Ringraziamento senza il delizioso odore del tacchino arrostito al forno (oppure fritto in apposite pentole a chiusura ermetica, create esclusivamente per la cottura del tacchino).
Il tacchino viene servito “stuffed”, cioè farcito con un ripieno fatto di carote, sedano, cipolle, salvia, timo, prezzemolo, sale, pepe, mollica di pane e brodo.
Sulla tavola del giorno del Ringraziamento non possono mancare le mashed potatoes, o purea di patate. Si possono preparare in diversi modi, ma le più usate sono quelle con un po’ di aglio.
Tacchino e patate sono sempre accompagnati con la famosa “gravy”, la salsa composta di acqua, farina di mais, sale e pepe mischiati al liquido rilasciato dal tacchino in cottura.
Un verdura specifica del Ringraziamento non c’è; solitamente si cucinano gli asparagi al burro, funghi in padella, spinaci, mais e carote. La già citata salsa di mirtilli, infine, è usata specialmente sulla carne e dona un gusto agrodolce a tutto il pasto.
PERCHÉ IL TACCHINO?
Come mai fu scelto proprio il tacchino per festeggiare il Ringraziamento? Il tacchino è originario delle Americhe e gli Aztechi lo offrirono in dono ai Conquistadores spagnoli, che lo importarono in Europa. Paradossalmente, i coloni del Massachussets lo “reimportarono” negli Stati Uniti, facendo dimenticare la sua vera origine.
La celebrazione del Ringraziamento negli Stati Uniti ruota intorno ad un grande pranzo consumato in famiglia o tra amici. Il fulcro del pranzo è,come abbiamo detto, il famosissimo tacchino ripieno.
L’immagine del tacchino è così legata al Giorno del Ringraziamento nell’immaginario collettivo che la festa è chiamata colloquialmente anche “Turkey Day“.
Ogni anno negli Stati Uniti vengono allevati milioni di tacchini, gran parte dei quali destinati ad essere venduti per il Ringraziamento.
Le ricette per preparare il tacchino ripieno sono tante, a seconda della “preparazione segreta” di ogni famiglia. La caratteristica comune è quella di farcire il tacchino con un ripieno abbondante e saporito. Il più tradizionale è il ripieno con le castagne, ma c’è anche la variante con limone ed erbette. Nella costa est la farcitura è con le ostriche, mentre in quella sud è con focaccia al granturco. Nel nord, invece, si utilizza molto il riso selvatico.
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Il ripieno o stuffing viene spesso servito anche come contorno oppure sotto forma di polpettine fritte da accompagnare al tacchino.
NON SOLO RIPIENO…
Esistono diverse varianti per cucinare il tacchino; oltre a quello ripieno c’è il classico tacchino arrosto.
Negli ultimi anni,è diventato molto popolare il “Turducken“, un tacchino ripieno di anatra, a sua volta farcita con un pollo, ovviamente ripieno. Un ibrido mostruoso!
Anche il “Deep-fried Turkey“, ovvero il tacchino fritto con oli particolari, originario degli Stati del sud, sta prendendo molto piede a causa della maggiore velocità di preparazione rispetto a quello ripieno. Questo tipo di cottura richiede un’attrezzatura particolare e molta attenzione a causa delle alte temperature che si raggiungono fritto.
Nella West Coast un piatto principale alternativo è il “Dungeness Crab” (in italiano granciporro), la cui stagione di pesca inizia ai primi di Novembre.
RINGRAZIAMENTO A TAVOLA. I contorni
Insieme al tacchino vengono serviti tantissimi contorni.
La cramberry sauce (salsa di mirtilli), confezionata o preparata in casa, non deve mai mancare per accompagnare il tacchino. Altri piatti comunemente serviti sono le sweet potatoes (patate dolci), le mashed potatoes (una specie di purè di patate, che io ho preparato con le nostre patate viola), le creamed onions (cipolle), mais e piselli.
Per dessert vengono offerte diverse torte e crostate, in particolare la pumpkin pie (torta alla zucca), la cranberry pie (torta ai mirtilli), la apple pie (torta alla mela), la sweet potato pie (torta alle patate dolci) e la pecan pie (torta alle noci).
Negli Stati del Sud si prepara poi un ottimo pane di granoturco
LE RICETTE PER IL RINGRAZIAMENTO
Cornbread (Pane di Mais)
Corn on the cob pannocchie di mais al burro
MASHED POTATOES
SWEET POTATOES PIE
CHEESECAKE CON PATATE DOLCI
APPLE PIE
CHEESECAKE ZUCCA E RICOTTA
Tacchino o pollo ripieno