RELIQUARY (#2 serie di Pendergast)

Reliquary

Douglas Preston, Lincoln Child

Editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli

Anno edizione: 2002

Pagine 458

Reliquary. Descrizione: 

Quando due scheletri abbracciati vengono rinvenuti nei cunicoli oscuri e maleodoranti delle fogne di New York, il tenente Vincent D’Agosta si rivolge all’antropologa Margo Green, che lo aveva già aiutato a risolvere il mistero di “Relic“.

Ma quello che scoprono sottoterra – dove vive un popolo intero di diseredati, di reietti della società – va oltre ogni immaginazione: un vero cimitero di cadaveri rosicchiati, senza testa e deformi!

Mentre fuori, alla luce, una catena di efferati delitti sembra essere collegata a quell’orrore, Margo e Vincent lottano contro il tempo per trovare il colpevole di tanta ferocia… e per fermarlo.

Reliquary. RIASSUNTO:

Sono passati 18 mesi dalla catena di omicidi al Museo di Storia Naturale e tutto sembra tornato alla normalità. “Sembra”.

Infatti nel corso di un’ operazione di recupero di droga in uno scarico fognario, vengono trovati due corpi, entrambi decapitati.

Uno dei cadaveri, poi, mostra  evidenti malformazioni alle ossa e il tenente D’Agosta coinvolge immediatamente Margo Green e il professor Frock nell’analisi dei corpi.

Le scoperte fatte durante lo studio degli scheletri fanno loro rivivere antiche paure che credevano sopite e, di lì a poco, la catena di omicidi si arricchisce di nuovi anelli: altri senzatetto, le cosiddette ‘talpe’ (gli abitanti del vastissimo sotterraneo di NY), vengono trovati decapitati e gli elementi comuni portano Margo a elaborare una nuova, terribile, teoria…

Quando si scopre che uno dei due cadaveri appartiene a Pamela Wisher, una giovane appartenente ad una delle famiglie più ricche di New York, la madre scatena la città contro tutti, coinvolgendo nella sua campagna “Riprendiamoci la città” anche un’altra vecchia conoscenza, il giornalista Bill Smithback.

Intanto Aloysius Pendergast indaga “in via semiufficiale”, aiutando D’Agosta anche contro il parere dei suoi superiori…

Reliquary. IL MIO COMMENTO:

Se Relic mi era piaciuto, questo secondo romanzo della serie l’ho adorato.

Infatti porta a conclusione la vicenda accennata alla fine del precedente libro e ci fa conoscere sempre meglio il protagonista della serie, l’eccentrico Aloysius Pendergast.

Inoltre, nonostante alcune scene truculente (alla Tarantino per capirci), il libro è appassionante ed offre molti spunti di riflessione. L’ambientazione nei sotterranei di New York è la “ciliegina sulla torta”, perché rende ancora più avvincente la trama, aumentando il tasso di suspense. Forse a tratti risulta un po’ hollywoodiano, ma resta sempre molto credibile.

Il libro mi ha fatto riflettere sull’etica di certe ricerche scientifiche, che spesso dimenticano di considerare le conseguenze e le ripercussioni degli esperimenti.

Mi ha spinto a discutere della “giustizia”, che sembra essere diversa per “quelli che contano”: se tutti si fanno in quattro per trovare l’assassino della ricca Pamela Wisher, nessuno sembra interessato a cercare il killer dei senzatetto. Anzi, il capo Horlocker e il sindaco sono felici che “un po’ di feccia” venga tolta dalle strade!

Interessanti le riflessioni che, tramite Bill Smithback, gli autori dedicano alle dinamiche che animano la folla. Nascondendosi nel mucchio, molti si sentono autorizzati a compiere le azioni più efferate, senza alcun senso di responsabilità.

Preston e Child sembrano dirci che, se un mostro esiste, è proprio la folla. Del resto

“più le persone parlano forte, meno hanno da dire” (p. 124).

Un ultimo aspetto del libro, forse quello più importante al di là del romanzo vero e proprio : fa riflettere sul modo in cui consideriamo le persone che vivono ai margini della nostra società.

Li chiamiamo “barboni”. E troppo spesso li riteniamo poco più che spazzatura e li guardiamo con disprezzo e disgusto.

Una società nella società, secondo gli autori, con proprie regole e con una propria etica. Sicuramente meritano più rispetto e considerazione di quanta ne dedichiamo loro.

E con questa nota di tristezza concludo: vi consiglio il libro, perché è veramente bello

VOTO: 9/10

La serie di Pendergast

  • Relic (Relic, 1990), Sonzogno, 1996; Bur, 2008
  • Reliquary (Reliquary, 1997), Sonzogno, 2001; Bur, 2008
  • La stanza degli orrori (The Cabinet of Curiosities, 2002), Sonzogno, 2002; Bur, 2008
  • Natura morta (Still Life with Crows, 2003), Sonzogno, 2003; Bur, 2008
  • Trilogia di Diogenes:
    • Dossier Brimstone (Brimstone, 2004), Sonzogno, 2005; Bur, 2008
    • La danza della morte (Dance of Death, 2005), Sonzogno, 2006; Bur, 2008
    • Il libro dei morti (The Book of the Dead, 2006), Sonzogno, 2007; Bur, 2008
  • La ruota del buio (The Wheel of Darkness, 2007), Rizzoli, 2008; Bur, 2009
  • Il sotterraneo dei vivi (Cemetery Dance, 2009), Rizzoli, 2009; Bur, 2010
  • Trilogia di Helen:
    • L’isola della follia (Fever Dream, 2010), Rizzoli, 2010; Bur, 2011
    • La mano tagliata (Cold Vengeance, 2011), Rizzoli, 2011; Bur, 2012
    • Due tombe (Two Graves, 2012), Rizzoli, 2012; Bur, 2013
  • Nel fuoco (White Fire, 2013), Rizzoli, 2013; Bur, 2014
  • Labirinto blu (Blue Labyrinth, 2014), Rizzoli, 2015; Bur, 2016
  • La costa cremisi (Crimson Shore, 2015), Rizzoli, 2016
  • La stanza di ossidiana (The Obsidian Chamber, 2016), Rizzoli, 2017
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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!