QUARESIMALI. Biscotti per la Quaresima

QUARESIMALI. I dolci della tradizione per la Quaresima

In Quaresima, ormai lo abbiamo ripetuto fino impone  allo sfinimento (vedi QUI), per i fedeli cattolici si impone il mangiare di magro, che per noi, oggi, significa soprattutto astensione dalla carne tutti i venerdì durante la Quaresima.

QUARESIMALI : LE ORIGINI

Invece, fino al Concilio Vaticano Secondo, la Quaresima era un periodo di più stretto rigore. Oltre ad essere vietato il consumo di carne, infatti, era proibito anche il consumo del latte e dei suoi derivati, delle uova e dei grassi animali.
In passato,  poi, le migliori pasticcerie (diciamo pure i migliori ristoranti) erano i monasteri. A suore e frati dobbiamo infatti numerose ricette che ormai sono diventati dei piatti tradizionali. Ma sto divagando.
Per far fronte al sostentamento dei conventi, soprattutto le suore di clausura, ricorrevano alla creazione di veri e propri capolavori di pasticceria. Alla loro inventiva si dovrebbero le attuali ricette dei Quaresimali, che incontriamo in tutte le regioni italiane. Per aggirare i precetti della Chiesa, le sorelle pasticcere riuscirono a creare dolci con l’utilizzo soltanto di prodotti di origine vegetale, come mandorle, zucchero e farina.

Infatti tutte le ricette dei Quaresimali non contengono né burro né grassi di origine animale. Per questo motivo non possono essere considerati un vero peccato di gola.
L’assenza di grassi li rende perfetti anche per chi voglia mantenere la linea, senza rinunciare al piacere dei dolci.

CURIOSITÀ: A Roma, se chiedi un “Quaresimale”, ti portano un Maritozzo!

Il maritozzo di quaresima, più piccolo dei classici maritozzi “ordinari”, è impastato con olio e condito con pinoli, zibibbo e miele.

Torneremo presto a parlarne.

QUARESIMALI : LE RICETTE REGIONALI PIÙ DIFFUSE

  • QUARESIMALI TOSCANI

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I Quaresimali toscani  sono dei biscotti fatti con chiare d’uovo, zucchero e cacao in polvere, con la forma delle lettere dell’alfabeto. Per rispettare i precetti quaresimali, ovviamente, non contengono burro né tuorli d’uovo. Alcune versioni contengono scorza d’arancio, cannella e persino nocciole.

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I Quaresimali liguri, invece, sono ben più complessi dei cugini toscani. Sono fatti con pasta di mandorle, zucchero, acqua di fiori d’arancio, albume d’uovo, farina, semi di finocchio, hanno la forma di piccole ciambelle oppure rotonda e vengono decorati con glasse di vari gusti (e colori).

 

  • QUARESIMALI NAPOLETANI

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Molto simili ai cantucci toscani nell’aspetto, i quaresimali napoletani se ne differenziano notevolmente per il gusto. Poveri di grassi come tutti i biscotti quaresimali, la bontà della ricetta sta tutta negli aromi (tra cui vaniglia e cannella) e negli ingredienti (come pinoli e mandorle), che donano quel gusto rustico e leggero molto apprezzato

  • QUARESIMALI SICILIANI

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Noti anche con il nome di Pupatelli, la ricetta prevede solo prodotti vegetali, come le mandorle, lo zucchero, la farina e l’acqua. I quaresimali vengono spesso consumati come accompagnamento di vini liquorosi.

Ed ora…le ricette!

 

 

 

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!