Quaresima in Grecia: dalle Apokries (Carnevale) a Sarakosti, quaranta giorni di raccoglimento e meditazione

Quaresima in Grecia. Come la Chiesa greco – ortodossa vive il periodo della Quaresima (in greco Sarakosti, che significa”Quaranta giorni”)

Quaresima in Grecia: dalle Apokries (Carnevale) a Sarakosti

Abbiamo più volte ripetuto che i precetti della Chiesa ortodossa per il periodo di preparazione alla Pasqua sono ben più rigidi di quelli che regolano il comportamento dei Cattolici. Inoltre sappiamo che raramente la Pasqua greca coincide con quella della Chiesa Romana.

Cerchiamo insieme di capire perché. Cominciamo però con un breve accenno al periodo che precede Sarakostì, le Apokries, ovvero il Carnevale greco.

Apokries: Tradizioni e costumi di Carnevale in Grecia

Il Carnevale è una festa che si celebra in tutti i paesi di tradizione cristiana nel periodo precedente alla Quaresima. In Grecia il Carnevale viene chiamato Apokries,  letteralmente “astinenza dalla carne”.

Il periodo delle Apokries comincia dieci settimane prima della Pasqua ortodossa e termina all’inizio della Quaresima.

Dura quindi tre settimane, ovvero quelle che precedono il “Lunedì pulito o puro” (Καθαρά Δευτέρα -corrispondente al mercoledì delle ceneri dei cattolici), che rappresenta il primo giorno della Quaresima ortodossa e che dà inizio ad un periodo di astinenza, digiuno e sobrietà.

Le origini

Il Carnevale greco vanta una tradizione antichissima. Risale infatti alle antiche celebrazioni pagane in onore di Dioniso, dio del vino e della festa.

Si ritiene che il Carnevale abbia le sue radici nelle antiche cerimonie celebrate per aiutare la terra a rifiorire dopo l’inverno.  Per propiziare il risveglio della natura si inscenavano balli sfrenati e vari altri tipi di pantomime e travestimenti, per propiziarsi gli spiriti cattivi.

Nel corso dei secoli, molte delle antiche cerimonie e tradizioni sono andate perdute, ma la maggior parte sono state “assorbite” dalla religione cristiana, assumendo un diverso significato..

Nell’antica Grecia, i festeggiamenti in onore di Dioniso (LE GRANDI DIONISIE) avevano luogo all’inizio della Primavera, dal momento che il dio del vino era il simbolo della rinascita della vita dopo l’inverno.

Anche oggi il Carnevale si svolge nello stesso periodo, in una data variabile, che dipende dalla data “mobile” della Pasqua.

Quaresima in Grecia: dalle Apokries (Carnevale) a Sarakosti: Le Apokries oggi

Immutata è anche l’usanza di travestirsi nel corso delle Apokries. Ma le attuali celebrazioni carnevalesche sono molto più sobrie delle antiche orge dionisiache, durante le quali i seguaci del dio correvano per le strade agitando enormi falli e cantando canzoni lascive.

Grazie all’anonimato garantito dalle maschere, le persone possono comunque abbandonare il loro aspetto serioso e divertirsi, dimenticando preoccupazioni e problemi.

Apokries – Le tradizioni di Carnevale

La prima settimana del Carnevale si chiama settimana di Profoni (Προφωνή) perché adesso viene annunciato il periodo del Carnevale.

LA SECONDA SETTIMANA E’ DEDICATA ALLA CARNE (Kreatini)

Durante la seconda settimana delle Apokries, nota come “Kreatini” (cioè “Settimana della Carne”), si può mangiare carne tutti i giorni, anche nei giorni di magro tradizionali di Mercoledì e Venerdì.

Il Giovedì della settimana di Kreatini è conosciuto come  “Tsiknopempti” (cioè Giovedì della Carne, simile al nostro Giovedì grasso) ed è il giorno in cui hanno inizio i veri e propri festeggiamenti. Per tradizione, si cucina carne ed hanno inizio le sfilate e le prime feste in maschera

LA TERZA SETTIMANA E’ QUELLA DEL FORMAGGIO (Tyrini)

Le Apokries si concludono con la settimana di Tyrini (ovvero “Settimana del Formaggio”), durante la quale si possono mangiare formaggi, latticini e uova (oltre al pesce)ma non si può mangiare carne. Infatti da Tyrini ha inizio il divieto quaresimale di mangiare carne.

L’ultima domenica prima della Quaresima è il giorno destinato al Carnevale vero e proprio (similmente al nostro Martedì Grasso). Per tutto il giorno si mangia e si beve, si assiste alle grandi sfilate di maschere che si svolgono in tutto il Paese e si fa visita alle persone care.

Νonostante l’atmosfera di festa, il sabato che precede la Quaresima così come il primo sabato del periodo di digiuno (chiamati “Psichosàvata” in greco) sono dedicati ai defunti: quei giorni si prepara la collyva, un dolce a base di grano bollito farcito con zucchero, cannella, noci, sesamo, melagrana, prezzemolo e uva sultanina. Da questo antichissimo dolce ha avuto origine la COLVA TRADIZIONALE ITALIANA (vedi QUI)

KATHARA DEFTERA. Il Mercoledì delle Ceneri.

Apokria termina a “Kathari Deftera” (ovvero lunedì pulito o di purificazione, simile al nostro Mercoledì delle Ceneri), il primo giorno della Quaresima.

Anche se segna la fine di tutti i festeggiamenti, Kathara Deftera, è comunque un giorno festivo. Nel corso di questa giornata, che in Grecia è festiva, secondo la tradizione, si svolgono le “koulouma”, tradizionali gite fuori porta durante le quali si consumano cibi di Quaresima e si fanno volare aquiloni.

Sono tanti i cibi tradizionali del lunedì pulito.

Il cibo principale è la lagana, un pane quaresimale azzimo preparato e mangiato solo in questo giorno.

Altri piatti tipici del giorno sono la taramosalata (una salsa fatta con uova di pesce e limone), le dolmadakia (foglie di vite ripiene di riso), e tutti i frutti di mare, preparati in diversi modi.

Il dolce della festa è la halvas, una sorte di budino al semolino. Il pranzo all’aperto si accompagna a canzoni e balli tradizionali.

Quaresima in Grecia: dalle Apokries (Carnevale) a Sarakosti. Le Halvas, i dolci della Quaresima 

Per i Greci, le halvas sono un dolce penitenziale, in particolare una versione, l’HALVA MACEDONE, simile ad un torrone e fatta con tahini, cui spesso si aggiungono cioccolato o nocciole. A me ricorda molto il nostro salame quaresimale (vedi QUI).

Per la ricetta, cliccate QUI

Le Apokries sono molto festeggiate in tutte le principali città e paesi greci. Tra i più famosi carnevali in Grecia, ricordiamo:

  • Il Carnevale di Patrasso

Il carnevale più prestigioso della Grecia è quello di Patrasso. È una grande festa con sfilate di carri, gruppi di danzatori, balli mascherati, caccia al tesoro, carnevale dei bambini,teatro di strada, fuochi d’artificio al porto e diverse altre manifestazioni, tra cui anche la battaglia della cioccolata. La festa sarà culminata domenica 13 marzo, con la Grande sfilata, davvero spettacolare, e la cerimonia tradizionale di chiusura.

[Per saperne di più, visitare il sito del Carnavale di Patrasso]

  • Il Carnevale di Rethimno

Era il 1914 quando fu organizzato il primo Carnevale di Rethimno con i suoi numerosi eventi umoristici. Un Carnevale d’altri tempi, che mantiene il profumo veneziano e l’eleganza del romanticismo di un’epoca passata.

[Per sapere di più, visitare il sito del Carnavale di Rethimno]

  • Il Carnevale di Skyros : “Gheri e koreles”

La tranquilla isola di Skyros, nelle Sporadi, ospita uno dei carnevali più vivaci e spettacolari di tutta la Grecia.

Il carnevale di Skyros si anima con il suono dei campanacci delle capre che vengono indossate dagli uomini dell’isola a rappresentare i “Gheri” (Γέροι: vecchi). La maschera del Gheros è costituita da un mantello con cappuccio nero, ottenuto da una pelle di capra e dagli immancabili campanacci.

I “vecchi” corrono per le strade, da soli o in gruppo, cantando, ballando e creando confusione.

Le “Koreles” (κορέλες: giovani donne) sono invece vestite nel tradizionale costume bianco di Skyros.

  • Il Carnevale di Naoussa : “Giannizzeri e bocce”

E’ una festa insolita; non si tratta di una sfilata divertente di maschere e travestimenti, ma è piuttosto un rito d’iniziazione all’amore e alla guerra, alla libertà e all’indipendenza, che si ripete ogni anno in questa cittadina macedone a ovest di Salonicco.

Al Carnevale partecipano solo uomini non sposati che indossano i costumi tradizionali. In memoria dei morti nella lotta contro i turchi, gli abitanti della città indossano i costumi dei liberatori con maschere di cera (per non essere riconosciuti) e sul petto monete d’argento. Anche i personaggi femminili, “le bocce” (μπούλες), sono impersonati da uomini.

  • Altri Carnevali

Ma i Carnevali in Grecia non finiscono qui:  molto frequentati sono anche quelli di Xanthi (in Tracia), Sohos (vicino Salonicco), Tyrnavos (in Tessaglia), Zante (isole ionie) dove si celebra una “Giostra cavalleresca”, nella quale sono impegnati gli isolani.

L’usanza della “battaglia di farina” (“alevromountzouromata”) a Galaxidi (cittadina a 200 km di Atene) potrebbe essere nata all’inizio dell’ ‘800 come sfida verso i dominatori turchi.

Il periodo dei festeggiamenti carnevaleschi varia da località a località del Paese: ci sono regioni in Tessaglia, Tracia e Macedonia dove il Carnevale si festeggia tra Natale ed il 6 gennaio.

  • Kastoria – “Ragutsaria”: ιl primo carnevale dell’anno 

La città attende il nuovo anno con la “Ragutsaria“, una tradizione erede delle feste dionisiache del mondo antico. La parola deriva dal verbo latino “rogo”, che significa “chiedo”, in quanto tradizionalmente la popolazione si recavano nelle case del paese a chiedere vino per la festa.

La festa inizia il giorno di Capodanno e culmina il giorno dell’Epifania (6 gennaio). Tutta la città partecipa ai festeggiamenti: ogni quartiere forma un proprio gruppo carnevalesco, accompagnato da bande di ottoni che suonano musiche tradizionali. I gruppi sfilano per la strade del quartiere, chiedendo vino e coloro che offrono si aggiungono al gruppo. Infine tutti i gruppi si riuniscono nella splendida Piazza Doltso per accogliere il nuovo anno e ballare fino all’alba.

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!