PUGLIA TRADIZIONI NATALIZIE E RICETTE TIPICHE. IL MENU PER LA VIGILIA E NON SOLO

PUGLIA TRADIZIONI NATALIZIE E RICETTE TIPICHE.

Le tradizioni natalizie della Puglia sono tante e variegate.  Come tante sono le ricette tipiche natalizie pugliesi. Le ricette più note sono senza ombra di dubbio le celeberrime “cartellate”, un dolce preparato con un impasto di farina e vino che viene fritto e poi arricchito da miele o dal famoso vincotto di fichi pugliese.

Per rispettare la tradizione natalizia pugliese, non possono mancare le cime di rapa stufate, la burrata e tutti i latticini tipici pugliesi,  gli insaccati e salumi. 

Tutti cibi che si accompagnano con la focaccia barese.

Immancabile pure il baccalà fritto o in umido, i lampascioni sott’olio, le lasagne al forno.

PUGLIA TRADIZIONI NATALIZIE E RICETTE TIPICHE. IL PRESEPE

in Puglia l’elemento cardine del Natale è il presepe. Sin dal XIX secolo i padri di famiglia, nel periodo precedente al Natale, realizzavano a mano la natività del Bambinello, costruendo la grotta, adornandola con muschi e licheni e infine realizzando anche le statuette.

Presepi viventi in Puglia: un’attrazione unica

L’arte e l’amore nei confronti del presepe ha fatto si che a metà del XX secolo si diffondesse la pratica dei presepi viventi, che sono diventati elemento imprescindibile delle tradizioni natalizie di questa regione.

Negli ultimi anni i presepi viventi in Puglia sono diventati attrazione turistica che richiama migliaia di persone da tutto il mondo ogni anno per assistere a questo incredibile spettacolo.

I più celebri presepi viventi pugliesi sono quello di Alberobello, naturalmente molto suggestivo, quello di Bari e quello di Canosa.

La spesa dell’antivigilia: quando i mercati fan festa

Infine uno dei momenti cruciali delle festività natalizie  è la spesa dell’antivigilia. Il 23 dicembre dal pomeriggio fino alla sera inoltrata infatti, tutti i mercati più importanti delle città pugliesi aprono le loro porte per ospitare i cittadini che compiono gli ultimi acquisti per la tre giorni di festa che li attende.

Ci non vasce dessciùne de Natàle, o iè cciùcce o iè ccane

Così recita un noto proverbio pugliese, che tradotto vuol dire “Chi non fa il digiuno di Natale, o è asino o è cane”, ad indicare come il protagonista indiscusso del cenone sia sicuramente il pesce, freschissimo, pescato nelle coste regionali, che la fa da padrone dall’antipasto al secondo.

GLI ANTIPASTI

Per riproporre un menu tipico natalizio della regione del Negroamaro, si può iniziare con gli antipasti: il baccalà, ad esempio, viene servito in diverse versioni, anche se quella più gettonata nelle tavolate locali, soprattutto il giorno della Vigilia, è la frittura di baccalà a tocchetti oppure in classici filetti pastellati.

Altra variante del piatto di punta della regione da servire come antipasto, è il baccalà in umido condito con un sugo leggero, capperi ed olive nere, meglio ancora se accompagnato da bruschette di pane tostato; altra alternativa è il baccalà con patate e pecorino: terrine a strati di baccalà profumato all’alloro rosolato con le patate e passato al forno con un copertura di formaggio.

I PRIMI PIATTI

Per i primi, naturalmente, ci si può sbizzarrire, anche se il piatto pugliese per eccellenza sono sicuramente le orecchiette con le cime di rapa. Se la ricetta di per sé è piuttosto semplice e viene spesso riprodotta in tutte la regione, il trucco per prepararla davvero “alla pugliese” consiste nel cuocere le orecchiette o strascinati, pasta fresca rigorosamente preparata a mano, nella stessa acqua in cui sono state fatte bollire le cime di rapa prima di tagliarle e ripassarle in padella.

Una piccola accortezza che permette di insaporire profondamente la pasta con le verdure.

Alternativa alle orecchiette è la pasta con i frutti di mare, che può andare dalle classiche linguine allo scoglio agli spaghetti con cozze, vongole e pomodorini, passando per il più tradizionale piatto di spaghetti con il sugo di grongo, sfilettato e cotto in umido per condire la pasta.

SECONDI PIATTI

Per i secondi, invece, diverse sono le possibili portate, a seconda che si decida di continuare con il pesce o che si voglia passare alla carne: se si opta per il sapore del mare, si può scegliere il capitone allo spiedo, aromatizzato con foglie di alloro e un goccio di olio extravergine di oliva locale a filo oppure si può preparare il merluzzo sotto sale con le lenticchie, cuocendo il tutto al forno con prezzemolo tritato, olive nere e origano.

Se invece si vuole optare per un secondo di carne tipico, si può servire in tavola il cutturidd‘, o agnellone alla Pignata, ricetta tradizionale dell’alta Puglia, uno stracotto di carne stufata con odori e avanzi di formaggi e salumi i cui grassi si mescolano a quello dell’agnello rendendolo ancora più saporito. L’ideale per questa ricetta è la cottura, non sempre possibile, alla brace, che dona un particolare aroma di legna bruciata.

Altra alternativa a base di carne è l’agnello al forno con i lambascioni, una sorta di piccole cipolle dal sapore amaro che si trovano esclusivamente in Puglia.

L’arrosto, semplice da preparare, ricava un sapore unico proprio dall’utilizzo delle cipolline, che donano alla carne un aroma davvero particolare.

I CONTORNI

Per i contorni, oltre alle patate al forno, classiche in ogni regione, si possono servire le cime di rapa stufate, oppure la tradizionale e gustosa cicoria servita con ottima purea di fave, il cui sapore dolce si sposa con l’amaro della verdura ripassata con olio extravergine, aglio e peperoncino.

Infine, le cicerchie, legume tipico della regione pugliese, cotte in una terrina di coccio con capperi, aglio, prezzemolo e peperoni tagliati a listarelle sottili (vedi).

I DOLCI

Ma è sicuramente nei dolci che il Natale in Puglia dà il meglio: sono infatti moltissimi i piatti che possono essere riprodotti, più o meno facilmente, sulla propria tavola.

Prime tra tutte, le cartellate o carteddate: gustosi dolci a forma di anello che rappresenterebbero per tradizione le fasce o l’aureola di Gesù Bambino, oppure, a seconda della lettura, la corona di spine del Cristo crocifisso.

Si tratta di sottili strisce di pasta che viene chiusa ad anello e fritta in abbondante olio, quindi ricoperta di zucchero e codette colorate.

Sempre fritte sono le pettole, altro dolce natalizio, piccole sfere di pasta che vengono cotte in olio bollente, guarnite a piacere a seconda dei gusti e servite con mosto caldo o miele.

Infine, i porcedduzzi, frittelle di piccolissime dimensioni servite con zucchero e miele.

A tutto questo si aggiungono, nel classico cenone della Vigilia, mandorle e frutta secca accompagnate dall’ottimo vino DOC locale, dal Nero di Troia al Primitivo di Manduria. Non può mancare in tavola anche il limoncello, magari fatto in casa, che aiuta a digerire gli ottimi piatti tipici della cucina tradizionale pugliese.

Tipico Menù di Natale in Puglia. Ricette e Consigli:

ANTIPASTO- Ricetta di “Tielle” di baccalà

  • Ammollare il baccalà in acqua con foglie di alloro; successivamente scolarlo, asciugarlo, spinarlo e dividerlo in pezzi.
  • Fate rosolare il baccalà in padella con uno spicchio d’aglio. Nel frattempo lavare, sbucciare e tagliare a fette le patate, insaporirle con pepe nero macinato fresco e un filo d’olio extra vergine d’oliva.
  • Mescolatele e distribuite nelle terrine aggiungendo il pecorino grattugiato, le cipolle a fette, il baccalà, l’ aglio, il prezzemolo, il pepe, i pomodorini tagliati e la mollica di pane sbriciolata.
  • Infornare per 30 minuti.

Ricetta di Patatine novelle e cipolle

  • Lavare le patate senza sbucciarle, tagliarle in pezzi; fare lo stesso anche con le cipolle.
  • Unire patate e cipolle in una teglia unta di olio, condirle con sale e pepe, aggiungere il rosmarino e cuocere in forno preriscaldato a 180° per circa 40 minuti.
  • Durante la cottura girare qualche volta le verdure.

PRIMO PIATTO 
⇒ Ricetta di Cavatelli ai frutti di mare

  • Lavare le vongole e tagliare a cubetti i pomodorini.
  • Aprire vongole e cozze in una padella con un filo di olio, poi eliminare i gusci.
  • Pulire calamari e seppie staccando testa ed interiora.
  • In una pentola unire olio, aglio, e prezzemolo tritato. Versare successivamente calamari e seppie lasciandoli rosolare bene, sfumare con metà del vino bianco e aspettare che evapori.
  • Aggiungere i frutti di mare e sfumare ancora con il vino.
  • Unire il liquido dei frutti di mare filtrato e i pomodorini facendo cuocere per circa 20 minuti.
  • Nel frattempo, lessare la pasta e scolarla al dente, unirla al sugo in padella, far insaporire qualche minuto e servire con sale, pepe e prezzemolo tritato.

SECONDO PIATTO A SCELTA TRA:

Ricetta di Baccalà al forno con crema di lenticchie

  • Lessate le lenticchie in abbondante acqua salata con uno spicchio d’aglio e due cucchiai d’olio.
  • Quando sono pronte scolatele e frullatele con il mixer fino ad ottenere una crema.
  • Tagliate il baccalà, disponete i vari pezzi in una teglia da forno unta d’olio, spolverizzate con prezzemolo tritato e origano.
  • Aggiungete la mollica di pane, i pomodorini tagliati in quattro, condite con un filo d’olio e infornate per 20 minuti.

⇒ Ricetta Dentice alle olive

  • Tritare il prezzemolo con il timo, lavare il dentice, infarinarlo e farcire la pancia con il trito aromatico.
  • Scaldare in una padella un po’ di olio con aglio e rosmarino, adagiarvi il pesce, sfumarlo con il vino e aspettare che evapori.
  • Lasciar cuocere il pesce per circa 20 minuti a fuoco basso, bagnandolo con il sugo.
  • Servire infine il dentice con le olive.
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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!