PRESTITI SCADUTI di Petros Màrkaris (# 6 Kostas Charìtos)

PRESTITI SCADUTI è il sesto romanzo di Petros Markaris, avente come protagonista il simpatico commissario greco. Vediamo insieme di che cosa dovrà occuparsi stavolta Charìtos

 

 

PRESTITI SCADUTI

Petros Markaris

Traduttore: A. Di Gregorio

Editore: Bompiani

Prima pubblicazione : 2010

Anno prima edizione italiana: 2011

Pagine: 328 p.

PRESTITI SCADUTI. Descrizione

Sono passati pochi mesi dal matrimonio dell’amata figlia, quando Charitos si trova di fronte a uno strano caso, un omicidio inusuale.

L’ex direttore di una grossa banca viene trovato morto nel suo giardino: decapitato in modo netto, probabilmente con una spada.

Qualche giorno dopo un altro direttore di banca, stavolta un inglese, va incontro alla stessa sorte: decapitato con un colpo netto. Il fatto che la seconda vittima sia straniera mette tutti in agitazione: viene chiamata Scotland Yard per aiutare il Nucleo Antiterrorismo: ma il terrorismo non c’entra nulla.

Contemporaneamente compaiono sui muri di Atene, e a pagamento su un paio di giornali, annunci che incitano i cittadini a non preoccuparsi e a non pagare se si trovano alle strette per debiti con le banche. Non può succedergli nulla.

Ovviamente, questo incitamento alla “disubbidienza finanziaria” crea grandissimo scompiglio e, a complicare le cose, seguono altri due omicidi con lo stesso metodo, la decapitazione.

PRESTITI SCADUTI: La trilogia della crisi

Insieme ai successivi due romanzi della serie, L’esattore e Resa dei conti, questo libro si distacca notevolmente dai canoni classici del poliziesco. In effetti è riduttivo definirlo semplicemente un  giallo. E’ molto di più: si parla di sociologia, di economia, di politica…Come sempre, Markaris ci mostra un ritratto fedele della Grecia, facendoci comprendere i drammi, piccoli e grandi, di un popolo molto simile al nostro.

Il tema del libro (e il punto di vista dell’autore) è chiaro sin da subito. Infatti al libro è premessa una citazione da L’Opera da tre soldi (1928) di Bertolt Brecht:

«Che cos’è una rapina in banca paragonata alla fondazione di una banca?»

PRESTITI SCADUTI. Breve riassunto e commento personale

Finalmente Caterina ha ceduto ed ha acconsentito ad una seconda cerimonia di nozze, dopo quella civile. Noi troviamo il commissario in alta uniforme, in fibrillazione per il ritardo della figlia. Ed ecco la prima sorpresa del romanzo. Quando finalmente la sposa è pronta (pag 9):

«Davanti al condominio mi aspetta la Seat Ibiza pronta e addobbata per condurre la sposa in chiesa…La Mirafiori è stata sacrificata per le nozze di mia figlia»

“MEGLIO IN TRATTORE CHE CON LA MIRAFIORI!”

aveva sentenziato Adriana. E Kostas aveva, infine, ceduto, rinunciando alla “carne della mia carne“. Del resto (pag 10): “era una macchina di 40 anni“!

Nuovo dilemma: quale auto comprare? La soluzione è merito di Fanis:

«Prendi una Seat Ibiza…per solidarietà tra poveri…Siamo i PIGS – Portogallo, Italia, Grecia e Spagna – i maiali. Tra maiali bisogna aiutarsi».

Povero Charìtos! Deve persino sottoporsi ad un periodo di addestramento (pag 11), per abituarsi alla nuova auto: “Ogni volta che giravo il volante della Seat rischiavo di finire addosso a un pilastro o alla vetrina di un negozio“.

FESTA GRANDE IN CASA CHARITOS

Il matrimonio di Fanis e Caterina è una grande festa. Ad accogliere la sposa davanti alla Cattedrale di San Spiridione, “la banda del corpo della Polizia” (pag 12), omaggio di Ghikas.

In chiesa c’è persino Lambros Zisis! E io mi commuovo, figurandomi questo vecchietto magrissimo, ancora fiero combattente, con indosso il suo “abito di taglio antiquato“.

Naturalmente Zisis non prende parte al banchetto di nozze: troppi poliziotti! Come riconosce lo stesso Kostas (pag 14):

“Sono l’unico sbirro che si ritrova al matrimonio della figlia un comunistaccio che conosce sin dai tempi della dittatura e dei sotterranei di via Bouboulinas”

Ricordiamo che in Via Bouboulinas si trovavano i locali che la Elliniki Stratiotiki Astynomia (Polizia Militare, ESA) usava per le torture ai dissidenti.

Siccome “ai poliziotti piace ballare“, la signora Adriana ha fatto intervenire un’orchestra e tutti si scatenano, Ghikas compreso, che, salutando il suo commissario, gli fa “la dichiarazione” e gli confida (pag 14):

«Ti voglio bene, vecchio volpone! Magari ci accapigliamo ogni tanto, ma io ti stimo e ti voglio bene perché sei una persona a posto».

Tra gli invitati, Charitos nota “un uomo solo, su una sedia a rotelle”. Forse un invitato di Fanis? Come spiega il neo – sposo (pag 17): “Si chiama Tsolakis…E’ un mio paziente“.

TAGLI ALLA SPESA

Ma il clima di festa dura veramente poco. Infatti in Centrale si parla solo dei tagli annunciati dal governo. Kostas però è ottimista (pag 18):

«Ho fiducia nelle capacità di Adriana di riuscire a cavarsela con i soldi che potrò metterle nel borsellino»

Ma anche questo dura poco. Infatti Ghikas lo attende “urgentemente” (pag 19) nel suo ufficio: “Hanno ammazzato Zisimòpoulos…è stato direttore della Banca Centrale….L’hanno decapitato“.  E Kostas corre sul luogo del delitto, dove scopre che sul corpo dell’uomo è stato appuntato un foglio con una “enorme D” (pag 23).

A quanto pare, il defunto non era molto amato (pag 30): “Era un banchiere. Ti spremeva come un limone“. “Una persona estremamente difficile…Tutti lo odiavano” (pag 39).

Zisimopoulos ha un maggiordomo, Bill Okamba, proveniente dal Sudafrica. E su questi si appuntano i sospetti. Il capo dell’antiterrorismo, Stathàkos (che avevamo già conosciuto in “La lunga estate calda“), è sicurissimo (pag 33):

“Te lo dico sin da ora: si tratta di un attentato terroristico”

con il maggiordomo assoldato per commettere l’omicidio. Ma Kostas non è dello stesso parere.

In un’Atene assediata da manifestanti di tutte le specie e di tutte le età, Charitos deve barcamenarsi tra ingorghi e cortei, inutili e dannosi.

MANGEREMO PIÙ SPESSO A CASA

I tagli riguardano anche lo stipendio di Fanis, che (pag 44), “con le misure anti-crisi” è stato ridotto del 20 %. Così i due giovani devono “contenere le spese”. Per fortuna il viaggio di nozze è stato offerto da Charis Tsolakis (pag 45), che “ha una catena di alberghi su tutte le isole”.

La soluzione la trova mamma Adriana. Del resto “anche i temi della Giunta vivevamo in povertà“. Quindi “la sera mangeremo tutti e quattro insieme“:

Le cose sono semplici. Nei momenti del bisogno si tagliano le spese superflue. Non ha senso preparare due cene diverse per quattro persone. Mangeremo carne solo una volta ogni tanto, tutti gli altri giorni verdure e legumi. Sono anni che in televisione gli esperti ci rompono le scatole con tutte le loro teorie della dieta sana. E ora la loro dieta sana è diventata obbligatoria”.


UNA COMBATTIVA MATRIARCA

Ho apprezzato tantissimo l’evoluzione della signora Charitos, la mitica Adriana. Da casalinga video- dipendente (vedi Ultime della notte), si è trasformata in una matriarca vecchio stampo. E’ lei a prendere tutte le decisioni, a imporre il proprio volere al buon Kostas. Sempre lei, si rimbocca le maniche e riesce, tra mille acrobazie, a far quadrare il sempre più magro bilancio familiare.

Bellissimo il riconoscimento tributatole dal marito: “Adriana saprà come fare“, essendo “laureata in buon senso”. Dopo un attimo di sbandamento, dopo aver visto un suo vicino gettarsi dal balcone perché “non ce la faceva più”, dopo che la banca gli aveva rifiutato un prestito, torna più in forma che mai!


I FRATELLI ZISIMOPOULOS

Buon sangue non mente. Come aveva detto la ex segretaria del banchiere, anche i due figli del morto sono odiosi. Dopo aver deriso i Greci, “svegliati a calcioni” dalle loro illusioni, propongono a Ghikas e Kostas di chiedere aiuto a Scotland Yard (pag 49), quando sentono Stathàkos parlare di terrorismo (pag 51): “Sono idiozie“. E difendono a spada tratta Bill il maggiordomo.

UN AIUTO INSPERATO

In soccorso di Charitos stavolta viene Tsolakis. Fanis spiega al suocero che il suo paziente ha fatto i soldi con lo sport (pag 54):

«Correva gli 800 metri piani. Vinceva una gara dopo l’altra…Dopo ogni gara, aumentava il numero di quelli che sostenevano che le sue imprese andavano oltre i limiti naturali»

Lo avevano “beccato nel 2000, alle Olimpiadi di Sidney” e l’uomo si era ritirato. Troppo tardi. Gli anabolizzanti gli hanno distrutto il fisico: “Ha il fegato a pezzi e il cuore che è un miracolo che gli regga ancora“.

Tsolakis studiava economia e, avendo ormai molto tempo a disposizione, si è messo a fare le pulci a Zisimopoulos, incuriosito dalle sorprendenti performances della Banca Centrale. Ha così scoperto che Zisimopoulos aveva una piccola banca di investimenti, “con sede a Vaduz, nel Liechtenstein” (pag 56).  Questa banca serviva per riciclare il denaro del Crimine Organizzato.

Secondo l’ex atleta: “Una crescita così spettacolare in un periodo di tempo così breve non è fisiologicamente possibile né per una persona né per un’azienda…Quando accade, di solito, dietro c’è qualcosa di sospetto“..

Non essendo Sherlock Holmes, Kostas non capisce subito l’importanza delle informazioni ricevute da Tsolakis.

TACI E NUOTA

Quando Charitos comunica a Ghikas le informazioni ricevute, però, riceve una doccia fredda. Dai piani alti hanno deciso di seguire la pista del terrorismo e, se vuole essere promosso vice-direttore, deve lasciare perder i conti della Banca Centrale.

Non fa in tempo a uscire dall’ufficio del direttore che gli viene comunicato un nuovo omicidio (pag 62): “E’ un inglese…Richard Robinson, il direttore generale della First British Bank“. Anch’egli è stato decapitato.

L’omicidio di Robinson fa arrivare da Londra “due pezzi grossi..Uno è il vicedirettore dell’antiterrorismo, l’altro un agente dell’MI5, il servizio di sicurezza inglese” (pag 81).

L’indagine viene tolta a Kostas e affidata a Stathakos, che si precipita ad arrestare il maggiordomo di Zisimopoulos. Ma, su invito di Ghikas, Charitos continua a indagare. Tsolakis gli spiega perché Robinson è stato ucciso, ma anche stavolta Kostas non capisce fino in fondo l’importanza delle informazioni ricevute (pag 89).

NON PAGATE I VOSTRI DEBITI CON LE BANCHE!

Per deridere l’assurda scelta del governo, compaiono sui muri di Atene e sui giornali annunci che incitano alla “disubbidienza finanziaria”. In pratica, si dice alla gente di non pagare le rate dei prestiti perché tanto non possono far loro nulla (PAG 121).

Nonostante l’arresto del “terrorista sudafricano”, le morti non si fermano. La vittima successiva è un analista olandese, Henrik De Mor, responsabile di avere ridotto le obbligazioni greche a “spazzatura” (pag 152). Anche De Mor è stato decapitato. E’ poi la volta di un certo Kyriakos Fanariotis (pag 207), che si occupava di “gestione incassi”. Ovvero: si occupava di recupero crediti per le banche, con metodi da vero mafioso!

Il Ministro è costretto a fare marcia indietro e l’inchiesta torna a Kostas. Che stavolta può indagare sul serio e giungerà velocemente alla verità. Con l’aiuto anche di Zisis e Sotiropoulos, l’amico giornalista.

chi e’ il partigiano antibanche?  dovrete scoprirlo da soli!

Un libro che merita veramente di essere letto

VOTO: 9/10

LA CUCINA DI CATERINA

Stavolta anche Caterina dimostra di essere una brava cuoca e prepara Soufflé di carciofi e vitello al limone (MOSHARI LEMONATO) con l’immancabile riso (pag 43). Del resto i Greci condiscono praticamente tutto con  la salsa Avgolemono.

 

Domani vi posterò la ricetta di questa salsa!

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!