Oggi parliamo di prebiotici e probiotici e vediamo che cosa sono, a che cosa servono e quali sono i cibi più ricchi di queste sostanze
I PREBIOTICI CHE COSA SONO A COSA SERVONO. DEFINIZIONE
relativo al periodo durante il quale si sono formati sulla Terra i composti organici fondamentali, destinati in seguito a originare i primi veri e propri organismi viventiEtimologia: ← comp. di pre- e biotico
In scienza dell’alimentazione, invece, si definisce “PREBIOTICO”
qualsiasi sostanza non digeribile di origine alimentare, capace di stimolare la proliferazione e l’attività dei batteri “buoni” presenti nell’intestino (i PROBIOTICI).
I più conosciuti e studiati sono i frutto-oligosaccaridi (FOS) come l’inulina (che si estrae ad esempio dai cereali), e i galatto- e gluco-oligosaccaridi (GOS) come il lattulosio e il lactilolo.
LE LORO FUNZIONI
La fermentazione dei prebiotici crea condizioni favorevoli per la crescita dei Bifidobatteri e dei Lactobacilli e sfavorevoli per i microrganismi patogeni. Queste sostanze facilitano, inoltre, l’assorbimento di acqua e di alcuni minerali come calcio, magnesio e zinco. Si sono dimostrati particolarmente utili nel ridurre la concentrazione plasmatica di colesterolo e di trigliceridi.
Tra i benefici associati ai prebiotici troviamo il supporto al metabolismo, il miglioramento dell’assorbimento dei sali minerali e dell’utilizzo delle vitamine e la promozione dell’attività del sistema immunitario.
I prebiotici, inoltre, potrebbero risultare utili per incoraggiare il mantenimento dei normali livelli di zuccheri nel sangue.
Carenza di prebiotici
La carenza di prebiotici porta ad un impoverimento della flora batterica “buona”, con gravi danni per il nostro corpo. Una sua introduzione con l’alimentazione naturale attraverso frutta e verdura di stagione o con specifici integratori è essenziale quindi per il corretto funzionamento dell’intestino e del sistema immunitario ad esso correlato.
ALIMENTI RICCHI DI PREBIOTICI
I cibi prebiotici rientrano a buon diritto negli alimenti nutraceutici, cibi cioè che possono aiutare a curare e prevenire malattie e problemi, rallentando l’invecchiamento e migliorando la salute.
Gli alimenti prebiotici contengono sostanze in grado di favorire la crescita di batteri probiotici. Come abbiamo visto, si tratta per lo più di oligosaccaridi, detti fruttani. I più noti sono l’inulina e i frutto-oligosaccaridi (FOS), prodotti che il nostro intestino riceve e riesce a demolire, favorendo così la crescita dei batteri probiotici già presenti nell’intestino.
Utilizzando questi cibi si ottengono molti vantaggi. Riducono i trigliceridi, aiutano a dimagrire e contrastano la steatosi epatica (fegato grasso).
Vediamo quali sono questi alimenti:
- cipolle
- asparagi
- carciofi
- frumento (in particolare integrale)
- soia e legumi in genere
- frutta secca
- pomodori
- frutti di bosco
- porri
- banane
- aglio
- cicoria
- indivia belga.
PREBIOTICI E PROBIOTICI. LE DIFFERENZE
I probiotici sono organismi vivi che, somministrati in quantità adeguata, apportano diversi benefici per la salute. Quando assumiamo i probiotici e gli alimenti che li contengono, il nostro intestino viene colonizzato da batteri benefici.
I prebiotici, invece, non sono organismi vivi ma rappresentano il nutrimento dei probiotici e ne stimolano l’attività nel tratto gastro-intestinale. I prebiotici aiutano le colonie di probiotici presenti nell’organismo a sopravvivere e contribuiscono al mantenimento del benessere generale dell’organismo.
Oltre a promuovere il benessere intestinale, i probiotici supportano la digestione ed offrono numerosi benefici per la salute a lungo termine. Ne parleremo più approfonditamente nel prossimo articolo.