PIZZICA AMARA di Gabriella Genisi(# 1 Chicca Lopez)

PIZZICA AMARA è il primo romanzo della serie dedicata ad un’altra eroina tutta femminile, la marescialla Chicca Lopez. Vediamo perché mi è piaciuto

PIZZICA AMARA

Gabriella Genisi

Editore: Rizzoli

Prima pubblicazione : 2019

Pagine : 283 p.

Genere : poliziesco, giallo

Seguito da : La regola di Santa Croce

Serie : le indagini di Chicca Lopez

PIZZICA AMARA : descrizione (dal sito dell’editore)

Una terra rosso sangue. Il cuore nero del Salento.

Nel cimitero di un paesino vicino Lecce viene profanata la tomba di un ragazzo morto qualche anno prima in un incidente sospetto.

Poco dopo, lì vicino, vengono trovati i cadaveri di una ragazza di origini balcaniche dall’identità sconosciuta e della figlia adolescente di un senatore. Annegata sulla spiaggia la prima e impiccata a un albero la seconda.

A indagare c’è una giovanissima carabiniera ribelle, il maresciallo Chicca Lopez, che lotta ogni giorno per farsi spazio in un ambiente di soli uomini come quello della caserma. Combattendo l’omertà di una comunità che non vuole incrinare l’immagine di terra da sogno, Chicca Lopez si troverà invischiata in una vicenda dai contorni sempre più inquietanti, tra rituali sanguinosi, magia e loschi traffici.

Ma lei, determinata, cocciuta, sfrontata, è alla ricerca della verità costi quel che costi, anche la vita. Gabriella Genisi, in un giallo sconvolgente e quanto mai attuale, ci racconta il Salento oscuro delle superstizioni e delle notti della taranta; a farci da guida una carabiniera indimenticabile, che rompe e ribalta tutti i canoni della scena noir.

PIZZICA AMARA : l’autrice

Gabriella Genisi (Bari, 1965) è una scrittrice italiana. Originaria di Mola di Bari, ha studiato al liceo classico e poi all’università, nella Facoltà di Giurisprudenza. Il personaggio di Lolita Lobosco, protagonista dei suoi gialli, è un’attraente donna attorno ai quarant’anni con una passione per le scarpe Louboutin.

È l’omologo femminile del Commissario Montalbano, a cui la scrittrice rivela di essersi ispirata (e che telefonicamente “compare” in alcuni romanzi).

Nel 2019 è uscito Pizzica amara, il primo libro di una nuova serie, sempre con una protagonista femminile. Qui esordisce Chicca Lopez, giovane e intraprendente marescialla dei carabinieri che vede come teatro il Salento. Appassionata di moto, guida una Triumph Bonneville e vive con una compagna di nome Flavia.

Nel luglio 2020 sono iniziate le riprese per la realizzazione della serie televisiva Le indagini di Lolita Lobosco. La serie di quattro puntate, girata tra Bari, Monopoli e Roma, è andata in onda su Rai 1 a partire dal 21 febbraio 2021.

Ciclo Chicca Lopez

  1. Pizzica amara (2019, Rizzoli)
  2. La regola di Santa Croce (2021, Rizzoli)

PIZZICA AMARA : breve riassunto e commento personale

Con questo romanzo, Gabriella Genisi ci regala una nuova eroina, ben più complessa di Lolita Lobosco e molto più arrabbiata. Io me ne sono innamorata subito!

Ma procediamo con ordine. A Montesano Salentino, Lucia Casolaro, vedova Conte, 66 anni, come ogni venerdì raggiunge il cimitero. Il suo unico figlio è morto da tre anni, a soli 26 anni e la donna gli fa visita tutte le settimane. Immaginate lo choc quando si trova davanti la sua bara vuota!

A raccogliere la deposizione del custode del cimitero viene inviato il brigadiere Cataldo De Donno e il carabiniere scelto Lippolis:

“Chi si potrebbe rubare un morto? Manco il più miserabile dei miserabili”

Ci spostiamo poi a Lecce, al comando provinciale dei Carabinieri, dove da tre anni lavora il brigadiere Francesca “Chicca” Lopez. Assegnata al Nucleo Tutela dell’Ambiente, in realtà si ritrova a fare tutt’altro. Come le spiega il Maresciallo Vito Muci

“quando si è a corto di personale, ci si occupa un po’ di tutto”

Muci e Chicca ci mettono poco a fare amicizia e Il maresciallo è sconvolto quando la giovane collega gli racconta la storia di sua cugina Caterina. La giovane ha 24 anni e studia per diventare architetto. Da due anni, però, ha contratto una rara forma di leucemia, violenta e incurabile:

Nel paese di mia cugina in dieci anni sono morte troppe persone dello stesso male

Poche settimane dopo lo sfogo di Chicca, infatti, Caterina muore e solo in seguito si comprese quale tragedia si fosse abbattuta sul Salento.

“Avevamo una pattumiera, si chiamava Puglia”

così un giornale sintetizzò le rivelazioni di un pentito, Gennaro Posillipo

“Tonnellate di rifiuti speciali e radioattivi provenienti dalle industrie del Nord e dalla Germania erano state interrate nelle campagne leccesi”

Avevano così inquinato le falde acquifere e Chicca aveva promesso che qualcuno avrebbe pagato per quello scempio.

A Roma per farsi affidare l’indagine, viene accolta con scetticismo dal Colonnello Lettieri. Ma l’uomo decide comunque di darle carta bianca anche se sotto la direzione del NUCLEO OPERATIVO ECOLOGICO (NOE).

In procura però, le vengono sbattute in faccia parecchie porte, finché un sostituto non decide infine di ascoltarla.  E’ la dottoressa Minischetti, che “protocollò la documentazione fornita riguardo le analisi sulla discarica Assiri”. Solo l’aiuto di un amico giornalista riesce a smuovere le acque!

Per festeggiare, Chicca porta Flavia, la sua compagna, a cena fuori. Forse però ha cantato vittoria troppo presto. Infatti la procura non sembra intenzionata ad aprire un’inchiesta. Chicca non vuole mollare e a nulla servono gli avvertimenti di Muci, ormai prossimo alla pensione, che le ricorda l’omicidio di Renata Fonte a Nardò.

Caparbia, Chicca riesce infine a ottenere giustizia  e diventa maresciallo. Sul suo tavolo finisce il fascicolo relativo alla scomparsa del cadavere di Tommaso Fonte. Da quando Muci è in pensione, infatti, Chicca è assegnata al Reparto investigazioni, diretto dal Capitano Biondi.

Con lui Chicca si reca sul luogo dell’omicidio di una ragazza. Strangolata e poi buttata a mare, secondo il medico legale Mariantonietta Malerba, che conosce Chicca da una vita.

L’autopsia rivela poi che la giovane sconosciuta era incinta di 27 settimane, cioè di circa sette mesi. Nonostante il ritrovamento in mare, la ragazza è morta affogata in acqua dolce.

Non essendo possibile stabilire l’identità della vittima, il caso viene archiviato, anche perché ci sono altre morti che richiedono l’attenzione dei carabinieri. Infatti una ragazza viene ritrovata impiccata ad un albero.

E stavolta si tratta di una “morte di serie A”. La vittima è infatti la diciottenne Federica Greco, appartenente ad una famiglia molto nota. Il padre di Federica, infatti, “era titolare di uno studio notarile tra i più conosciuti di Lecce e suo nonno era senatore della Repubblica”

L’autopsia rivela però un’altra verità: infatti Federica è stata strangolata e poi impiccata, proprio come la sconosciuta annegata.

E, come la sconosciuta, anche Federica aveva uno strano tatuaggio. Decisa a scoprire il legame tra le due morti, Chicca inizia a indagare… e si scontrerà ancora una volta con potenti che fingono di essere rispettabili e pensano che a loro tutto sia concesso.

Tante le storie tristi che si intrecciano nel romanzo, che merita di essere letto al di là della trama gialla. Infatti ci fa riflettere su tanti temi di scottante attualità

Ve lo consiglio

VOTO : 8/10

Ciclo Lolita Lobosco

  1. La circonferenza delle arance (2010, Sonzogno)
  2. Giallo ciliegia (2011, Sonzogno)
  3. Uva noir (2012, Sonzogno)
  4. Gioco pericoloso (2014, Sonzogno)
  5. Spaghetti all’Assassina (2015, Sonzogno)
  6. Mare nero (2016, Sonzogno)
  7. Dopo tanta nebbia (2017, Sonzogno)
  8. I quattro cantoni (2020, Sonzogno)
/ 5
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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!