PIZZA MARINARA : pomodoro, aglio, origano e olio per la pizza più buona che c’è.

PIZZA MARINARA : ma non ci vanno pure le acciughe?

Pomodoro, aglio, origano e olio per la pizza più buona che c’è

La “vera” marinara, quella che si prepara a Napoli, prevede quattro semplici ingredienti : pomodoro, aglio, origano e olio. Senza acciughe.

Infatti la “marinara con le acciughe” a Napoli, patria indiscussa della pizza, viene chiamata “ROMANA“.

Nel resto d’Italia, invece, la chiamiamo “Napoletana”. Che a Napoli è la Margherita…Che confusione!

L’anno scorso mi sono fatta spiegare bene le differenze e mi sembra che il succo fosse questo. Comunque, la ricetta, semplice semplice, è quella che segue. Se vi piacciono, aggiungete pure le acciughe…come faccio io! Ma stendete la pizza più sottile!

PIZZA MARINARA: la ricetta per 4 persone

INGREDIENTI

⇒PER LA PASTA

  • FARINA 500 g (io ho usato FARINA TIPO 1)
  • ACQUA TIEPIDA 300 ml
  • LIEVITO DI BIRRA  25 g
  • ZUCCHERO 1 cucchiaino
  • SALE 1 cucchiaino
  • OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA 1 cucchiaio

⇒PER IL CONDIMENTO

  • PASSATA (o Polpa) DI POMODORO 250 – 300 g
  • ORIGANO  ESSICCATO 1 cucchiaio
  • SALE 1 pizzico
  • AGLIO 1 spicchio 
  • OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA q.b.

PREPARAZIONE:

FASE 1: PREPARARE L’IMPASTO

  • Sciogliete il lievito nell’acqua tiepida insieme al cucchiaino di zucchero e fatelo sciogliere.
  • Versate in una ciotola il lievito disciolto e l’olio, aggiungete la farina e cominciate ad impastare (con le mani è più divertente, ma la planetaria è più comoda).
  • Quando tutti gli ingredienti si sono amalgamati, aggiungete il sale. Continuate ad impastare fino ad ottenere un panetto liscio.
  • Copritelo con un canovaccio pulito e lasciate a riposo per il tempo necessario al raddoppio del volume

FASE 2: PREPARARE LA PIZZA

  • In una teglia rettangolare ben oleata o foderata con carta forno, stendete bene l’impasto fino allo spessore che preferite.
  • Io ho diviso l’impasto in quattro parti e, dopo un breve riposo, ho preparato quattro pizze rotonde.

  • Con un mestolo o con un cucchiaio, allargate sopra all’impasto la salsa di pomodoro, ricoprendo bene tutta la pizza, tranne i bordi (io ho lasciato mezzo cm, ma potete lasciare il bordo che preferite).

  • Condite con un filo d’olio, sale, l’aglio (pelato e affettato sottilmente o tritato) e una spolverata di origano.

NOTA: potete anche condire tutto il pomodoro insieme e poi distribuirlo sulla pizza o sulle pizze. Se volete, distribuite sulla pizza, dopo il pomodoro, anche i filetti di acciughe sottolio.

  • Cuocete in forno statico già caldo a 210°C per circa 15-20 minuti.
  • Controllate la pizza durante cottura, il tempo dipenderà anche dal vostro forno.
  • Sfornate e servite ben calda!

PIZZA MARINARA : BREVE STORIA DELLA PIZZA

Il nome pizza pare derivi da una storpiatura del termine pitta, una sorta di disco di pasta di pane schiacciato, utilizzato nei forni per testarne la temperatura prima delle successive infornate.

La ricetta vera e propria della pizza è fatta risalire al momento in cui in Campania, alla fine del ‘500, le viene abbinato un condimento preciso: la prima pizza prende il nome di mastunicola, rudimentale antenata della nota specialità condita con strutto, pepe e basilico.

Il nome è una storpiatura del termine dialettale con cui si indicava il basilico, cioè vasunìcola.

Questa pizza, un tempo diffusissima e poi quasi abbandonata in favore della pizza napoletana moderna, è stata recuperata recentemente grazie al lavoro di alcuni pizzaioli campani innamorati della tradizione.

PIZZA MARINARA: LA SECONDA PIZZA CON UN NOME

Per poter parlare di pizza moderna, bisogna arrivare fino al 1700, secolo in cui avviene l’importazione dal Perù di uno dei fondamenti culinari di tutta la nostra cucina: il pomodoro.

Infatti la passata inizia a diffondersi nelle ricette italiche, affacciandosi timidamente anche all’universo del cibo napoletano.

La pizza marinara fu la seconda pizza ad avere un suo nome. Infatti, dopo l’arrivo del pomodoro, le pizze venivano condite solo con quest’ultimo e con un filo d’olio. Per dare più sapore, i ricchi cominciarono ad aggiungere le acciughe. Ma i poveri dovevano accontentarsi solo di un pizzico di origano.

Nel 1738, un pizzaiolo di Port’ Alba di Napoli, stufo di sentire le lamentele dei marinai che gli dicevano  di insaporire un po’ la pizza, decise di aggiungere l’aglio.

I marinai ne furono entusiasti a tal punto, da portare con loro nelle uscite a mare quotidiane, per le sue ottime proprietà di conservazione, questa pizza, che in loro onore,  fu appunto chiamata la pizza dei marinai, ovvero “marinara”.

 

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!