PIEMONTE LA PASQUA NELLA REGIONE DEL CIOCCOLATO. PASQUA FESTA DEI GOLOSI # 3

PIEMONTE LA PASQUA NELLA REGIONE DEL CIOCCOLATO.

Come abbiamo più volte sottolineato, a Pasqua, l’Italia offre il meglio di sé. Perché dà vita a un’enorme gamma di tradizioni, di feste e di usanze che variano di regione in regione, di città in città, di comune in comune. Certo tra tutte non spicca il Piemonte, in cui non si trovano equivalenti delle scenografiche rievocazioni della Passione che caratterizzano il Centro – Sud

ANTICHI RITI DIMENTICATI: LA QUESTUA DELLE UOVA. Cantè J’Euv – La festa del cantar le Uova

Ho però scoperto che esiste una tradizione, che richiama un rito contadino dei secoli scorsi: il Cantè J’euv, la questua delle uovache si svolge sulle colline piemontesi di Langhe e Roero. Per salutare l’arrivo della primavera, gruppetti di giovani si incamminavano verso le cascine più lontane, dove intonavano canti sotto le finestre dei padroni di casa per richiedere loro un dono.

I contadini scendevano e regalavano loro per lo più uova fresche, che sarebbero state conservate fino a Pasquetta, quando sarebbero servite per preparare un’enorme frittata per tutto il paese.

Al contrario, alle famiglie che si sottraevano da questo impegno venivano rivolte strofe di maledizione. Oggi il Cantè J’euv viene rievocato con riti folkloristici basati su musica e buon cibo, spesso a scopo benefico.(vedi QUI per l’edizione 2018).

Nnna raccontava che anche qui da noi i giovanotti, la settimana prima di Pasqua, erano soliti girare per il paese, impegnati in una vera e propria questua delle uova. Peccato non ricordi a quale scopo…

Se volete saperne di più su questo antico rituale, cliccate QUI

PIEMONTE LA PASQUA E LE TRADIZIONI GASTRONOMICHE

Il lungo cappello serviva solo ad introdurre quello che è l’argomento principale del nostro articolo, cioè le tradizioni gastronomiche della Pasqua in Piemonte. Infatti , come è ovunque in Italia, protagonisti delle tavole piemontesi sono agnello e uova.

Tante frittate e torte salate per festeggiare la Pasqua e la Pasquetta!

La più conosciuta è senza dubbio la torta verde monferrina, che in sé racchiude tutti i simboli pasquali (di cui parleremo prestissimo). Ricordiamo che  le uova sono il simbolo della vita, del rinnovamento e della della fecondità ed  è il cibo che caratterizza più di tutti questa festa.

 In tempi non troppo lontani, la tradizione voleva che il venerdì santo i fanciulli portassero le uova in chiesa per farle benedire e poi distribuirle ai poveri o portarle a casa.

L’uovo era poi il primo alimento del giorno di Pasqua, consumato a colazione per rompere il digiuno e messo in bella mostra sulla tavola per il pranzo. Per Pasqua la tradizione le vuole sode, dipinte o decorate.

PIEMONTE LA PASQUA A TAVOLA: i menu della tradizione

ANTIPASTI

Un piatto tipico del pranzo pasquale sono proprio le UOVA ALLA TORINESE SU UN LETTO DI TOMINI, che molte famiglie preferiscono al più famoso VITELLO TONNATO.

PRIMI

Molti preparano la già citata TORTA VERDE DI SPINACI E RISO mentre sono praticamente immancabili i  classici AGNOLOTTI DEL PLIN. Si tratta di una pasta fresca all’uovo ripiena di vitello, cosce di coniglio, lonza di maiale, spinaci e parmigiano.

Plin è un termine piemontese che significa pizzicotto e indica il caratteristico gesto del pizzicare la pasta con le dita per racchiudervi all’interno il ripieno.

Un altro grande classico della Pasqua sono gli GNOCCHI ALLA BAVA, conditi con panna e fontina

SECONDI

Come nel resto d’Italia, però, la portata principale è l’AGNELLO AL FORNO CON PATATE. Molte famiglie, però, preferiscono un classicissimo BRASATO AL BAROLO mentre, soprattutto in passato, era molto apprezzato il TONNO DI CONIGLIO. Molte cuoche si impegnano nella preparazione del GRAN BOLLITO MISTO, una portata che, da sola, costituisce un intero pasto! Per oggi mi limiterò a proporvi le salse che lo accompagnano. Se volete conoscere la ricetta, cliccate QUI

DOLCI

Per concludere il pasto, nella patria del cioccolato, non possono mancare le uova di cioccolato oppure uno strepitoso BONET con i deliziosi BACI DI DAMA

Ma prima che il cacao arrivasse dalle Americhe, per le celebrazioni della Pasqua si preparavano delle particolari CIAMBELLE PASQUALI e il SALAME DEL PAPA. Due dolci semplici, in cui si fondono due antiche arti: la pasticceria da forno e la lavorazione della frutta secca.

Vi ricordo ancora una volta che il Salame del papa non va confuso con il salame di cioccolato. Si tratta di una ricetta molto antica, tramandata per lungo tempo oralmente e di cui, proprio per questo, poco si conosce. Secondo molti, la presenza delle nocciole  tra gli ingredienti indicherebbe che esso sia nato in Piemonte e da lì si sarebbe diffuso nel resto d’Italia, diventando il SALAME DEL RE.

Insomma…pancia mia fatti capanna!!! Seguono le ricette di tutte le portate citate

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!