Piazza San Sepolcro (# 1 Le indagini dell’Ispettore Lucchesi) di Gianni Simoni

Piazza San Sepolcro è il primo romanzo che lo scrittore Gianni Simoni dedica ad un nuovo protagonista, Andrea Lucchesi. Scopriamo insieme di che cosa parla

Piazza San Sepolcro

Gianni Simoni

Editore: TEA

Anno edizione: 2012

Pagine: 238 p.

Genere : poliziesco, giallo

Seguito da: Il filosofo di via del Bollo

Piazza San Sepolcro. Descrizione:

L’inverno milanese è freddo e nebbioso, e le luci dei lampioni non bastano a rischiarare le strade di periferia dove un maniaco sessuale attende nell’oscurità le sue vittime armato di un coltello.

Donne sole, che, prese alla sprovvista, vengono violentate e poi abbandonate alla loro disperazione.

In quegli stessi giorni, in un bel giardino del centro, viene trovato il corpo di un giovane ucciso da un colpo di pistola. C’è qualche legame tra i casi di stupro e l’omicidio?

E perché mai proprio l’ispettore Lucchesi, della sezione Furti e rapine del commissariato di piazza San Sepolcro, si trova coinvolto nelle indagini? Perché Andrea Lucchesi, due procedimenti disciplinari e due penali alle spalle, appena trasferito nella sede centrale da via Fatebenefratelli per colpa del suo pessimo carattere, è uno dei migliori elementi che la polizia milanese abbia mai avuto.

Perché Lucchesi, arrabbiato col mondo, ma soprattutto col colore della sua pelle nera ereditata dalla madre eritrea, solitario, troppo affezionato al fumo e all’alcol, scontroso, è un uomo che, pur con le sue debolezze, non sa scendere a compromessi e per difendere il suo ideale di giustizia non guarda in faccia nessuno.

Nemmeno se deve giocarsi la carriera o, peggio, la vita…

Piazza San Sepolcro. L’autore:

Gianni Simoni è nato a Brescia nel 1938 ed è stato magistrato sia a Brescia, che a Milano dal 1967, affrontando processi importanti per criminalità organizzata, terrorismo ed intrecci tra politica e malaffare. Risiede a Milano dal 1985.

Ha sostenuto l’accusa per l’omicidio di Giorgio Ambrosoli e condotto l’inchiesta giudiziaria sulla morte di Michele Sindona nel carcere di Voghera (a cui nel 2011 ha dedicato il saggio “Il caffè di Sindona” scritto insieme all’ex magistrato e docente di tecniche dell’investigazione Giuliano Turone).

Ha deciso di approfittare del prepensionamento iniziando a scrivere romanzi gialli. Finora ha pubblicato una ventina di libri che costituiscono due serie: una ambientata a Brescia con il commissario Miceli e l’ex giudice Petri e l’altra ambientata a Milano con protagonista Andrea Lucchesi, ispettore dalla pelle nera (con padre toscano e madre eritrea).

⇔ Le indagini del commissario Miceli e l’ex giudice Petri

  1. Un mattino d’ottobre, 2007
  2. Commissario domani ucciderò Labruna, 2010 Tea
  3. Lo specchio del barbiere
  4. La morte al cancello
  5. Pesca con la mosca
  6. Il ferro da stiro, 2012
  7. Chiuso per lutto, 2013
  8. L’apparenza inganna, giudice Petri, 2013
  9. Troppo tardi per la verità
  10. La scomparsa di De Paoli
  11. Fiori per un Vagabondo 2016

⇔ Le indagini di Andrea Lucchesi

  1. Piazza San Sepolcro, 2012
  2. Il filosofo di via del Bollo, 2013
  3. Sezione Omicidi (2013)
  4. Contro ogni evidenza, 2014
  5. Omicidio senza colpa, 2015
  6. Tiro al bersaglio, 2017
  7. Il singhiozzo del violino, 2019

Piazza San Sepolcro. I luoghi di Milano

Piazza San Sepolcro è una piazza del centro di Milano, non molto distante da piazza Duomo.

In epoca romana la piazza era il foro di Milano, incrocio tra il cardo e il decumano. Nel 1030 fu fondata la Chiesa di San Sepolcro, che le dà il nome. Il 23 marzo 1919 , Benito Mussolini fondò il movimento dei Fasci italiani di combattimento proprio in questa piazza. I partecipanti a questa prima organizzazione furono detti sansepolcristi e godettero di particolari privilegi sotto l’amministrazione fascista, rafforzati e ribaditi nel regolamento del 1939.

 Il termine sansepolcrismo indicò quello spirito originario del movimento dei fasci di combattimento in cui, a fianco di idee nazionalistiche e dei miti combattimentistici, convivevano forti istanze di palingenesi sociale, egualitarismo ed anche componenti repubblicane.

Piazza San Sepolcro. Breve riassunto e commento personale

Dopo aver molto amato i due personaggi di Petri e Miceli, ho cominciato a seguire anche questa nuova serie di Gianni Simoni, su cui per il momento sospendo il giudizio.

A tratti, in effetti, il romanzo tende a divagare, distraendoci dall’indagine vera e propria. A prevalere è l’analisi psicologica, in particolare del protagonista, un uomo tormentato, arrabbiato con tutti e tutto.

Comunque il personaggio di Lucchesi ha delle potenzialità. Del resto, credo che sia il primo investigatore di colore che mi capita di incontrare nella narrativa italiana. Proprio questa sua “particolarità” permette a Simoni di evidenziare certo razzismo di fondo della società italiana tutta, certi pregiudizi che comunque sono radicati in noi.

Quanti di noi non dubiterebbero nel vedersi davanti un tizio di colore che dice di essere un ispettore di polizia?

Un uomo solo e stanco, Lucchesi, che a tratti ci fa tenerezza e altre volte ci fa rabbia. Uno sconfitto, sembrerebbe. Eppure, nonostante tutto, continua a combattere a modo suo, per cercare di rendere un po’ meno ingiusta questa nostra giustizia.

Sulla trama non aggiungo altro, rispetto a quanto anticipato nella sinossi ufficiale, altrimenti vi rovinerei la sorpresa della lettura.

ANDREA LUCCHESI, il protagonista

Vi racconto invece un po’ meglio il protagonista, Andrea Lucchesi.

«Quarantasei anni, ma non aveva fatto carriera»

a causa di certe sue intemperanze, che lo avevano spesso portato a scontrarsi con superiori e indagati. La moglie Adele lo ha lasciato da dieci anni ma i due hanno una figlia, Alice, quattordici anni, spesso più saggia dei genitori.

Laureato in Filosofia e Storia, colto e raffinato, Lucchesi vive in uno squallido monolocale in via Scaldasole e subisce le avances di diverse donne. Tra esse, due colleghe, Lucia Anticoli e Carolina Marchesi.

Quando presenta domanda per far parte di una nuova squadra antistupro al suo superiore, il commissario Vincenzo Lo Bue, si sente rispondere di no. Lucchesi sa bene che tutto dipende dai pregiudizi del commissario (che lo definirà “un povero nero”) e lo offende.

“LO BUE DI NOME E DI FATTO”

Subito viene trasferito da Via Fatebenefratelli a Piazza San Sepolcro.

Sarà la sua fortuna. Valorizzato dal suo nuovo superiore, Giovanni Pepe, riuscirà a risolvere in poco tempo i casi a lui affidati…

Insomma, in attesa di leggere i prossimi romanzi della serie, intanto a questo diamo una sufficienza abbondante

VOTO: 7 /10

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!