PASTICCERIA GRECA. I DOLCI DEGLI OLIMPI

PASTICCERIA GRECA. DOLCI…DIVINI!

Nei mesi scorsi, abbiamo già preparato alcuni dolci tradizionali greci. Ultima in ordine cronologico è stata la torta di semolino e tahina (vedi QUI).

NON SOLO RIZOGALO (VEDI qui)…

Da brava curiosona, mi è nata la curiosità di saperne di più sui dolci greci. Ho così scoperto che i primi dolci di cui si ha notizia risalgono proprio agli antichi Greci.

Che cosa caratterizza la pasticceria greca?

La tradizione gastronomica greca vanta una storia plurisecolare: sin dall’antichità ha influenzato la cultura dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, venendone a sua volta arricchita. Nati come offerte per le divinità, i dolci greci sono caratterizzati da un gusto deciso e da un intenso sapore zuccherino.

Nonostante ogni divinità avesse il suo dolce preferito (vedi QUI), tutti i dolci erano (e sono) a base di miele.

Il migliore? Quello prodotto sul Monte Imetto, vicino Atene (ricordate questo dettaglio!ci tornerà utile in futuro), ritenuto il migliore del mondo.

Il miele era spesso accompagnato da semi di sesamo (ma anche da noci e mandorle). Per saperne di più, cliccate QUI

I semi di sesamo decoravano (e decorano) una gran quantità di pani e di dolci. Nei banchetti dell’epoca classica si sgranocchiavano dei dolcetti fatti solo miele e sesamo, detti “sisamithis”, qualcosa di molto simile agli odierni  “pasteli” (croccante di sesamo).

La ricotta, spesso presente nei dolci moderni, fa la sua comparsa nei dolci dell’epoca classica.

Artemidoro riporta, ad esempio, una ricetta a base di ricotta, i “tetiromeni plakountes”, una specie di calzoncini dolci che preparerò per Pasqua!

Un altro dolce “storico è il “moustalevrìa”, una specie di budino, a base di mosto e farina, che veniva consumato in autunno, durante la vendemmia.

Sempre con il mosto non fermentato si preparava (e si prepara tuttora) il cosiddetto “vin cotto”, usato per condire i dolci di pasta fritta come le “tighanìtes”.

La pasticceria greca tipica subisce tuttora l’influenza del Vicino  Oriente, come si può comprendere sia dai nomi che dai sapori, arricchiti di spezie.

PASTA FILLO NELLA PASTICCERIA GRECA

La base più amata è sicuramente la pasta fillo (o sfoglia). Sono realizzati con questa sottilissima sfoglia molti dei più famosi dolci greci. Tra essi:

  • Galaktoboúrekoripieno di crema di latte e talvolta cosparso di pistacchi tritati;
  • Baklavás, con mandorle e miele, forse il più conosciuto tra i dolci greci
  • Kataifi: un’accurata composizione di fili di pasta fillo che contengono pezzetti di frutta secca, come noci, pistacchi e mandorle
  • Portokalopita: una torta di pasta fillo al profumo di arancia. Dopo la cottura in forno una glassa a base di zucchero, succo d’arancia e cannella completa questo ricco e unico dessert.
  • Trigona panoramatos: originari di Salonicco (si dice che sia la capitale gastronomica della Grecia) precisamente del quartiere Panoramatos (il nome significa “triangoli di Panorama”), sono triangolini di pasta fillo imbevuti in uno sciroppo di zucchero e farciti con una crema ricca a base di panna

DOLCI PER OGNI OCCASIONE

Frutta secca, cannella, pistacchi e miele sono alla base dei Melomakárona., dolcetto tipico del periodo natalizio dalla curiosa e caratteristica forma di stella,  farciti con granella di noci alla cannella. Dopo la cottura in forno, i dolcetti sono poi imbevuti con uno sciroppo a base di miele.

Ma i più diffusi dolci natalizi sono i Kourabiedes, fatti prevalentemente di mandorle e burro, ricoperti da zucchero a velo, quasi a richiamare la neve.

Non dimentichiamo i diples (thiples o anche theeples). Ricordano le chiacchiere di Carnevale tipiche del nostro Paese. Originario del Peloponneso, questo dolce è onnipresente ai matrimoni o per le celebrazioni per l’anno nuovo.

Croccanti e fragranti, leggermente dorate dalla cottura in olio bollente, sono strisce di pasta imbevute con sciroppo o miele. Di norma sono servite spolverizzate con cannella e granella di noci oppure con scaglie di cioccolato e polvere di cannella.

A fine anno si prepara il Vassilopitta, la “torta di San Basilio” in cui viene inserita una moneta portafortuna.

Il pane con l’uovo dentro

A Pasqua, il dolce tipico è lo Tsoureki, una brioche a forma di treccia,  profumata con la mastica ed il malepi, spezie difficili da trovare qui da noi. Se volete cimentarvi con questo dolce (come faremo in un prossimo futuro), potete sostituirle con cardamomo e anice. Nell’impasto viene poi inserito un uovo dipinto di rosso, simbolo di rinascita.

tsoureki con uova rosse

Il pane tsoureki è carico di simbologie. Ne riparleremo presto

TORTE IN TEGLIA

 

In Grecia sono molto diffuse delle specie di torte, cotte in teglie circolari o quadrate. Tra esse, oltre alla tahiropita, ricordiamo :

  •  karydòpita, una torta di semolino il cui ingrediente principale sono le noci)
  • portokalòpita, già citata soprapreparata con la pasta fillo, yogurt ed uno sciroppo di arancia (portokalia) e cannella
  • sokolatòpita , una morbida torta al cioccolato.

FRITTELLE PER L’INVERNO

Oltre alle torte, i Greci consumano volentieri, specie in inverno, delle deliziose frittelle tonde cotte in olio bollente, i loukoumades, ricoperte poi da miele, cannella e noci tritate (o mandorle). Molto simili alla nostra cicerchiata, il giorno di Sant’Andrea è abitudine delle donne greche prepararle e offrirle in: la leggenda narra che la moglie del santo le offrì a Gesù e ai suoi discepoli il giorno che arrivarono in paese affamati.

Vi posterò presto la ricetta.

 

PASTICCERIA GRECA : dolci al semolino

  • LE HALVA’

Le kalvàs, (χαλβάς) sono un dolce diffusissimo, realizzato con semolino o pasta di sesamo, diffusissimi in tutti i Paesi di Oriente e Medio Oriente.

In Grecia se ne trovano diverse varianti (alla vaniglia, al cioccolato, alle mandorle o pistacchi), ma il più diffuso è senza dubbio l’Halva di semolino.

Lo prepareremo presto insieme. Una ricetta di halvà (al cocco), la trovate qui

  • RAVANI. La torta allo sciroppo

Sempre a base di semolino è un’altra torta, il ravaní (ραβανί) o revani, una torta imbevuta con un dolcissimo sciroppo e servita con gelato o panna montata.

Anche di questa torneremo presto a parlare.

PASTICCERIA GRECA: I DOLCI AL CUCCHIAIO

Sempre dalla tradizione provengono anche diverse preparazioni di dolci al cucchiaio, i glykà koutalioù, delle specie di composte di frutta (ma anche di verdura!), nelle quali la frutta è lasciata a pezzi, spesso servite insieme al caffè o allo yogurt greco. Insomma niente a che vedere con quello che noi intendiamo con questo termine!

Vi ricordate? Le mangiava il nostro Kostas Charitos a casa del suo amico Zisis. Una ricetta e una storia affascinante (vedi QUI). Io adoro la “composta” di pesche (vedi QUI)

gliko koutalio alla pesca

Un altro dolce “al cucchiaio” è il rizogalo in cui al latte si aggiunge del riso bollito e della cannella.

Appena riceverò il mio nuovo libro sulla cucina greca torneremo a parlare di questa millenaria tradizione gastronomica

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!