PASQUA A TAVOLA IN SICILIA

PASQUA A TAVOLA IN SICILIA

Tali e tante sono le specialità pasquali della meravigliosa terra di Trinacria che dobbiamo dedicare un intero articolo all’argomento!

PASQUA A TAVOLA IN SICILIA. UOVA ROSSE A PIANA DEGLI ALBANESI

Ma prima di ogni altra cosa, voglio darvi la “ricetta” per colorare le uova di rosso, come nella tradizione greco-ortodossa!

Per colorare le uova di rosso si possono usare barbabietole o cipolle rosse, cavolo cappuccio rosso o ancora il karkadè (io ne ho una bella scorta) ma potete anche ricorrere ai coloranti alimentari

Dovrete far bollire le uova per 15 minuti nell’acqua con aceto e il colorante scelto (1 cucchiaio di aceto ogni 250 ml di acqua).

Fate poi raffreddare le uova e, per renderle più lucide, passatele con un batuffolo di ovatta imbevuto di olio.

Io ho provato a colorare delle uova svuotate.Il risultato ? A voi.


Una curiosità: anche a Ischia sopravvive l’usanza di colorare le uova di rosso!

PASQUA A TAVOLA IN SICILIA.

Anche in Sicilia, la Pasqua si celebra anche a tavola, con numerosi piatti della tradizione. Protagonista della tavola è anche qui la carne di agnello, che viene cucinata secondo le diverse tradizioni locali. Ma numerosi sono anche i primi piatti e i dolci, che vanno dai tradizionalissimi pani pasquali alla cassata siciliana all’agnello pasquale!

Insomma, come sempre, in Sicilia c’è l’imbarazzo della scelta. Proviamo a procedere con ordine.

SCIUSCEDDU A MESSINA

A Messina, per esempio, è ancora tradizione consumare la domenica di Pasqua una golosa minestra, lo SCIUSCEDDU, con polpette cotte in un brodo di carne e poi ricoperte con una crema di ricotta e uova.

PER LA RICETTA, CLICCATE QUI

Una preparazione veramente deliziosa, ma già con questo piatto potreste considerare concluso il pranzo di Pasqua! Invece no!

TEGAME PASQUALE DI ARAGONA

In provincia di Agrigento, ad Aragona, per Pasqua si prepara uno sformato di pasta in cui non manca nessuno dei simboli pasquali, dalle polpette alle uova sode!

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PER L’AGNELLO : IMPANATA RAGUSANA

Il re delle tavole pasquali, l’agnello, può essere preparato semplicemente con le patate e cotto al forno, oppure può essere la base per elaborate ed antiche pietanze, come l’”impanata ragusana”.

Come lascia intuire il nome, derivano dalle empanadas spagnole. L’impasto esterno è simile a quello delle tradizionali scacce ragusane (vedi QUI) o dei nostri calzoni. In poche parole, si tratta di una focaccia ripiena con carne di agnello o di capretto  cruda e condita con un trito di erbe aromatiche e aromi vari (per lo più aglio e rosmarino).

PER LA RICETTA DELL’IMPANATA PASQUALE, CLICCATE QUI

Sempre della provincia ragusana, è tipico un altro piatto pasquale a base di agnello, i TURCINIUNA. Detti anche “stigghiola”, sono involtini di frattaglie di agnello che vi confesso di aver assaggiato e trovato particolarmente gustosi…Ahimè non sapevo che cosa stavo mangiando!

Se volete provarli, la ricetta la trovate QUI

PASTIERI RAGUSANI

Un altro tipo di focaccia farcita, ancora una volta tipica del ragusano, è ù pastieri. Sono “mini-focacce”, preparate in pratica con gli avanzi dell’impanata, in cui la carne di agnello è mescolata con le interiora

Per la ricetta, cliccate QUI

GALLINA FARCITA A SIRACUSA

Nel siracusano, che sia Natale o Pasqua, il piatto tipico è una gallina farcita con riso, salsiccia e uova. Ovviamente potete usare anche un pollo! E mi sembra una valida alternativa ai poveri agnellini.

Per la ricetta, cliccate QUI

PASQUA A TAVOLA IN SICILIA. PANI PASQUALI

Ipane, come sappiamo, assume un ruolo importante per la Pasqua in molte tradizioni, compresa quella siciliana.
Il pane votivo è presente in numerose città isolane dove assume le forme più svariate e può esser utilizzato per decorare, ad esempio, gli altari. Un esempio emblematico di quanto detto è il suo utilizzo per adornare, insieme ad altre leccornie, gli Archi preparati durante la Settimana Santa a San Biagio Platani.

Una ricetta particolare riguarda il “Pane della Cena” preparato per i rituali legati al Giovedì Santo in molti luoghi dell’isola. Si tratta di un pane dolce molto particolare, legato simbolicamente al pane che Gesù, in presenza dei suoi discepoli, divise durante l’Ultima Cena. Ha una preparazione molto particolare, che mai e poi mai proverei ad affrontare.
Se siete curiosi di sapere come prepararlo, cliccate QUI

PASQUA A TAVOLA IN SICILIA. I DOLCI PASQUALI

Niente meglio dei dolci preparati per la Pasqua testimonia il clima di festa legato a questa celebrazione. I dolci pasquali assumono varie forme e richiedono l’utilizzo di svariati ingredienti, che rientrano nella simbologia tipica pasquale.

Dell’agnello pasquale abbiamo già parlato in diverse occasioni. Vi ricordo solo che si tratta di un dolce tipico di Favara, nell’Agrigentino, costituito da pasta reale e pasta di pistacchio.

Un altro dolce tipico è quello della cuddura cu l’ova (vedi QUI), di cui abbiamo già parlato diffusamente e che tanti nomi diversi assume in base alla forma che gli viene data

CASSATA…

Il dolce pasquale tradizionale di tutta la Sicilia è senza ombra di dubbio la cassata. Vi confesso che non sono una grande fan di questa preparazione. Il termine dovrebbe derivare dall’arabo quas’at, “bacinella” o dal latino caseum, “formaggio”. A base di ricotta zuccherata (tradizionalmente di pecora), pan di Spagna, pasta reale e frutta candita, ha origini molto antiche. Risale infatti alla dominazione araba dell’isola, tra il IX e il X secolo.

Furono infatti gli Arabi a introdurre in Sicilia mandarino, arancia amara, mandorla, cedro, canna da zucchero e limone che, insieme alla ricotta, costituiscono alcuni degli ingredienti della cassata, che inizialmente era un dolce a base di pasta frolla cotto in forno. In seguito questo involucro fu sostituito da un nuovo involucro di pasta reale e poi, durante la dominazione spagnola, fu introdotto anche il cioccolato e la ricetta fu completa.

Nel palermitano è ancora molto usata la prima versione di questa torta di ricotta, denominata Cassata al forno, priva di canditi e di pasta reale.

È un involucro di pasta frolla che contiene all’interno la crema di ricotta di pecora zuccherata e gocce di cioccolato fondente. Cotta in forno a 200 gradi per mezz’ora e poi cosparsa di zucchero a velo. Ed è proprio questa semplice crostata di ricotta che io adoro!

Per la ricetta della cassata siciliana, cliccate QUI

Se invece volete provare a realizzare la sua progenitrice e, come me, non amate la pasta di mandorle, cliccate QUI

…E CASSATELLE

Sempre nel periodo pasquale si prepara un altro dolce a base di ricotta, le cassatelle. Si tratta di grossi ravioli fritti ripieni di crema di ricotta che io letteralmente adoro.

Per le festività pasquali, oltre a pastiera e cassata al forno, quest’anno preparerò anche le cassatelle!

Se volete provare, cliccate QUI

UNA DOLCE FRITTATA: LA FROCIA DI PASQUA

Gironzolando sul web, ho scoperto un particolarissimo dolce della tradizione pasquale siciliana: la frocia. Si tratta di una frittata dolce a base di ricotta, ovviamente uova, zucchero e formaggio fresco!

Provatela perché è facilissima da preparare e veramente deliziosa, non solo per Pasqua!

La ricetta la trovate QUI

A me ricorda molto la melopita al forno di tradizione greca (vedi QUI)

CANNOLI

Per concludere, non possiamo dimenticare i cannoli siciliani. Tipici di Piana degli Albanesi, in origine era un dolce di Carnevale, disponibile solo in inverno e primavera.

Il cannolo siciliano deve essere lungo dai 15 ai 20 centimetri, con un diametro di 4 – 5 centimetri, va riempito al momento, perché la ricotta non inumidisca la scorza facendole perdere croccantezza.

Se volete provare a realizzarli, cliccate QUI

 

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!