Papaya o papaia, il frutto dolce del Messico

Un frutto da poco diffuso sulle nostre tavole, è un delizioso mix tra melone ed albicocca. I suoi semi sono un valido aiuto per la salute

QUALCHE INFORMAZIONE

La papaya o papaia, (Carica papaya),  è una pianta della famiglia delle Caricacee.

  • Originaria del Centro America, è conosciuta e utilizzata in tutta l’America da molti secoli.  Oggi si coltiva in molti altri continenti, principalmente in Asia e Africa. Prima dell’arrivo degli Europei, in Messico era chiamata Chichihualtzapotl, che in nahuatl significa “frutto dolce (da) balia”, ed era un frutto connesso con la fertilità.
  •  La papaia prende nomi diversi a seconda del luogo in cui viene coltivata: capote (Messico), mamao (Brasile), fruta bomba (Cuba), lech (Portorico), passiflora delle Molucche ecc..
  • Vive in ambienti tropicali (America Centrale e Meridionale e Asia Pacifica) a temperature che non devono mai scendere sotto 0 °C per evitare marciumi.
  • La papaia è un frutto tropicale, apprezzato in tutto il mondo per il suo sapore, succoso e rinfrescante, a metà strada tra l’albicocca ed il melone.
  • Se acerba va conservata a temperatura ambiente poiché l’elevata concentrazione di papaina impedisce al frutto, colto acerbo, di raggiungere in fretta un’adeguata maturazione.

USI IN CUCINA

La papaia può essere consumata cruda, cotta, come ingrediente base per preparare conserve e marmellate oppure dare, per fermentazione, una specie di acquavite.  In Thailandia il frutto acerbo, tagliato a julienne, serve come base per il Som Tam, nota come “papaya salad”. Nelle Filippine, dove gli alberi di papaya sono spesso coltivati nei pressi delle abitazioni, il frutto viene regolarmente consumato fresco e utilizzato come ingrediente per la preparazione di numerosi piatti locali come l’atchara, i lumpia e in diverse ricette di pollo e maiale. Il frutto della papaya è inoltre utilizzato come frutta secca.

BOTANICA

La pianta si caratterizza per un’elevata altezza, anche di 5-10 metri, e da una ridotta ramificazione. Tronco e rami sono poco legnosi, nonché ricolmi di linfa lattea, quest’ultima irritante per la pelle e non adatta all’ingestione. Le foglie, invece, sono di grandi dimensioni e palmate, nonché godono di un’immediatamente riconoscibile disposizione a rosetta. Il frutto presenta una forma ovale e allungata, di dimensioni anche notevoli, dalla colorazione tra il giallo e il verde della superficie esterna e una polpa tendente all’arancione. Al centro, invece, ospita un cuore composto da decine di piccoli e caratteristici semi. Di norma, gli esemplari destinati al commercio hanno un peso tra i 500 e i 600 grammi, ma esistono anche varietà che possono arrivare a pesare ben 9 chilogrammi.

Dal sapore decisamente dolce, la papaya è consumata sia fresca che cotta, sia per la preparazione di dolci (vi posterò due ricette incredibili: un cremoso cheesecake e un fresco sorbetto) che di ricette salate, ad esempio per aromatizzare la carne di maiale o di pollo.

In cucina i semi macinati di papaia sono utilizzati per intenerire e profumare le carni.

Usi medicinali

Dalla papaia si estrae la papaina, principio attivo con funzione proteolitica, che favorisce la digestione delle proteine. Di questo enzima se ne producono più di 1000 tonnellate annuali nel mondo. Viene usato nella fabbricazione di birra, cosmetici e nell’industria alimentare. La papaina è impiegata anche per ammorbidire le carni: nei barbecue si usa il succo che fluisce tagliando la corteccia della papaia verde per versarlo sopra la carne, rendendola molto tenera e succosa.

proprietà e benefici

Nonostante il sapore molto dolce, la papaya apporta solo 43 kcal per 100 grammi di polpa.  Interessante è l’apporto in termini di fibra alimentare, ben 1.7 grammi sul totale, il che rende la papaya amico del transito intestinale, con proprietà uniche per la regolarizzazione. Buona è anche la quantità di sali minerali e vitamine: potassio, sodio, calcio, magnesio e ferro, ma anche vitamine A, C, ed E.

Grazie al buon apporto di vitamine A, C ed E, la papaya ha un naturale effetto antiossidante, utile per contrastare l’azione dei radicali liberi.

L’alto contenuto di potassio, nel mentre, garantisce un’azione rimineralizzante in caso di stanchezza, mentre il magnesio è utile per il rafforzamento dei muscoli. L’alto contenuto d’acqua, inoltre, spiega la funzione diuretica e drenante del frutto, ideale anche nelle diete dimagranti.

Ricapitolando, la papaya:

  • Aiuta le funzioni digestive (in particolare delle proteine)
  • Favorisce la regolarità intestinale
  • Previene il tumore al colon
  • Combatte l’insorgenza di ipertensione e diabete
  • Previene le malattie cardiovascolari
  • È antiossidante
  • Migliora la vista
  • Aiuta in caso di acne
  • Rafforza il sistema immunitario

I SEMI DI PAPAIA

Di solito, buttiamo nell’umido i semi della papaya, ignorando che si possono mangiare e hanno importanti benefici per l’organismo.

Proprietà benefiche dei semi di papaya

  • Proteggono i reni. Secondo gli studiosi, una regolare assunzione di semi di papaya aiuta a prevenire i problemi di insufficienza renale.
  • Aiutano a depurare il fegato. Gli esperti consigliamo l’assunzione dei semi di papaya per depurare il fegato. Li ritengono dei grandi alleati, soprattutto in caso di cirrosi epatica. Basta pestare 5 semi di papaya, aggiungere un cucchiaio di succo di limone e bere questo composto 2 volte al giorno per un mese.
  • Migliorano la salute intestinale. I semi di papaya migliorano la salute dell’intestino grazie ad un alcaloide antielmintico, la carpaina, che elimina i parassiti intestinali. Basta far essiccare i semi e poi tritarli. In seguito, si diluisce un cucchiaino della polvere ottenuta in un po’ d’acqua e si fa bollire. A discrezione, potete aggiungere del miele. Gli esperti consigliano l’assunzione di questo composto dalle 2 alle 3 volte al giorno.
  • Proteggono l’apparato digerente. I semi di papaya, infatti, hanno potenti proprietà antibatteriche ed antinfiammatorie in grado di migliorare la salute dell’apparato digerente. Diversi studi hanno riscontrato che i semi di papaya combattono la salmonella e lo stafilococco. In questo caso, raccomandano di consumare 7 semi di papaya 3 volte al giorno.
  • Assorbono i grassi e gli zuccheri in eccesso
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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!