Non c’è più la Sicilia di una volta di Gaetano Savatteri

Non c’è più la Sicilia di una volta è un bellissimo saggio scritto dal giornalista di origine siciliana Gaetano Savatteri. Scopriamo insieme di che cosa parla

 

 

Non c’è più la Sicilia di una volta

Gaetano Savatteri

Editore: Laterza

Anno edizione: 2017

Pagine: 261 p.

 

 

 

 

Non c’è più la Sicilia di una volta. Descrizione

Gaetano Savatteri ci restituisce un volto inedito e sorprendente dell’isola. Accanto alle rovine greche scopriremo i parchi di arte contemporanea più estesi d’Europa.

«Non ne posso più di Verga, di Pirandello, di Tomasi di Lampedusa, di Sciascia.

Non ne posso più di vinti, di uno, nessuno e centomila, di gattopardi, di uomini, mezz’uomini, ominicchi, pigliainculo e quaquaraquà.

E sono stanco di Godfather, prima e seconda parte, di Sedotta e abbandonata, di Divorzio all’italiana, di marescialli sudati e baroni in lino bianco. … Non ne posso più della Sicilia immaginaria, costruita e ricostruita dai libri, dai film, dalla fotografia in bianco e nero. Oggi c’è una Sicilia diversa. Basta solo raccontarla.»

L’immagine della Sicilia è legata a tanti capolavori della letteratura e del cinema di ieri. Ma leggere la Sicilia attraverso gli occhi degli autori del passato è come andare in giro con una guida turistica di un secolo fa.

Gaetano Savatteri ci restituisce un volto inedito e sorprendente dell’isola. Accanto alle rovine greche scopriremo i parchi di arte contemporanea più estesi d’Europa. All’immagine di Corleone si affiancherà quella di una Sicilia urbana e metropolitana.

Invece della patria del machismo conosceremo il luogo in cui è nata la prima grande associazione in difesa dei diritti degli omosessuali. Al posto delle baronesse troveremo una generazione di donne manager e imprenditrici.

E ancora, incontreremo un panorama letterario, musicale, teatrale tra i più vivaci di oggi. Con buona pace del Gattopardo, non è vero che in Sicilia tutto cambia perché tutto rimanga com’è: sull’isola, negli ultimi anni, quasi tutto è cambiato.

Non c’è più la Sicilia di una volta. Breve riassunto e commento personale

Ormai avrete capito che ho una certa predilezione per la Trinacria. Non solo quella, bellissima, ricca di storia e di monumenti. Ma anche quella culinaria e letteraria mi piacciono tantissimo.

Sono una fan sfegatata di Camilleri, di cui ho letto tutto ma proprio tutto, non solo i romanzi dedicati a Montalbano. E adoro i romanzi di Santo Piazzese. Invece detesto Tomasi di Lampedusa, giusto per mettere in chiaro le cose.

Ho quindi letto questo saggio di Savatteri con il sorriso sulle labbra ed ho ritrovato la Sicilia di oggi, quella vera e autentica.

Un saggio che fa il punto sulla situazione, facendoci scoprire quanto sia viva e vitale la scena artistica siciliana. Non solo bravi scrittori, ma anche bravi musicisti e artisti vari, spesso dimenticati in onore dei Grandi di Sicilia.

Nelle pagine del libro, Savatteri elenca tutta una serie di luoghi comuni sull’isola più grande del Mediterraneo e poi li smonta pezzo dopo pezzo, ricordandoci che, appunto, dagli inizi del Novecento la Sicilia è molto cambiata. Non è che si incontrino ad ogni angolo le donne in nero nascoste dietro a persiane socchiuse! Nemmeno uomini con la lupara al fianco e la coppola in testa!

MONTALBANO E LA SICILIA DI CAMILLERI

Ed ho apprezzato l’omaggio reso a Camilleri, riconoscendogli il merito di essere stato il precursore di un nuovo modo di raccontare la Sicilia. Infatti “I romanzi di Camilleri propongono la possibilità di narrare la Sicilia…in uno spazio sociale in cui la mafia non è preminente” (pag 9).

Sempre Camilleri ha aperto “una nuova stagione per la gastronomia siciliana”, con la passione di Montalbano per il buon cibo. Toccherà preparare la “pasta ncasciata”, per citare solo una delle numerose pietanze che Adelina prepara per il buon Commissario!

NUOVO CINEMA PARADISO

Quello che Camilleri ha fatto in letteratura, Tornatore l’ha fatto nel cinema.

Con Nuovo cinema Paradiso, infatti, il cinema si trasforma da racconto «sulla Sicilia» a racconto «dalla Sicilia».

E poi ci porta numerosi altri esempi, dal teatro alle cantine con i nuovi vini che «fanno tendenza», fino alla birra artigianale «Minchia».

Che dire poi del Pane “ca meusa” che si può ormai mangiare in tutta Italia? Basta entrare in una libreria Feltrinelli!

Se volete scoprire come questo sia possibile, dovrete leggere il libro

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!