Musica Nera. Settima indagine per Arcieri – di Leonardo Gori

Musica nera

Leonardo Gori

Editore: TEA

Anno edizione: 2017

Pagine: 320 p.

Descrizione

«Leonardo Gori è uno scrittore che riesce a dosare alla perfezione i vari ingredienti che fanno di un giallo una categoria che non è soltanto un genere letterario, ma anche uno strumento di riflessione.»Simone Innocenti, Mucchio

«Leonardo Gori è maestro nell’intrecciare temi civili e politici, plasmandoli in un poliziesco mozzafiato.»Grazia Giordani, L’Arena

«Arcieri è una sorta di detective antropologico che non indaga solo sugli omicidi. Nei gialli di Gori emerge sempre un ritratto fedele dell’Italia passata.»Fabrizio d’Esposito, Il Fatto Quotidiano

«Alle dieci di mattina, il ciglio del fosso era già stato calpestato da una piccola folla di curiosi: bagnanti, donne di servizio, un paio di anziani marinai silenziosi e alcuni ambulanti del vicino mercato. I carabinieri arrivarono mezz’ora dopo, scattarono le fotografie e ripescarono il corpo. Lo distesero sul ciglio della strada. Era vestito pesante, nonostante la stagione ancora calda. Tutto coperto di schiuma, pareva che avesse fatto un bagno in vasca col soprabito»

Versilia, estate 1967.

A dispetto della Guerra fredda, l’Italia si gode i frutti della pace: il benessere aumenta, la Fiat 500 è alla portata di tutti, Rocky Roberts impazza nei juke-box. Eppure c’è qualcuno che non partecipa alla festa. Si tratta di un gruppo di donne in nero, che ogni sera scruta il mare, in silenzio.

Le nota il colonnello Bruno Arcieri, venuto al funerale di un vecchio amico, un ammiraglio annegato in una fossa di liquami industriali. Ma sarà il jazz della sua giovinezza, suonato dalla tromba di un misterioso musicista, a condurlo in una trappola assassina, a cui sfugge per miracolo. Proprio per darsene ragione e scoprire le radici di vari omicidi insoluti una famiglia massacrata nel 1944, un faccendiere legato ai servizi segreti di Salò, l’equipaggio di un sommergibile colato a picco nel Tirreno – Arcieri condurrà un’indagine privata destinata a scoperchiare un intrico di trame eversive e interessi personali di assoluto cinismo, che sporcano l’Italia del 1945 come quella del boom economico.

E alla fine della corsa, ecco un’ultima, incredibile sorpresa…

UN BREVE RIASSUNTO:

  • maggio 1967

Sono passati pochi mesi dall’alluvione di Firenze e Arcieri, dopo aver rischiato di morire per una broncopolmonite, è finalmente andato in pensione (pag 13):

« Bruno Arcieri era andato in pensione a dicembre [1966], dopo i fatti dell’alluvione di Firenze, col grado di Colonnello dei Carabinieri…Si era adattato bene alla nuova situazione e si sentiva pieno di forze, quasi ringiovanito. Era come se si fosse liberato di qualcosa di pesante e di sinistro».

  • l’inizio del romanzo

Ambientata nella Versilia del 1967, alle porte del boom economico, la vicenda inizia con con la morte di un ammiraglio in pensione, Fedele Argenti, trovato morto in un fosso nei pressi della sua villa. Per i carabinieri l’anziano ufficiale era morto per “cause accidentali”. Ai funerali partecipa anche Bruno Arcieri,  che invece ha qualche dubbio sulla morte del suo vecchio amico.

  • IL JAZZ E CAMPANA D’ARGENTO

Dopo il funerale, Arcieri si trova a passeggiare per il lungomare di Viareggio e si imbatte nelle note di una tromba che lo riportano a prima della guerra, ai giorni spensierati della sua gioventù. In effetti a suonare è proprio un suo vecchio idolo, Pippo Squà – Squà, detto Campana d’argento, oggi noto come Tom.

L’uomo è ridotto male, ma Bruno lo prende sotto la sua ala protettiva e lo riporta ai fasti del jazz degli anni ’20. Sarà proprio la musica jazz, suonata dalla tromba di Tom, a condurlo in una trappola assassina, a cui sfugge per miracolo.  

  • LE INDAGINI DI ARCIERI

Per capire chi lo vuole morto e rispondere all’appello di Elena Contini, Arcieri condurrà un’indagine privata. Infatti Elena, il suo unico grande amore, gli fa avere una busta con delle carte. Riportano il nome di un delatore, un collaboratore dei Nazisti. A causa sua, tre bambini ebrei erano scomparsi nel 1944 e non se ne era più saputo nulla. La bella Elena vuole che Arcieri trovi la tomba dei fratelli Levi.

Ed Arcieri si imbarca in questa nuova indagine senza alcun appoggio e, anzi, trovandosi davanti all’ennesimo mistero da svelare. …dovrà scoprire le radici di vari omicidi insoluti. Oltre a quello dei Levi e del suo amico ammiraglio, scoprirà anche il mistero della scomparsa dell’equipaggio di un sommergibile colato a picco nel Tirreno.  Tutti questi misteri, destinati a scoperchiare un intrico di trame eversive e interessi personali di assoluto cinismo, che sporcano l’Italia del 1945 come quella del 1967, sono tutti collegati alla guerra, all’armistizio dell’8 settembre del 1943, al cambio di alleanze e ad ex fascisti che sono riusciti a cambiare faccia prima di essere messi al muro o arrestati. 

Beh, non vado oltre…

MUSICA NERA – LA MIA OPINIONE

Sulle note della musica jazz e trasportati dai ricordi di gioventù di Arcieri, ci troviamo di nuovo coinvolti nel clima di sospetto dell’Italia degli anni 60 e 70, alla vigilia della contestazione studentesca del 1968 e delle trame eversive di destra e di sinistra, che portarono poi ai fatti di sangue degli Anni di Piombo.

Un libro che si pone a metà tra la spy story e il giallo storico, che merita di essere letto. Infatti, come tutti i romanzi di Gori che ho letto finora, Musica Nera è un viaggio nella memoria di una generazione che ha ricostruito l’Italia a favore di tutti ma per il vantaggio di pochi, una rievocazione storica di una pagina fondamentale per lo sviluppo del nostro Paese. Come al solito, la lezione è che il presente affonda le sue radici nel passato. Se dunque vogliamo capire il tempo che ci troviamo a vivere, dobbiamo conoscere quello che ci ha preceduto, che ci ha portato fino alla situazione attuale. 

Leonardo Gori intreccia tutta una serie di temi civili e politici che ancora condizionano il nostro presente, plasmandoli in un giallo indignato, che ti fa stare col cuore in gola e senza un attimo di tregua.

VOTO: 9/10

MUSICA NERA – QUALCHE CONSIGLIO DI APPROFONDIMENTO

Nel romanzo si parla di SOMMERGIBILI TASCABILI. Si potrebbe pensare ad un’invenzione letteraria. Invece sono realmente esistiti.

SOMMERGIBILE TASCABILE – CHE COS’È

Un sommergibile tascabile, o mini-sommergibile, è un’imbarcazione sommergibile di piccole dimensioni adatta a contenere un equipaggio estremamente ridotto (2-3 persone). I sommergibili tascabili furono una delle armi più efficaci del XX secolo; i primi esempi di imbarcazioni di questo genere possono comunque essere fatti risalire al 1776.

I sommergibili speciali italiani erano di vario modello, con dimensioni che variavano dagli SLC (Maiali) ai CM, quasi dei sommergibili. I CB italiani, molto impiegati, ottennero qualche successo sul Mar Nero, ma erano lenti e con una struttura assai tozza.

Nel romanzo si parla dei Caproni di classe CB e classe CA.

Infine si rimanda al mistero dell’ ORO DI DONGO, anche se se ne parla in altri termini. Uno dei tanti fatti (veri o falsi, chi lo sa) che resteranno un “mistero misterioso”.

Se volete saperne di più, vi consiglio un libro di Gianni Oliva, “L’oro dei vinti”, uscito nel 2015. Un gran bel saggio storico.

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!