MURO DI NEBBIA di Michele Catozzi (#4 Aldani)

MURO DI NEBBIA è il QUARTO romanzo che il bravissimo Michele Catozzi dedica alle indagini del Commissario Aldani. Vi racconto perché mi è piaciuto!

MURO DI NEBBIA

Michele Catozzi

Editore: TEA

Prima pubblicazione : 2021

Pagine: 336 p.

Genere: gialli, polizieschi, mystery

Serie : le indagini del commissario Aldani

Preceduto da : Marea tossica

MURO DI NEBBIA : il libro (dal sito dell’editore)

Un triste risveglio attende Venezia e il commissario Nicola Aldani: una studentessa di Ca’ Foscari viene trovata uccisa in una calle. E come se questo non bastasse, le modalità dell’omicidio lasciano credere che potrebbe non trattarsi di un caso isolato.

Forti pressioni incombono fin da subito su Aldani e la sua squadra: tutti vogliono che il colpevole – il mostro di Venezia, come lo ha definito la stampa – venga fermato prima che possa colpire ancora. Le indagini però sembrano avvolte dalla stessa nebbia che grava persistente sulla città, e faticano a trovare una pista concreta.

La risonanza mediatica del caso, alimentata da un noto psichiatra con manie di protagonismo, spinge allora le autorità ad allargare la compagine investigativa. Giunge così da Roma un sostegno inaspettato… quantomeno da Aldani: un’agente dell’Unità di analisi del crimine violento, la commissaria Dalia Santoro.

Aldani non può permettere che il nuovo arrivo porti scompiglio negli equilibri della sua consolidata squadra né nelle sue radicate abitudini, d’altra parte ha bisogno di tutto l’aiuto possibile; dopo pochi giorni, infatti, viene ritrovato il corpo di un’altra ragazza…

MURO DI NEBBIA : l’autore

Nato a Venezia (a Mestre, per la precisione) nel 1960, Michele Catozzi ha vissuto a lungo in Veneto. Ha passato molti anni a Treviso, dove si è occupato di editoria e giornalismo.

Dopo aver scritto diversi racconti, pubblicati in antologie e riviste, ha vinto l’edizione 2014 del torneo letterario IoScrittore con Acqua morta, il primo romanzo della serie che vede come protagonista il commissario Nicola Aldani, apparso in TEA, cui è seguito Laguna nera.

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MURO DI NEBBIA : breve riassunto e commento personale

Ve lo dico subito: questo romanzo ha una sola pecca. E’ già finito!!! Con grandissima gioia ho ricevuto il volume cartaceo in omaggio dalla casa editrice TEA ma ne avevo già acquistato la versione elettronica appena pubblicato!

Così ho letto prima la versione e – book e poi il cartaceo in meno di dieci giorni! Ed ora sono già alla terza lettura… Ogni volta apprezzo un passaggio che mi era sfuggito, un dettaglio ulteriore, scopro un angolo di Venezia diverso… E ho imparato tantissime cose sulla cucina veneziana!

I romanzi di Catozzi sono ogni volta migliori. Ne ha fatta di strada da “Il mistero dell’Isola di Candia“!

Stavolta il Commissario Aldani si trova ad affrontare uno dei casi più difficili e più dolorosi della sua carriera. E avrà bisogno di tutto l’aiuto possibile!

La vicenda inizia a Venezia il 10 settembre 2013 e si concluderà per Aldani il 23 dicembre dello stesso anno.

Diviso in “distici” (capirete perché leggendo il romanzo), il libro ci trasporta in una Venezia che a me ha ricordato molto quella di Thomas Mann. Come ci spiega l’autore alla fine del libro, probabilmente il libro ha risentito dello “scenario fosco e, per fortuna, irripetibile” del lockdown della primavera del 2020, durante il quale è stato scritto.

E in effetti per tutto il romanzo ci sentiamo quasi sospesi. Proprio come in quel periodo assurdo che ha messo in standby le nostre vite.

Nel distico iniziale ci troviamo in una lussuosa casa per appuntamenti agli inizi di settembre. Un cliente chiede qualcosa ad una prostituta, che però rifiuta… e quel rifiuto scatenerà un pianto disperato nell’uomo…

Saltiamo poi al 12 novembre e, insieme ai tecnici della Scientifica, ci ritroviamo avvolti nella foschia dell’alba:

Un manipolo di sagome indistinte si muoveva attorno al cadavere con un bisbiglìo misurato che la fitta nebbia subito riassorbiva. Aveva da poco albeggiato e l’aria immobile rendeva più tangibile il gravare della foschia che ristagnava densa sull’acqua annullando i confini tra riva e canale.

Come suo solito, il commissario Nicola Aldani osserva la scena discosto, colpito dal tanto sangue e, soprattutto, dalla posa del corpo:

Il corpo della sventurata sembrava la macabra caricatura di una salma pronta per la sepoltura.

La scena è così surreale che Aldani chiede agli uomini della Scientifica se per caso sono stati loro a ricomporre il cadavere! Ovviamente nessuno ha toccato il corpo della sventurata giovane:

Il presentimento si era fatto certezza. Sapeva ciò che significava.

Aldani capisce immediatamente che questa volta avrà a che fare con un assassino spietato, che non smetterà di uccidere finché non sarà fermato. Un serial killer, o meglio, un assassino seriale.

Anche il magistrato, Luisa Privieri, è sconvolta dalla scena:

«Ho sempre immaginato che questa città fosse immune da tali orrori. Pensavo che la bellezza che ci circonda potesse impedire questo scempio, ma mi sbagliavo.»

Come il commissario, anche la Privieri comprende che questo caso non sarà come gli altri. Per questo  dovrà avere priorità assoluta, per cercare di prevenire un altro omicidio.

L’omicidio è avvenuto in un periodo molto particolare dell’anno, con la città che si prepara a celebrare la festa della Madonna della Salute, forse la più amata dai veneziani ma “poco allettante alle orde dei vacanzieri da quattro soldi”. 

L’ispettore Manin appura che la vittima è una giovane studentessa di Lingue, Marika Colusso, di Bassano del Grappa. Il questore De Girolami, insieme al suo vice Schiavon, chiama immediatamente a rapporto Aldani e ci tiene a precisare che, “per non sconvolgere i delicati equilibri della città”, l’inchiesta va chiusa il prima possibile.

Anche l’amico giornalista del commissario, Claudio Danieli detto Schinco, ha saputo:

«ti annuncio che in giro già si parla di mostro»

Tutti sono “provati” da quel delitto, persino il dottor Basenti, il medico legale, che pure di cadaveri ne ha visti parecchi nella sua vita.

Ammetto che ho apprezzato molto l’umanità di questi personaggi, che pure con la “morte violenta” hanno a che fare molto spesso. Ma davanti al brutale modo in cui l’assassino ha infierito sul cadavere della ragazza si trovano sgomenti…

Nessuno di noi vorrebbe ammettere di appartenere alla stessa specie di chi è capaci di tali mostruosità… ma i crimini violenti aumentano e i femminicidi in particolare sono sempre più numerosi…

Come al solito mi lascio trasportare dai miei pensieri e mi distraggo dalla trama. Per farvela breve e non rovinarvi la lettura, vi dico solo che, per aiutare Aldani, da Roma arriva la commissaria Dalia Santoro, dell’UACV, Unità per l’analisi del crimine violento.

Dopo un iniziale sgomento, Aldani accoglie la nuova arrivata “a braccia aperte” e la inserisce immediatamente nella sua squadra, trattandola da pari a pari.

Dalia è in realtà alla sua prima indagine ma si rivela subito preziosa, con le sue analisi puntuali. E ci piace per i suoi modi schietti. Una bella aggiunta alla squadra di Aldani, che mancava dell’elemento “femminile”. Spero proprio che diventi una presenza fissa al fianco del nostro commissario!

Sul cadavere di Marika viene intanto trovato una specie di messaggio lasciato dal killer : 68-5; 63-3

Che cosa significano quei numeri? Quale messaggio sta cercando di mandare l’assassino?

Mentre le indagini proseguono, arrivano immancabili nuovi omicidi e pure i soliti sciacalli, pronti a tutto pur di apparire in televisione….

Naturalmente aumentano anche le pressioni su Aldani per trovare una veloce soluzione! Ma il nostro commissario non è affatto tipo da accettare “soluzioni di comodo”…

Per questo, quando i suoi superiori gli imporranno di arrestare un sospettato, Aldani decide di farsi da parte, per poter indagare “sotto traccia”…

E al suo fianco si schiererà naturalmente tutta la sua squadra, barista compreso!

Un libro che non potete perdervi, perché vi regalerà tanti “colpi al cuore” fino alla fine!

E scoprirete che tra Veneto e Lazio l’amore è possibile… Non solo: insieme alla Santoro, nel corso delle indagini anche noi verremo “istruiti” sulla gastronomia veneziana!

Oltre alle classiche sarde in saor, scoprirete la vera storia dei tramezzini alla veneziana, e che per la festa della Madonna della Salute, si cucina «Castradina, ovvero carne di montone e verze!

Insomma, un libro da gustare in ogni senso!

Ve lo consiglio :

VOTO : 10 / 10

Le indagini del commissario Aldani

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!