Muffolette da pane sacro a sandwich

Muffolette da pane sacro a sandwich

In questo periodo sono tante le gite fuori porta che io e il Maritozzo ci concediamo e non sempre abbiamo tempo e voglia di fermarci a pranzare in qualche ristorante. Spesso, per fare prima, ci portiamo dietro un pranzo al sacco e, per variare, ho cominciato ad approfondire un argomento che mi ha sempre affascinato.

Il cibo di strada! Così ho scoperto che non c’è solo la cecina o la pizza, ma tantissime preparazioni “da gustare in piedi”!

Nei prossimi mesi, ogni tanto, ne comparirà qualcuno! Intanto cominciamo con le MUFFOLETTE!

Muffolette da pane sacro a sandwich. Che cosa sono

Detta anche muffuletta, moffoletta, muffoletto, muffulietta, la MUFFOLETTA è considerato uno dei pani più antichi della tradizione siciliana.

Si tratta di una  fragrante pagnottella rotonda di grano tenero, aromatizzata con semi di cumino o di sesamo.  A seconda della zona, inoltre, la muffoletta può essere alta e soffice oppure schiacchiata e quasi priva di mollica.

Muffolette da pane sacro a sandwich. PANE “LITURGICO”

Secondo la tradizione, questo pane si consuma in particolari occasioni. In alcune zone è il pane la commemorazione dei defunti, il Due Novembre. Da altre parti, invece, è tipico di San Martino oppure della Vigilia dell’Immacolata, ricorrenza particolarmente sentita e molto festeggiata in tutta la Sicilia.

Solitamente sono gustate calde, farcite con  acciughe o sarde salate, olio extravergine di oliva, olive nere, pepe e caciocavallo in scaglie.

In alcune località non è raro trovarle con un ripieno di ricotta, tonno o sugna, salumi affettati di vario tipo e con la milza di bovino, come si è soliti fare a Palermo.

Muffolette da pane sacro a sandwich. Un po’ di storia

In dialetto siciliano, la parola muffoletta indica un “pane molle e spugnoso”, e sembra avere la stessa origine della parola inglese “muffin”, piccola focaccia.

Sulle origini di questo pane, esistono ipotesi contrastanti. Quella più accreditata vuole che a portarlo in Sicilia furono le truppe di Federico II di Svevia.

Per favorire la conservazione delle focaccine di pane azzimo (o muffin) durante le lunghe ed estenuanti campagne militari, si aggiungeva il “cumino dei prati” o “falso anice”.

Un’altra ipotesi riconduce l’etimologia del nome al termine francese “mouflette” o molle, in riferimento alla consistenza soffice del prodotto.

In realtà la sua storia risale alle colonie della Magna Grecia, ben prima della conquista romana dell’isola..

Muffolette da pane sacro a sandwich. Il panino americano

Nonostante le sue origini siciliane, la muffoletta spopola anche all’estero. Infatti da essa è nato un omonimo panino, inventato nel 1906 a New Orleans da un immigrato siciliano, Salvatore Lupo, e divenuto noto in tutto il Nord America.

Appena sbarcato in America, al 923 di Decatur Street,  Salvatore Lupo, aprì il Central Grocery, dove mise in commercio la sua personale versione della focaccia farcita.

La versione di Lupo prevede una farcitura a base di salame, prosciutto, formaggio svizzero, provolone, mortadella e insalata di olive di New Orleans (a base di olive nere e verdi, carciofini e capperi)

Muffolette da pane sacro a sandwich. La ricetta

La ricetta che vi propongo l’ho trovata QUI

Io ho usato tutta semola di grano duro, per un panino molto più aromatico ed utilizzato 250 g di lievito madre rinfrescato invece del lievito di birra.

Potete anche usare metà del lievito di birra, raddoppiando all’incirca i tempi di lievitazione.

  • Difficoltà: media
  • Costo: basso
  • Dosi: 6 persone
  • Tempo totale di preparazione: circa due ore e mezza

INGREDIENTI

PER LE MUFFOLETTE

  • 500 grammi farina Manitoba
  • 500 grammi farina di grano duro (rimacinata)
  • 20 grammi di lievito di birra
  • Un cucchiaio di miele
  • 500 ml acqua (indicativa)
  • OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA 80 ml
  • SALE FINO 20 grammi
  • Semi di sesamo o di cumino q.b.

PREPARAZIONE

  • Mettete in una ciotola le farine setacciate, il lievito spezzettato e il miele.
  • Aggiungete poca alla volta l’acqua e cominciate ad impastare con il gancio a spirale o con le mani.
  • Unite quindi anche l’olio con il sale e lavorate a lungo, finché non otterrete un impasto ben amalgamato e incordato, cioè si stacca dalle pareti della ciotola dell’impastatrice. Una volta ottenuta l’incordatura non si deve continuare ad impastare altrimenti l’impasto si rovina
  • Trasferite quindi l’impasto su un piano di lavoro leggermente infarinato e formate una palla, riportando l’impasto dai bordi verso la parte inferiore.
  • Riponete quindi l’impasto in una ciotola infarinata, coprite con pellicola trasparente o con un panno umido e fate lievitare fino al raddoppio.
  • Trascorso il tempo della lievitazione, riprendete il vostro impasto e sgonfiatelo delicatamente. Dividetelo quindi in pezzetti di circa 100 g e arrotolateli con il palmo delle mani, sul piano di lavoro infarinato, in modo da formare dei panetti rotondi.
  • Man mano che le preparate, sistemate le muffolette su una teglia rivestita con carta forno.

 

  • Se preferite una versione più “schiacciata” e meno mollicosa, schiacciate i panini con le dita e formate delle frittelle di circa un cm di altezza

  • Spennellate quindi la superficie con poca acqua e cospargeteli con semi di sesamo o di cumino.
  • Fate ora lievitare nuovamente le muffolette fino al raddoppio, ricoprendo sempre con pellicola da cucina.

  • Una volta completata la seconda lievitazione, infornate le muffolette in forno preriscaldato a 200° per circa 20 minuti, finché la superficie non sarà ben dorata.
  • Sfornate e fate intiepidire prima di condirle come meglio preferite!

NOI L’ABBIAMO GUSTATA COSI’

In puro stile “muffoletta sandwich”!

  • mozzarella
  • provolone
  • salame
  • mortadella
  • prosciutto
  • salame
  • giardiniera sottolio o sottaceto
  • olive nere e olive verdi
/ 5
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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!