MISTERO SICILIANO. LE INDAGINI DELLA ZIA POLDI

Forse leggo troppo in fretta… oppure questi romanzi sono troppo poco impegnativi…MISTERO SICILIANO è il libro numero due del giorno. Dalla Sardegna anni 60 del tenente Roversi alla Sicilia contemporanea della signora Isolde “Poldi” Oberreiter. Una simpatica sessantenne tutto pepe, arrivata in Trinacria per uccidersi con l’alcol e raggiungere il suo amato Peppe…

 

 

Mistero siciliano. Le indagini della zia Poldi

Mario Giordano

Traduttore: L. Ferrantini

Editore: Newton Compton

Anno edizione: 2017

Pagine: 316 p.

 

 

 

 

MISTERO SICILIANO. Descrizione

Tra Miss Marple e Jessica Fletcher, Zia Poldi è la nuova signora del giallo.

Vista mare. Sole. Riposo. La zia Poldi non cerca altro quando lascia Monaco di Baviera alla volta di Torre Archirafi, in Sicilia.

Ma non ha fatto i conti con la famiglia del suo defunto ex-marito, che la vuole tutta per sé, né con un evento imprevisto, di fronte al quale dovrà dire addio alla pace che desiderava: Valentino, un ragazzo che spesso la aiuta in casa, sparisce.

Figlia di un detective, Poldi capisce, grazie al suo infallibile intuito, che Valentino non si è semplicemente allontanato. Deve essergli successo qualcosa. Da sola, Poldi decide di intraprendere una vera e propria indagine.

Seguendo tracce e indizi e guidata dal suo eccezionale istinto, si mette alla ricerca del ragazzo, ed è proprio lei a scoprirne, sulla spiaggia, il corpo senza vita.

Ma a quel punto il caso si complica, perché sulla scena compare l’ispettore Vito Montana, poco propenso ad avere tra i piedi una Miss Marple tedesca, per giunta affascinante.

Eppure dovrà ben presto ricredersi: perché Poldi diventerà un personaggio chiave per l’evolversi delle indagini.

MISTERO SICILIANO. LA MIA OPINIONE

Zia Poldi si trasferisce da Monaco di Baviera a Torre Archirafi, in Sicilia, terra natia del suo defunto marito, con l’intento di rosolarsi al caldo sole del sud Italia e ingollare vino fino a morirne.

TORRE ARCHIRAFI è un piccolo borgo marinaro, in provincia di Catania. Dall’abitato, nelle giornate terse è possibile ammirare un paesaggio che spazia dall’Etna e le sue pendici fino a Taormina, con le prime propaggini dei Peloritani, quindi alla costa reggina della Calabria.

 

Ma naturalmente la tranquillità dura poco… Valentino un ragazzo buono e sempre cortese che l’aiutava nei lavori di casa, scompare improvvisamente. La donna capisce subito che gli è successo qualcosa. Del resto, ha ereditato l’istinto “sbirresco” dal padre, commissario capo della sezione omicidi di Augusta …

E Poldi si mette a caccia, cercando di ricostruire le ultime ore del giovane: E’ proprio Isolde a trovare il cadavere di Valentino Candela, deturpato da un colpo di lupara in pieno volto ma riconoscibile dal tatuaggio sul braccio.

A capo dell’indagine ufficiale, il commissario capo della polizia, Vito Montana, che conquista subito il cuore della dinibita sessantenne. Del resto, neppure il burbero sbirro è  immune al  fascino di Poldi,  anche se non vuole averla tra i piedi:

«Si tenga fuori da questa storia, che di seccature ne ho già fin sopra i capelli».

«Sta dicendo», esclamò la Poldi elettrizzata, «che per sbaglio ho infilato un dito in un nido di vespe e adesso le stanno facendo pressioni perché l’indagine venga insabbiata…?”

Moderna Miss Marple? Jessica Fletcher? Ma quando mai!

Poldi è Poldi e basta. Ve la immaginate Jessica Fletcher gironzolare per casa completamente nuda, in presenza del nipote? Oppure Jane Marple che si scola bottiglie di alcolici come fossero acqua minerale?

Anche in questo romanzo, si sprecano i luoghi comuni.

Fastidiosi ancora di più se a esprimerli è un tedesco, seppure di origine italiana. Un esempio:

Non c’è niente di peggio per un italiano, ancor più per un siciliano, di una brutta figura. Crisi economica, eruzioni vulcaniche, corruzione, emigrazione, mafia, emergenza rifiuti, sovrasfruttamento ittico del Mediterraneo: tutto si può sopportare con il fatalismo.

Ma non le figuracce, quelle sono proprio inammissibili. La Bella figura, in Italia, è una religione. Innanzitutto è importante avere un aspetto curato e sufficientemente alla moda, scarpe come si deve e occhiali da sole giusti.

Soprattutto, però, bisogna fare sempre la cosa più cool e non passare per scemo: questa per un italiano non è una scelta, è un must, una necessità, e implica anche che non si deve mettere in imbarazzo il prossimo.

L’impazienza è inaccettabile, i confronti diretti banditi. Mai pagare separatamente un conto al ristorante, mai fare una gaffe, mai ricevere ospiti in una casa disordinata o ancora peggio sporca, mai porre domande intime.

Mai dimenticare il titolo “dottore” quando si parla con persone colte, mai presentarsi senza dessert quando si è invitati a cena, mai lasciare cibo nel piatto, anche se uno sta per scoppiare. Così gli italiani praticano il culto della bellezza e delle giuste proporzioni”

Insomma, certe osservazioni mi hanno infastidito. Per fortuna in numerosi passaggi Giordano mostra il suo amore per la Sicilia e la sua cultura!

Un altro romanzo un po’ deludente…Speriamo che il prossimo migliori!

VOTO: 6/10

Mario Giordano

è nato nel 1963 a Monaco di Baviera e vive a Colonia. Scrive romanzi, libri per ragazzi e sceneggiature

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!