MIGLIO DAI ROMANI AGLI UCCELLINI

MIGLIO DAI ROMANI AGLI UCCELLINI

Oggi se pensiamo al miglio lo associamo subito al mangime per gli uccellini (il panico!), ma per secoli è stato uno dei pochi cereali consumato dai nostri antenati. Riscoperto da qualche anno, è sempre più spesso protagonista di ricette “gourmet”. Conosciamolo meglio

MIGLIO : CHE COS’E’

E’ un cereale che cresce sia spontaneo che coltivato, appartenente alla famiglia delle Graminacee, il cui nome scientifico è Panicum miliaceum. Le sue pannocchie danno origine a numerosi frutti, detti cariossidi, simili a piccoli granelli lucidi, di forma ovale. A seconda del colore del rivestimento più esterno delle cariossidi si distinguono le varietà BIANCA, GIALLA, NERA E BICOLORE.

CURIOSITÀ

Nelle regioni dell’Italia meridionale, il miglio viene solitamente indicato con il pittoresco vocabolo vernacolare di “Vulpicoca” (Vulp’coc). La radice etimologica del nome dialettale si deve alle caratteristiche inflorescenze paragonabili per forma alla coda della volpe.

La pianta

Ha l’aspetto di sottili canne di altezza variabile dai 50 cm ai 150 cm. Le foglie sono lunghe e lanceolate e, alla fine dell’estate, producono spighe al cui interno si trovano migliaia di piccoli frutti, che vanno decorticati per trovare al loro interno due minuscoli semi duri di colore giallo (quelli che poi si utilizzano).

La specie sarebbe originaria dell’India e la sua coltivazione risale alla Preistoria: in Italia è stato ritrovato in tombe del Neolitico. Largamente utilizzato per l’alimentazione umana all’epoca dei Romani, raggiunse la massima diffusione nel primo Medioevo, durante il quale era considerato un ottimo sostituto della carne nei periodi di astinenza prescritti dalla Chiesa.

Per secoli la polenta di miglio fu un piatto tipico dell’Italia settentrionale, in particolare in Veneto, Lombardia e Trentino.

Nei paesi industrializzati dell’Europa, dell’America, dell’Oceania, questa specie ha perso del tutto importanza e ha una diffusione marginale anche come cereale foraggero. L’unico impiego economico è come componente di mangimi e becchime per i piccoli uccelli.

È invece ampiamente coltivato in aree semidesertiche dell’Asia e dell’Africa

COME SCEGLIERE:

In commercio troviamo il miglio sotto diverse forme:

  • decorticato
  • integrale
  • bruno (forma selvatica del miglio)
  • Fiocchi di miglio
  • Miglio soffiato
  • Snack di miglio
  • Gallette di miglio
  • Bevanda di miglio
  • Farina di miglio..

Il più facile da reperire è senza dubbio il miglio decorticato, che si può acquistare sia sfuso che in sacchetti sottovuoto

CURIOSITÀ

Nel 1374 il miglio salvò Venezia. Durante l’assedio da parte di Genova, infatti, pare che Venezia si sia salvata proprio grazie alle grosse quantità di miglio che conservava nei propri magazzini.

CONSERVARE IL MIGLIO

Come tutti i cereali, il miglio va conservato in un luogo asciutto e al riparo dalla luce

GLI USI IN CUCINA

Nell’alimentazione umana occidentale odierna il miglio ha interesse marginale, venendo impiegato per produrre farine e semole utilizzate soprattutto dalla cucina macrobiotica.

Il miglio in cucina si presta molto bene a realizzare sformati, crocchette o polpette ma si può utilizzare anche per preparare zuppe, primi piatti, ripieni e addirittura dolci

Il valore dietetico è elevato, per il discreto tenore in proteine (11% in peso) (simile a quello del grano), sali minerali e fibra grezza. È inoltre ricco di vitamine A e del gruppo B, specialmente niacina, B6 e acido folico, calcio, ferro, potassio, magnesio e zinco.

Per il suo elevato contenuto di acido silicico, è spesso considerato un vero e proprio prodotto di bellezza per pelle e capelli, unghie e smalto dei denti, stimolandone la crescita.

Il miglio non contiene glutine,  per cui è un indicato per i celiaci o per chi soffre di altre forme di allergie o intolleranze al glutine o al grano.

PROPRIETÀ

E’ un alimento energetico, vitalizzante, digestivo, diuretico, indicato contro debolezza ed anemia. E’ utile anche per rinforzare le unghie e lo smalto dei denti, dare vigore ai capelli e levigare la pelle

Il miglio è ricco di:

  • Magnesio
  • Potassio
  • Calcio
  • Ferro
  • Vitamine del gruppo B
  • Vitamina A ed E
  • Silicio
  • Aminoacidi

Benefici del miglio

  • Ricostituente
  • Energizzante
  • Contrasta astenia, stanchezza e stress
  • Migliora l’aspetto di pelle, capelli, denti e unghie
  • Rafforza il sistema immunitario
  • Diuretico
  • Adatto per lo svezzamento dei neonati
  • Facilmente digeribile ed assimilabile

Valori nutrizionali per 100 g di miglio decorticato:

  • Acqua       8,67 g
  • Energia kcal   378
  • Proteine 11 g
  • Grassi  4 g
  • Fibre   8,5 g
  • Carboidrati     72,8 g
  • Calcio           8 mg
  • Magnesio        114 mg
  • Potassio      195 mg
  • Fosforo            285 mg
  • Ferro            3 mg
  • Tiamina o Vitamina B1    0,421 mg (30,1% RDA)
  • Riboflavina o Vitamina B2       0,29 mg (18,1% RDA)
  • Niacina o Vitamina PP o B3  4,72 mg (26,2% RDA)
  • Acido Pantotenico o Vitamina B5         0,848 mg (14,1% RDA)
  • Piridossina o Vitamina B6       0,384 mg (19,2% RDA)
  • Folati      85 µg (42,5% RDA)
  • Indice glicemico      70
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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!