MARTIN WALLACE E L’AMULETO DEGLI DEI di Stephen Steers

MARTIN WALLACE E L’AMULETO DEGLI DEI. Un libro per ragazzi che racconta la mitologia celtica

Martin Wallace e l’amuleto degli dèi

Autore: Stephen Steers

Editore: Stephen Steers

Pagine: 417 p

Data di uscita: 28 Aprile 2017

 

 

 

 

Martin Wallace: e l’amuleto degli dèi. Descrizione 

“Questa storia ha a che fare con una gemma e con il suo passato… C’è un mondo nascosto intorno a noi. Ma si può scoprire solo se si è davvero pronti a vivere il mondo dei titani…!

Sulle rive di un lago, nell’Irlanda nord orientale, una leggenda narra di una maledizione lanciata da una dea. Da allora, per placare il suo spirito, i popoli chiamarono quelle terre con il nome di Emain Macha, i gemelli di Macha.

Ora qualcuno dovrà fare i conti con quel lontano passato. E con la maledizione che incombe sulla casa che sorge sul quel terreno.

Alle origini del tempo vive una terra misteriosa. I suoi abitanti, i Tworf, la chiamano Terra di Totnes. Laggiù su una roccia sono scolpiti cinque simboli: una fonte battesimale, un albero fiorito, una spada, un innominato ed un drago.

Anno 2015 d.C. Contea di Armagh. Irlanda nord orientale. Martin ed Isabel non sanno ancora che qualcuno li sta cercando per ucciderli. Ma ben presto scopriranno che qualcosa li lega a quel lontano passato. E si ritroveranno coinvolti in una lotta furiosa fra dèi e titani.

Martin Wallace e l’amuleto degli dèi. Breve riassunto e commento personale

La mia passione per i libri a tema mitologico a volte mi gioca brutti scherzi…

Stavolta mi sono fatta abbindolare dal titolo e dalla presentazione, sicuramente scritta meglio del libro. Ma sto divagando. Andiamo per ordine e spieghiamo di che cosa parla questo libro, consigliato “dagli 11 anni”.

LA CONTEA DI ARMAGH E LA DIMORA WALLACE

Martin ha 12 anni e da quasi dieci anni ha perso il padre, scomparso misteriosamente. Vive in una bellissima tenuta nella contea di Armagh, nell’Irlanda del Nord, che anticamente “faceva parte del regno gaelico di Ulaid“, come spiega la prof Maggie Donnie a Martin e alla sua classe.

Il giovane Wallace ha un’unica grande amica, la tosta Isabelle Belfeline, affascinata come lui dai racconti sulle terre in cui vivono. Come molti ragazzi della sua età, è costretto a sopportare le terribili prese in giro dei suoi compagni di scuola, in particolare di Pitt, “il bullo della scuola”.

Pitt non trova di meglio che prenderlo in giro per la posizione della sua casa, sorta sul sito di un antico “forte maledetto”, come dice il perfido ragazzino. Secondo Pitt e il padre, Lord Morsus (detto così perchè è un malevolo pettegolo), Casa Wallace sorgerebbe su Navan Fort, in gaelico Emain Macha (ovvero I gemelli di Macha), un antico forte costruito addirittura dalla dea Macha , che poi vi partorì due gemelli (Emain)

Navan Fort, Emain Macha

Si tratta di un luogo vero, che riveste un ruolo particolare nella mitologia irlandese, specie nel Ciclo dell’Ulster. Emain Macha / Navan Fort è considerato un monumento nazionale. Nonostante l’appellativo inglese “Fort”, forte, non sembra essere stato un sito difensivo ma un luogo rituale e di cerimonie, apparentemente abbandonato dal I secolo d.C.

Tra l’altro Pitt ha poco di cui essere compiaciuto, visto che vive in un luogo ben peggiore, il terribile Haughey’s Fort.

LA RICERCA DELLA VERITÀ

Poco prima della fine delle “tanto agognate vacanze estive”, in un “sabato pomeriggio di inizio settembre”, Isabelle trova in biblioteca un libro che racconta la leggenda legata al civico 3 di Mainmatch Road (nome che, per Isa, deriva da Emain Macha).

Appena i due amici iniziano la lettura del libro, che inizia con la strana frase

“Questa storia ha a che fare con una gemma e con il suo passato… C’è un mondo nascosto intorno a noi. Ma si può scoprire solo se si è davvero pronti a vivere il mondo dei titani…!”

si trovano catapultati dalla biblioteca direttamente nel bosco che sorge vicino Armagh. Da lì, seguendo un sentiero, guidati da uno strano alce gigante, Alfred Musstack, un mago trasformato in animale, arrivano sulle rive del Lago Neagh, di cui avevo sentito parlare per una leggenda legata all’Isola di Man.

Martin Wallace e l’amuleto degli dèi. LA TERRA DEI MEZZOFANTE

Il lago però è solo il portale di accesso alle terre di Re Arlaigh, la Terra di TOTNES. Qui Isabelle e Martin incontrano uno strano essere, che fa venire il mal di testa con i suoi discorsi sconclusionati (ho dovuto rileggere questa parte più di una volta per trovare un senso logico), HERON.

L’essere spiega di essere un mezzofante, prodotto di una maledizione che ha colpito molto tempo prima la sua terra. Presto si scopre che Martin è IL PREDESTINATO, colui, cioè, che potrebbe spezzare la maledizione…

Da questo punto in poi comincia il viaggio vero e proprio, in stile Compagnia dell’Anello, con una scalcagnata combriccola di strani esseri (il più simpatico? Un orco vegetariano!), nella disperata ricerca della Fonte della Verità….

Martin Wallace e l’amuleto degli dèi. UN MINESTRONE

Un libro autoprodotto, occorre sottolinearlo, perché solo così si spiegano i molti errori che si trovano nella versione elettronica che ho letto, e le imprecisioni/ripetizioni.

PER BAMBINI DAGLI 11 ANNI (???)

La trama è affascinante, la storia potrebbe catturarti, perché tanto simile al genere di Rick Riordan, l’autore di Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo, tra gli altri.

Ma….la narrazione risulta complicata per una “vecchietta” come me, figurarsi per un ragazzino di 11 anni!

Si salta di palo in frasca, a tratti sembra che manchino interi paragrafi…le frasi sono smozzicate, persino i caratteri di stampa sono fuori posto. Un esempio: si può scrivere in MAIUSCOLO una frase SUSSURRATA???

Tra l’altro ci sono parti che sembrano prese da Alice nel Paese delle Meraviglie (Re Arlaigh e la sua Regina che giocano a scacchi umani), altre scopiazzate da Biancaneve, altre ancora che sembrano ispirate da Il Signore degli Anelli … Ma veramente insopportabili ho trovato i fastidiosi richiami alla mitologia greco – romana… Insomma, tutti motivi per mollare il libro dopo le prime 40 pagine…

Se però si ha la pazienza di arrivare alla fine, si trova qualche elemento positivo. La trama, innanzi tutto. Non certo originale, ma comunque interessante. E il fascino tutto speciale che da sempre la mitologia celtica esercita, con diversi spunti di approfondimento.

Sono convinta che il libro potrebbe essere molto migliorato, con un bel lavoro di taglio e riassetto. Per il momento, però, e di questo mi dolgo, il mio giudizio può essere a malapena sufficiente.

VOTO : 5/10

 

 

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!