MADAME LE COMMISSAIRE E LA VENDETTA TARDIVA

MADAME LE COMMISSAIRE E LA VENDETTA TARDIVA è il secondo romanzo che Pierre Martin dedica alle indagini del commissario Isabelle Bonnet. Vediamo che cosa ci riserva questa volta Mme le Commissaire!

MADAME LE COMMISSAIRE E LA VENDETTA TARDIVA

Pierre Martin

Titolo originale : Madame le Commissaire und die späte Rache
Prima pubblicazione : 2015
Tradotto da: Roberta Scarabelli

Prima edizione italiana : 2021

Editore : BEAT

Pagine : 269 p.

Genere : noir, poliziesco

Preceduto da : Madame le commissaire e l’inglese scomparso

MADAME LE COMMISSAIRE E LA VENDETTA TARDIVA : il libro

Dopo aver definitivamente lasciato Parigi, il commissario Isabelle Bonnet ha deciso di rimanere a Fragolin, il paesino nel dipartimento del Var, nel Sud della Francia, dove ha trascorso l’infanzia e dove è tornata dopo l’attentato che le ha lasciato profonde ferite nel fisico e nell’animo.

Per farlo ha rinunciato alla sua vita precedente: non è più a capo di una squadra speciale della Police nationale, ma è stata degradata a semplice commissario e ora dirige, come Madame le commissaire, un ufficio di polizia con compiti speciali, occupandosi di vecchi casi irrisolti della zona, i cui dossier da decenni prendono polvere sugli scaffali.

In una notte in cui il Mistral soffia impetuoso, togliendole il sonno, Isabelle si ritrova a camminare lungo la spiaggia senza meta, fino a raggiungere la baia di Pampelonne. Qui, alle prime luci dell’alba, si imbatte nel corpo senza vita di un uomo.

Che a Fragolin sia stato commesso un delitto è già di per sé un fatto insolito, ma a rendere ancora più sconcertante il ritrovamento sono le condizioni del cadavere, su cui l’assassino si è accanito con brutale violenza.

Aiutata dal sous-brigadier Jacobert Apollinaire Eustache, un uomo pieno di fissazioni e bizzarrie ma dalla mente brillante, Isabelle inizia un’indagine che la porterà a scontrarsi con un caso irrisolto avvenuto dieci anni prima in un bosco nei pressi di Fragolin: il feroce omicidio di un uomo trovato supino con un forcone infilato nel petto e delle lettere tratteggiate a pennarello sulla fronte.

Un caso che ha delle inquietanti similitudini con quanto accaduto alla baia di Pampelonne, e che può voler dire solo una cosa: l’assassino è ancora a piede libero.

Secondo volume dei romanzi gialli provenzali con protagonista il commissario Isabelle Bonnet e il suo bizzarro assistente Jacobert Apollinaire Eustache, Madame le commissarie e la vendetta tardiva presenta un’indagine dal ritmo serrato, tra profumo di lavanda, buon cibo francese e paesaggi mozzafiato.

MADAME LE COMMISSAIRE E LA VENDETTA TARDIVA : l’autore

Pierre Martin, pseudonimo di uno scrittore tedesco, ha pubblicato sei romanzi della serie Madame le commissaire.

Isabelle Bonnet e il suo assistente Apollinaire sono diventati in Germania dei veri e propri personaggi di culto, degni di figurare accanto alle più celebri coppie di detective del romanzo poliziesco.

MADAME LE COMMISSAIRE E LA VENDETTA TARDIVA: breve riassunto e commento personale

Isabelle Bonnet ha deciso di restare a Fragolin, “il paesino del dipartimento del Var, nel sud della Francia, dove aveva trascorso l’infanzie e dove era tornata dopo l’attentato” che tanto profondamente l’aveva scossa.

Ha ormai rinunciato a Parigi e alla sua carriera e Maurice Balancourt, il suo capo, per ringraziarla dei tanti servizi resi alla nazione, ha creato per lei un ufficio di polizia con compiti speciali.

ora poteva occuparsi di vecchi casi irrisolti della zona

In una calda notte in cui il Mistral non riesce a farla dormire, Isabelle raggiunge la spiaggia di Pampelonne… E qui “inciampa” nel cadavere di un uomo.

Subito avverte i suoi colleghi, che non sono affatto contenti del suo ritrovamento… Qualcuno le ha forse fatto una soffiata?? Oppure stava già indagando su qualche caso collegato alla vittima?

Isabel non ha alcun caso tra le mani e per questo può permettersi il lusso di trascorrere la mattinata a letto. Addirittura può pranzare con calma insieme alla sua amica Clodine. La loro amicizia è sopravvissuta anche al fatto che Isabelle ha mandato in prigione il fratello di Clodine… Che subito le chiede notizie della sua relazione con il sindaco, Thierry Blés.

Nel suo ufficio di polizia Isabelle è sola, perché Jacobert Apollinaire Eustache è tornato a Tolone, dopo averle dato una grossa mano nel caso precedente. E la donna si sente un po’ persa:

il suo compito era rispolverare vecchi casi mai risolti, i cui colpevoli erano a piede libero

Dove reperire il materiale dei cold cases??? Nel dubbio, meglio chiamare Apollinaire, di nuovo esasperato dal suo orrendo comandante e sul punto di dimettersi.

Isabelle decide di chiedere un altro favore a Balancourt ed ottiene un assistente in pianta stabile! Con grande dispiacere del comandante Bastian.

Intanto scopriamo che la vittima trovata da Isabelle evirata si chiamava Raphael Dubois e aveva in gestione un tratto di spiaggia:

“Era benvoluto da tutti ed aveva un’indole allegra”

L’arrivo di Apollinaire restituisce il sorriso a Isabelle, così felice di rivederlo da abbracciarlo e da invitarlo a pranzo.

Apollinaire riesce a scovare un brutale omicidio avvenuto nei dintorni di Fragolin e ancora rimasto senza colpevole. E’ quello di Jean-Luc Navet…Isabelle chiede subito alla sua fisioterapista, Sylvie, se ne sa qualcosa. E la giovane le spiega che la moglie dell’uomo soffre di Alzheimer.

Apollinaire è davvero in gamba: riesce infatti a scoprire che sulla fronte dell’uomo, l’assassino aveva scritto “Stupratore”. E questo fornisce un movente… Ma Thierry non crede che Navet fosse uno stupratore.

Balancourt intanto le chiede di tenere d’occhio il testimone chiave di un processo, Pierre Leclerc. Un testimone sotto protezione a Fragolin non sembra proprio una trovata geniale… Ed Isabelle è preoccupata.

Intanto, dalla cognata di Navet scopre che l’uomo non era quello stinco di santo dipinto dal sindaco e che l’unica figlia Monique, a 16 anni, era fuggita in Marocco. Mentre tiene d’occhio “Leclerc”, Isabelle inizia a riflettere sulla strana analogia tra l’omicidio Navet e il recente omicidio Dubois.

Entrambi commessi da un mancino e tutti e due forse erano stupratori. Non solo: anche il giorno dell’omicidio di Navet soffiava un violento mistral.

Mentre Isabelle continua a fare ipotesi e a badare a Leclerc, sapendo di avere per le mani un prezioso testimone, gli omicidi proseguono. E “Madame le commissaire” è sempre più sicura: gli omicidi attuali sono legati al caso Navet!

Finale al cardiopalma e davvero commovente… Inattesa la conclusione.

Un giallo davvero appassionante, che ci regala tanti scorci di Provenza e anche qualche gustosa ricetta da provare. Adorabili i personaggi: Isabelle è una donna forte, che è riuscita a farsi strada in un mondo maschile senza rinunciare alla propria femminilità. Il mio preferito è Apollinaire: “imbranato” quanto basta ma estremamente intelligente!

Ve lo consiglio

VOTO: 8/10

Le ricette che proveremo insieme:

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!