L’USO SAPIENTE DELLE BUONE MANIERE (#4)

 L’USO SAPIENTE DELLE BUONE MANIERE è il QUARTO ROMANZO che Alexander McCall Smith dedica alle “indagini filosofiche” di Isabel Dalhousie. Un altro “giallo filosofico” per chi ama i romanzi fuori da ogni definizione !

L’USO SAPIENTE DELLE BUONE MANIERE

Alexander McCall Smith

TITOLO ORIGINALE : The Careful Use of Compliments

Prima pubblicazione : 2007
TRADUZIONE : Giovanni Garbellini
Prima ed. italiana : 2008
Editore: Ugo Guanda Editore
Pagine : 258 p.
Genere : giallo
Preceduto da: Il piacere sottile della pioggia

Seguito da : Pratiche applicazioni di un dilemma filosofico

L’USO SAPIENTE DELLE BUONE MANIERE : PRESENTAZIONE (dal sito dell’editore)

Isabel Dalhousie, riflessiva ma tutt’altro che prudente direttrice della «Rivista di etica applicata», non rinuncia a intervenire nella vita degli altri anche ora che è diventata madre del piccolo Charlie.

Da esponente di una fetta della società edimburghese benestante, le sue avventure hanno come teatro per lo più magioni secolari di ricchi possidenti o, come stavolta, gallerie d’arte, frequentate da collezionisti e pittori.

Capita infatti che, durante un’asta per l’acquisto di un dipinto, Isabel fiuti odor di bruciato. Prima un collezionista le strappa l’oggetto del desiderio a suon di quattrini, poi decide di cederglielo senza colpo ferire.

Strano quel quadro non rifinito, ancor più strano il soggetto: raffigura il punto in cui pare che un gorgo spaventoso abbia ingoiato il suo autore. O forse si è trattato di suicidio?

E poi quel suo giovane fidanzato, bello come un adone, amabilmente gentile, nonché padre amorevole di Charlie, sarà ancora nel cuore della bella nipote di Isabel, la gastronoma Cat, o quest’ultima avrà perdonato l’evoluta zia?

Tanti dilemmi e una sola possibile via d’uscita: ragionare col cervello, ma lasciarsi trasportare dal sentimento…

L’USO SAPIENTE DELLE BUONE MANIERE : l’autore

Alexander (R.A.A.) “Sandy” McCall Smith (Bulawayo, 24 agosto 1948) è uno scrittore e giurista britannico di origini scozzesi. Rinomato esperto di diritto applicato alla medicina e alla bioetica, ha fatto parte di comitati britannici e internazionali. È conosciuto per le sue opere letterarie, in particolar modo per la serie di racconti con protagonista la detective Precious Ramotswe, responsabile della No. 1 Ladies’ Detective Agency.

Cresciuto a Bulawayo , nello Zimbabwe, si trasferisce in Scozia per studiare diritto all’università di Edimburgo. Terminati gli studi, ha insegnato legge all’Università del Botswana. È ritornato a Edimburgo dove vive tuttora. Sposato con Elizabeth, ha due figlie (Lucy ed Emily).

Professore di diritto applicato alla medicina, è stato Presidente del comitato etico del British Medical Journal fino al 2002. È stato anche membro del Comitato internazionale di bioetica dell’UNESCO. 

L’USO SAPIENTE DELLE BUONE MANIERE : I casi di Isabel Dalhousie (Il club dei filosofi dilettanti)

  1. Il club dei filosofi dilettanti (The Sunday Philosophy Club, 2004) (Guanda, 2006 – Tea, 2007)
  2. Amici, amanti e cioccolato (Friends, Lovers, Chocolate, 2005) (Guanda, 2006 – Tea, 2008)
  3. Il piacere sottile della pioggia (The Right Attitude to Rain, 2006) (Guanda, 2007 – Tea, 2009)
  4. L’uso sapiente delle buone maniere (The Careful Use of Compliments, 2007) (Guanda, 2008 – Tea, 2010)
  5. Pratiche applicazioni di un dilemma filosofico (The Comforts of Saturdays, 2008) (Guanda, 2011 – Tea, 2012)
  6. L’arte perduta della gratitudine (The Lost Art of Gratitude, 2009) (Guanda, 2013 – Tea, 2014)
  7. Le affascinanti manie degli altri (The Charming Quirks of Others, 2010) (Guanda, 2014 – Tea, 2015)
  8. Amori perduti di gioventù (The Forgotten Affairs of Youth, 2011) (Guanda, 2017)
  9. (The Uncommon Appeal of Clouds, 2012)
  10. (The Novel Habits of Happiness, 2015)
  11. (A Distant View of Everything, 2017)
  12. (The Quiet Side of Passion, 2018)

L’USO SAPIENTE DELLE BUONE MANIERE : BREVE RIASSUNTO E COMMENTO PERSONALE

Il piccolo Charlie ha tre mesi e Isabel è felice come mai in vita sua

Le pareva quasi un miracolo: poche cellule minuscole che si moltiplicavano, differenziandosi fino a creare un essere capace di pensiero e linguaggio, un individuo dotato di coscienza.

Intanto, seduta nella gastronomia gestita da sua nipote Cat, riflette sulle buone intenzioni delle persone e sulle motivazioni che possono spingerle ad agire male…

Isabel spera di ricucire il rapporto con la nipote, che si era incrinato quando aveva scoperto che la zia non solo aveva una relazione con il suo ex, ma era pure incinta. Ora sembra che Cat sia riuscita ad accettare la relazione, ma è ancora a disagio in presenza di Charlie.

Condivido il pensiero di Isabel :

Possediamo il nostro mondo solo in via temporanea: mettiamo un marchio di proprietà su ciò che ci circonda, attribuiamo nomi familiari alla terra intorno a noi, costruiamo statue che ci diano lustro, ma è tutto destinato a essere spazzato via facilmente, e in men che non si dica. Crediamo che il mondo sia nostro per sempre. E invece siamo solo degli occupanti abusivi.

Tra le numerose passioni di Isabel, c’è quella per la pittura. Decide quindi di acquistare un dipinto di un artista scozzese scomparso qualche anno prima, Andrew McInnes.

Intanto Jamie decide di chiedere a Isabel di sposarlo. Invece di accettare, come sarebbe suo desiderio, Isabel rifiuta, perché sa che non è il momento giusto :

«Provava una certa tristezza all’idea che Jamie avesse seguito il suo consiglio, anche se sapeva che era la cosa giusta. Sarebbe stato un errore accettare di sposarlo. Era quello, in un certo senso, il peso della filosofia: si sapeva bene cosa si doveva fare, ma spesso era l’opposto di ciò che si desiderava davvero».

Sappiamo bene che quando si è troppo felici, qualcosa interverrà a modificare la situazione. Portatrice di cattive notizie è una lettera di Robert Lettuce. Il direttore del comitato di redazione della «Rivista» la informa che sarà rimpiazzata da un certo Christopher Dove.

Sconvolta, Isabel non può fare a meno di pensare che sia tutta una macchinazione dell’ambizioso Dove. Sa però di non potersi piangere addosso. Per lei lo stipendio non era fondamentale per vivere

Cosa si proverà, si chiese, a perdere il lavoro che porta il pane in tavola per la propria famiglia, come capita di continuo alla gente comune?

Solo a pensarci, una nella sua posizione ritornava con i piedi per terra. Non aveva il diritto di autocommiserarsi. 

E poi non riesce nemmeno ad aggiudicarsi il quadro che tanto desiderava… Con sua grande sorpresa, pochi giorni dopo la contatta il suo caro amico Peter Stevenson: l’uomo che si è aggiudicato il dipinto, Walter Buie, vorrebbe rivenderglielo.

Quando poi scopre che anche un altro dipinto di McInnes è in vendita, Isabel si convince che ci sia qualcosa che non quadra. Infatti il suo amico gallerista, Robin McClure, le aveva spiegato che dalla morte del pittore le sue opere non erano state mai messe in vendita.
Ed ora due quadri nel giro di pochi giorni.

Per la curiosità di Isabel è davvero troppo. E così decide di vederci chiaro, anche se gli esperti sono certi che nessuno dei due dipinti sia un falso!

Le indagini di Isabel la portano a scoprire che McInnes era profondamente depresso al momento della scomparsa e che era rimasto vittima del Corryvreckan, un  tratto di mare infido di fronte a Jura, un’isola delle Ebridi Interne.

Come al solito, il povero Jamie si trova coinvolto nel ficcanasare di Isabel e la segue persino nella meravigliosa isola di Jura. Qui Isabel ha dei vecchi amici:

«Si chiamano Fletcher … Conoscevo un po’ Charlie e Rose, ma sono diventata più amica della figlia, Lizzie. È una cuoca eccezionale»

Sarà proprio Lizzie ad accompagnarli in giro per l’isola, mostrando loro la casa in cui Orwell aveva scritto 1984 e permettendo ad Isabel di individuare il luogo in cui McInnes aveva realizzato i suoi quadri… E Isabel si convincerà di averci visto giusto: qualcuno sta creando dei falsi! Che cosa fare adesso? Denunciare il tutto oppure “farsi gli affaracci suoi”???

Con Isabel non c’era niente da fare: non resisteva, doveva rimettere le cose a posto, risolverle. Sembrava quasi che la vita per lei fosse una partita a scacchi, in cui bisognava arrivare sempre all’ultima mossa.

Ma stavolta Isabel riflette più del solito prima di agire. A convincerla sono le sue riflessioni sul menefreghismo. E lei non è capace di restare indifferente!

Umana più del solito, Isabel si concede una piccola vendetta: acquista la ’Rivista di etica applicata’.

E forse Dove non ha tutti i torti quando le dice di non volersi scollare dalla sedia di direttore…

Un altro romanzo che vi consiglio, per le riflessioni che ci ispira e anche per la trama gialla. Questa volta, infatti, Isabel ha davvero un “caso” da risolvere. Anzi, più di uno!

VOTO  : 8 / 10

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!