L’ULTIMA ODISSEA DI JAMES ROLLINS (#15)

L’ULTIMA ODISSEA è il QUINDICESIMO romanzo che JAMES ROLLINS  dedica alle avventure della Sigma Force. Vediamo che cosa accade questa volta ai nostri eroi!

L’ULTIMA ODISSEA

JAMES ROLLINS

Titolo originale : The Last Odyssey

Prima Pubblicazione :  2020

Traduttore: Paolo Falcone

Prima edizione italiana : 2020
Editore: Casa Editrice Nord
Pagine: 456 p.

Genere : thriller, avventura

Preceduto daIL SEGRETO DELL’INQUISITORE

L’ULTIMA ODISSEA : presentazione (dal sito dell’editore)

Ogni mito nasconde un fondo di verità. Ma a volte la verità può uccidere

Roma, 1515. Curiosando tra i manoscritti conservati negli Archivi Vaticani, Leonardo da Vinci s’imbatte in un meraviglioso codice arabo, un trattato d’ingegneria meccanica risalente al IX secolo. Al suo interno, sono contenute una mappa del Mediterraneo e una traduzione dell’XI canto dell’Odissea, in cui si narra la discesa di Ulisse nel Tartaro…

Groenlandia, oggi. La missione della squadra di ricerca capitanata dalla dottoressa Elena Cargill è fare luce su una scoperta eccezionale: una nave d’epoca medievale sepolta sotto il ghiaccio. Nella cabina del comandante, Elena scova uno strano manufatto d’oro, di chiara fattura araba, che sembra essere una sorta di mappa meccanica. Ma, prima che lei possa analizzare quel reperto, un commando armato li attacca e uccide i suoi colleghi…

Washington, oggi. La Sigma Force è in stato di massima allerta: la figlia del senatore Cargill è scomparsa, ed è compito di Painter Crowe e della sua squadra riportarla a casa sana e salva. Gray Pierce si lancia subito sulle tracce dei rapitori, in un folle inseguimento attraverso il Mediterraneo, e a poco a poco intuisce che quegli uomini stanno ripercorrendo l’antica rotta battuta da Ulisse per raggiungere il Tartaro cantato da Omero, un luogo che scienziati e sovrani hanno cercato invano per secoli, attratti dalla promessa di un potere al di là di ogni immaginazione.

Le porte dell’inferno stanno per aprirsi…

L’ULTIMA ODISSEA : l’autore 

James Rollins, conosciuto anche come James Clemens, pseudonimo di Jim Czajkowski (Chicago, 20 agosto 1961), è uno scrittore statunitense. Attualmente residente a Sacramento, in California. Dopo aver svolto la professione di veterinario, a un certo punto della sua vita, ha deciso di anteporre al lavoro le sue tre grandi passioni: la speleologia, le immersioni subacquee e, soprattutto, la scrittura.

Fin dal suo esordio, si è segnalato nel campo del romanzo d’avventura, raggiungendo un notevole successo di pubblico e di critica. Il New York Times lo ha definito il miglior autore internazionale di thriller.

Nel 2007 è stato ingaggiato per adattare in un romanzo il film di Spielberg Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo (vedi QUI)

L’ULTIMA ODISSEA : LE AVVENTURE DELLA SIGMA FORCE

  1. La città sepolta (Sandstorm, 2004), Editrice Nord
  2. La mappa di pietra (Map of Bones, 2005), Editrice Nord
  3. L’ordine del sole nero (Black Order, 2006), Editrice Nord
  4. Il marchio di Giuda (The Judas Strain, 2007), Editrice Nord
  5. L’ultimo oracolo (The Last Oracle, 2008), Editrice Nord
  6. La chiave dell’Apocalisse (The Doomsday Key, 2009), Editrice Nord
  7. Il tempio del Sole (The Skeleton Key, 2011) (novella), Editrice Nord
  8. Il teschio sacro (The Devil Colony, 2011), Editrice Nord
  9. L’oro perduto (Tracker, 2011) (novella), Editrice Nord
  10. L’eredità di Dio (Bloodline, 2012), Editrice Nord
  11. L’occhio dell’inferno (The Eye of God, 2013), Editrice Nord
  12. Estinzione (The Sixth Extinction, 2014), Editrice Nord
  13. Labirinto d’ossa (The Bone Labyrinth, 2015), Editrice Nord
  14. L’isola del vulcano ((Crash and Burn, 2016) racconto
  15. La settima piaga (The Seventh Plague, 2016), Editrice Nord
  16. Ghost ship (racconto, 2017)
  17. La corona del Diavolo (The Demon Crown) Editrice Nord
  18. Il segreto dell’inquisitore (Crucible) Editrice Nord
  19. L’ultima Odissea (2020)
  20. PASSAGGI SEGRETI (2021)

L’ULTIMA ODISSEA : breve riassunto e commento personale

Non ho capito bene come mai ma da qualche mese mi sto imbattendo in romanzi e saggi che parlano dell’Odissea o dell’Iliade… Forse inconsciamente è stata proprio la lettura di questo romanzo di Rollins a spingermi su questa strada.

Ho apprezzato questo romanzo davvero tanto, perché, al di là delle rocambolesche avventure dei protagonisti, l’autore mi fornisce tanti spunti di approfondimento. E, ormai lo avrete capito, per me ogni libro è soltanto il punto di partenza per un viaggio che mi porta spesso lontano e non sempre si conclude con la fine del libro. Anzi: direi quasi mai!

E una frase del libro esprime bene quello che è il mio pensiero:

«devi cercare la conoscenza ovunque tu possa acquisirla»

Nella nota storica introduttiva, per esempio, Rollins ci spiega quanto ci sia di vero dietro i poemi omerici. Infatti per molto tempo gli storici hanno negato l’esistenza di Troia.  Invece alla fine del XIX secolo, il tedesco Heinrich Schliemann trovò le rovine di un enorme insediamento, che fu identificato come la città perduta di Troia.

E così, da un giorno all’altro, il mito è diventato Storia.

Per quanto riguarda l’Odissea, che narra del grande eroe di guerra Ulisse e del suo insidioso viaggio di ritorno a Itaca, la sua isola natale, durato ben dieci anni,  ancora oggi storici e archeologi cercano di ricostruire e identificare i luoghi menzionati nel poema. 

E ormai sono in molti a ritenere che Iliade e Odissea  ci forniscano informazioni preziose su un periodo storico noto come Medioevo ellenico, un’epoca turbolenta che ha visto il collasso delle tre civiltà dell’Età del Bronzo: i Micenei in Grecia, gli Ittiti in Anatolia e gli Egizi in Egitto.

Recenti scoperte hanno dimostrato che la regione del Mediterraneo è stata sconvolta da una serie di scontri così diffusi che alcuni storici hanno definito la Guerra di Troia la «guerra mondiale zero».

Secondo molti storici, fu una quarta civiltà a sconfiggere le tre precedenti civiltà fu una quarta, poi scomparsa senza lasciare traccia.

Alla nota storica segue un’altrettanto interessante nota scientifica, in cui Rollins ci spiega come l’uomo sia sempre alla ricerca di mezzi che migliorino la nostra esistenza:

sembra che, quando la fiamma dell’innovazione si spegne in una parte del mondo, essa si riaccende in un’altra.

Purtroppo, la necessità che più di ogni altra ha prodotto invenzioni e innovazioni è la guerra.

Il romanzo inizia a Roma, nel dicembre 1515, con Leonardo da Vinci pronto ad accompagnare papa Leone X a Bologna per incontrare Francesco I, re di Francia.

Il re francese, che di recente aveva saccheggiato Milano, conosce bene il talento di Leonardo e vuole commissionargli una grande opera per celebrare la vittoria francese:

un leone meccanico d’oro  in grado di camminare autonomamente e il cui petto si aprisse a rivelare un mazzo di gigli, simbolo della monarchia.

Per poter accontentare il sovrano, Leonardo deve consultare “IL LIBRO DELLA CONOSCENZA DEGLI INGEGNOSI DISPOSITIVI MECCANICI”, che il suo apprendista è riuscito a scovare nella biblioteca. Come spiega al giovane Francesco, l’opera è stata scritta tre secoli prima, da Ismail al-Jazari, artista geniale e capo ingegnere del palazzo di Artuklu. 

Per aiutarlo ad accontentare il bellicoso re francese, il Papa in persona ha un grosso regalo per Leonardo, un libro che proviene direttamente dal Sacro Scrigno, la biblioteca privatissima del Papa.

«La Chiesa ne è entrata in possesso al tempo della prima crociata», spiegò il santo padre. «Si tratta di una raccolta di congegni meccanici redatta in Persia nel IX secolo di nostro Signore. Ho pensato che potesse tornarvi utile, esattamente come il volume trovato dal vostro apprendista.»

Autori dell’opera sono i «Banū Mūsā», «I Figli di Mosè». Leonardo sa bene chi siano

«I Banū Mūsā erano tre fratelli persiani vissuti quattro secoli prima di al-Jazari. Quest’ultimo li cita nel suo libro come fonte d’ispirazione. Credevo che non esistesse più nessuna copia di questa loro opera». …

Si narra che questi tre fratelli abbiano raccolto e preservato per decenni opere romane e greche.

 I tre fratelli non erano interessati esclusivamente al sapere scientifico. Infatti il loro libro comprende una traduzione dell’Odissea:

 «Ma perché questo libro era infilato tra le pagine di un antico volume persiano di congegni meccanici?»

Il Papa ha una risposta :

«Questa parte del poema epico narra del viaggio di Ulisse nell’Ade, il regno dell’omonimo dio e di Persefone».

Sembra che i Banū Mūsā stessero provando a costruire uno strumento che li conducesse all’inferno e ci sarebbero riusciti…

Ed eccoci quindi al presente, in Groenlandia, nel Fiordo di Sermilik. La dottoressa Elena Cargill, figlia del senatore del Massachussets Kent Cargill, è appena arrivata in Groenlandia, direttamente dal suo scavo nel nord dellì’Egitto. Una sua collega, le ha chiesto di analizzare una scoperta appena fatta:

Fidati, lo devi vedere. Potresti riscrivere la Storia.

E così il giorno prima era partita alla volta di Reykjavík e da lì era poi arrivata a Tasiilaq, un piccolo villaggio sulla costa sudorientale della Groenlandia.

E adesso è in barca con tre sconosciuti, il climatologo canadese Douglas McNab, il geologo Conrad Nelson e il pilota inuit John Okalik. Stanno navigando nei pressi dell’ Helheim, uno dei ghiacciai che si muove più velocemente al mondo: percorre circa trenta metri al giorno.

McNab fa parte dell’ operazione IceBridge della NASA, che utilizza radar, altimetri laser e telecamere ad alta risoluzione per monitorare i ghiacciai della Groenlandia.

Con grande sorpresa, Elena scopre che la loro meta è l’interno del ghiacciaio, il cui nome significa “Regno di Hel”, l’equivalente norreno di Ade. Secondo gli inuit l’Helheim è maledetto e credono che in esso dimorino i tuurngaq, gli ’spiriti omicidi’.

Il distacco di un grosso blocco di ghiaccio dall’Helheim ha rivelato un largo canale di disgelo e non solo!

Infatti nel “cuore di Hel”, Elena si trova davanti un’enorme imbarcazione, probabilmente un sambuco arabo del IX secolo:

E’ un sambuco, uno dei più grandi dau del mondo arabo…un raro mercantile oceanico”.

L’esplorazione dell’imbarcazione solleva molti interrogativi. Ancora più strano del ritrovamento, è la presenza sulla nave di un solo corpo: che fine ha fatto il resto dell’equipaggio?

E che cosa contengono le enormi giare di terracotta conservate sulla nave?

Nella cabina del comandante, poi, il comandante stringe tra le mani una scatola di metallo. Quando la aprono, con sconcerto Elena si rende conto che si tratta di una mappa.

Questi marinai hanno navigato al di là dei confini della loro mappa. Ma per quale motivo? Erano forse esploratori in cerca di nuove terre? Erano stati portati fuori rotta? Stavano fuggendo da una minaccia?

Sulla parte superiore della mappa, un astrolabio sferico. Un rumore di spari interrompe la loro esplorazione…

Intanto sono arrivati a Reykjavík Joe Kowalski e la sua nuova compagna, Maria CrandallScopriamo così che è stata Maria a chiamare Elena. E una telefonata di Painter Crowe avverte i due che Elena è in grave pericolo.

«Dovete raggiungere la Groenlandia il prima possibile»

Sta infatti per scatenarsi una violenta tempesta, un piteraq. Intanto nel ghiacciaio Nelson propone di consegnare a chi li ha attaccati la mappa d’oro.

«Dateci l’Atlante delle Tempeste e non vi sarà fatto nulla!»

Ma davvero vogliono solo quella?

Nella stiva Elena osserva le grosse giare e sente un debole picchiettio. Sembrava che al suo interno ci fosse qualcosa.

Quando Mac lascia cadere la scatola, le giare iniziano a rompersi e fuoriesce un liquido nero e oleoso, attraversato da verdi rigagnoli fosforescenti.

Elena prova a consegnare la scatola a quello che sembra il leader del gruppo, una donna, ma in quel momento dalle giare escondo centinaia di creature simili a granchi

Sono congegni meccanici che solo la sostanza scura riesce a tenere lontani. Elena viene trascinata via mentre i suoi compagni di viaggio vengono attaccati.

Intanto Maria e Kowalski arrivano in Groenlandia e scoprono che il tunnel che dava accesso al ghiacciaio è stato fatto saltare da un sottomarino. Un testimone ha anche visto Elena salire a bordo del sottomarino ma non si sa nulla degli altri membri della spedizione.

«Se non sono morti, saranno rimasti intrappolati in quell’ammasso di ghiaccio»

Ma il giovane Nuka sa che esiste una via per entrare nel ghiacciaio ed è intenzionato a fare il possibile per salvare suo nonno, John Okalik. Kowalski è pronto:

«Vengo con te, ragazzino… Se c’è anche una sola possibilità che quei tre siano vivi, li tirerò fuori da lì a costo di usare un escavatore»

Ovviamente Maria non si tira indietro e Joe non ci prova nemmeno a dissuaderla. Così Maria e Nuka riescono a salvare Mac e John. Per Nelson è invece tardi. MacNab può raccontare che gli uomini che li hanno attaccati erano arabi e cercavano la mappa d’oro, oltre all’astrolabio rimasto nelle sue mani.

Mentre Kowalski e Maria sono in azione, a Washington Grayson Pierce e Seichan fanno i genitori di Jackson Randall, che ormai ha cinque mesi.

A interrompere la loro routine è una telefonata che richiama Pierce in servizio.

Elena intanto è arrivata alla sua destinazione, la Turchia, e ha scoperto che il pacchetto preso dal cadavere del comandante contiene una traduzione dell’Odissea e il testamento del quarto figlio di Mose.

Grayson invece scopre che a volerlo sul caso è stato padre Finn Bailey, per conto del Vaticano.

Per aiutarli, Bailey ha coinvolto anche monsignor Sebastian Roe, che richiama subito a Pierce il suo caro amico Vittorio Veroni.

Come spiega Roe, l’astrolabio è la chiave per far funzionare la mappa, che probabilmente conduce alla fonte del carico trasportato dalla nave ritrovata tra i ghiacci. Gli autori della mappa hanno chiamato quel luogo Tartaro…

Inizia così una disperata lotta contro il tempo per riuscire a localizzare questo misterioso luogo prima dei membri della misteriosa setta dei Figli di Musa, intenzionati a purificare il mondo con le fiamme dell’inferno… 

Insieme ai nostri eroi seguiremo la rotta tracciata da Ulisse, che li porterà attraverso il Mediterraneo sulle tracce dei misteriosi “Popoli del mare”.

Un libro che si legge tutto d’un fiato, che ci affascina con le sue descrizioni e le sue spiegazioni che non solo non appesantiscono il racconto ma lo rendono ancora più intrigante!

Vi consiglio questo romanzo, che vi terrà compagnia in un caldo pomeriggio estivo!

VOTO : 8 / 10

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!