Lenticchie stufate come contorno di cotechino o salsicce

Lenticchie stufate con salsicce: un classico per preparare le lenticchie

Ormai possiamo rilassarci: il menu è stato stabilito e possiamo approfittare per scoprire altri modi per cucinare le lenticchie.

La “stufatura” è uno dei metodi più classici. Ed un motivo c’è: le lenticchie cucinate in questo modo sono deliziose!

Vediamo insieme come preparare questo piatto

  • Preparazione: 10 minuti + l'ammollo delle lenticchie Minuti
  • Cottura: Minuti
  • Difficoltà: Bassa
  • Porzioni: 4 Persone
  • Costo: Economico

Ingredienti

  • 250 g Lenticchie secche
  • 1 rametto Rosmarino
  • 2 spicchi Aglio
  • 1 Peperoncino (Facoltativo)
  • 1 cucchiaio Concentrato di pomodoro
  • q.b. Olio extravergine d'oliva
  • q.b. Sale
  • 1 carota
  • 1 cipolla

Preparazione

    • Per preparare le lenticchie stufate mettete per un’ora le lenticchie in ammollo in acqua fredda, quindi rinnovate l’acqua, aggiungete un rametto di rosmarino, uno spicchio d’aglio e fatele lessare per 15 minuti.
    • Scolatele ed insaporitele in un soffritto preparato con carota e cipolla tritate finemente insieme al rosmarino e allo spicchio di aglio rimasto.
    • Bagnate quindi le lenticchie con un mestolino di brodo e conditele con sale, pepe macinato oppure peperoncino, il concentrato di pomodoro.
    • Lasciatele cuocere a fuoco basso finché risulteranno piuttosto asciutte.
    • Servitele come accompagnamento del tradizionale cotechino oppure insieme a delle salsicce rosolate in padella

Note

LENTICCHIE STUFATE: UN’IDEA IN PIÙ

Prima di soffriggere il trito di carota e cipolla, rosolate in padella 50 g di guanciale tagliato a striscioline sottili.

Quando il guanciale sarà ben dorato, aggiungete il trito di carota e cipolla e procedete come nella ricetta principale

LENTICCHIE STUFATE. LA STUFATURA

La stufatura consiste in una cottura, più o meno prolungata secondo le caratteristiche dell’alimento, a temperatura relativamente bassa, in un recipiente con coperchio che mantenga e diffonda dolcemente il calore.

I cibi stufati cuociono così utilizzando i propri liquidi e grassi naturali, senza la necessità di molto condimento e senza dispersione di valori nutrizionali, che rimangono nel sugo di cottura; inoltre, cuocendo dolcemente in recipiente chiuso, gli alimenti assorbono in profondità gli aromi, mentre il liquido di cottura si insaporisce ed arricchisce con i grassi e i solubili rilasciati dai cibi stessi.

UN PO’ DI ETIMOLOGIA

Il verbo “stufare ” deriva probabilmente dalla stufa con la quale i nostri nonni usavano riscaldare gli ambienti, soprattutto la cucina: utilizzando il calore dolce e continuo della stufa era possibile effettuare la cottura di molti alimenti, realizzando così anche un sensibile risparmio di combustibile!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!

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