LE SPEZIE PIÙ DIFFUSE NELLA CUCINA ITALIANA dalla R alla S

LE SPEZIE PIÙ DIFFUSE NELLA CUCINA ITALIANA dalla R alla S

Prosegue il viaggio nel mondo delle spezie. Dopo aver parlato in breve delle spezie dalla A alla C, e di quelle comprese tra la G di Ginepro e la P di peperoncino, passiamo ora  a quelle comprese tra la R di Rafano e la S di SESAMO!

LE SPEZIE PIÙ DIFFUSE NELLA CUCINA ITALIANA dalla R alla S

⇒ RAFANO

Si tratta della radice carnosa di una pianta erbacea perenne, l’Armoracia rusticana. Detto anche barbaforte, si può trovare fresco (intero o grattugiato) oppure secco (in polvere o in fiocchi). In commercio si trovano anche creme e salse già pronte.

  • GLI USI

In cucina si possono consumare le foglie piccole e tenere, in insalata.

La radice invece può essere cucinata per preparare salse, sia crude che cotte.

Grattugiato o in polvere, si aggiunge a stufati, salsicce, contorni di verdure. In particolare, il rafano è usato per preparare una salsa molto famosa, la salsa cren, ottima come accompagnamento di roast-beef e pesci affumicati.

Molto usato nella cucina tedesca e del Nord Europa, in Italia è particolarmente diffuso nel Triveneto e in alcune zone della Basilicata, dove si prepara la famosa rafanata, una specie di frittata con uova, formaggio, salsiccia e, naturalmente, radice di rafano.

  • LE PROPRIETÀ

Oltre che in cucina, il rafano è noto anche per i suoi utilizzi terapeutici. Gli sono attribuite proprietà antiscorbutiche (per il contenuto di vitamina C), anticatarrali e depurative. Nella medicina naturale è

 

considerato un valido aiuto in caso di inappetenza, cattiva digestione  e stanchezza.

La scienza sta indagando in particolare sulle sue caratteristiche antibatteriche e antinfiammatorie.

ATTENZIONE: Il rafano è  sconsigliato per chi soffre di gastrite, ulcera e disturbi renali.

⇒  SEMI DI FINOCCHIO

Sono i FRUTTI essiccati del comune finocchio (Foeniculum vulgare). Di forma allungata, hanno un colore che può variare dal verde chiaro al marrone. Il sapore ricorda molto quello dei semi di anice.

Sono considerati una spezia, da utilizzare in cucina per insaporire i nostri piatti e per preparare pane, crackers e grissini.

  • GLI USI

Come accennato poco fa, i semi di finocchio sono ottimi per insaporire minestre, brodi di pesce e salse. Si possono però usare anche per condire piatti a base di pesce, di agnello o di maiale. Donano poi un aroma delicato all’impasto del pane e a numerosi salumi tradizionali, come la finocchiona toscana

  • LE PROPRIETÀ

Da sempre, i semi di finocchio sono considerati utili per chi soffre di problemi intestinali. Essi infatti riducono il gonfiore, aiutano a digerire e eliminano gas e crampi intestinali.

Sono inoltre dei potenti antinfiammatori, grazie ai numerosi antiossidanti che contengono, e diuretici (per le grandi quantità di potassio). Grazie alla grande quantità di fibre in essi presente, infine, aiutano a ridurre il colesterolo

⇒ SEMI DI PAPAVERO

Sono i semi di diverse varietà di papavero, in particolar del Papaver nigrum e del Papaver setigerum. Hanno l’aspetto di semini duri, con colore che va dal bianco al nero. Ricchissimi di oli essenziali, erano utilizzati già dagli antichi Egizi per insaporire dolci e pani.

I semi di papavero sono un ingrediente piuttosto comune nelle cucine del Nord Europa, ma ormai sono apprezzati e utilizzati anche in Italia, sia come ingrediente che come condimento.

  • GLI USI

Si possono cospargere su pane e biscotti prima della cottura, aggiungere ai ripieni di torte dolci o salate, ma anche nei purè o nelle insalate di verdura.

Sono perfetti anche come condimento per le paste fresche, come ad esempio nei CASUNZEI friulani.

Vi ricordate la torta di cocco con tahina e semi di papavero? vedi QUI

  • LE PROPRIETÀ

Come tutti i semi oleosi, i semi di papavero sono ricchi di grassi “buoni”, soprattutto acido oleico e acido linoleico, due sostanze note per l’effetto benefico sulla salute cardiovascolare.

Contengono, inoltre, un buon quantitativo di minerali e vitamine, soprattutto calcio, manganese, rame, potassio, ferro, vitamine del gruppo B e vitamina E.

Grazie alle note qualità sedative, i semi di papavero possono essere considerati un rimedio naturale contro ansia, stress e insonnia. Rappresentano una buona fonte di fibre vegetali e sono pertanto utili per preservare la regolare funzionalità intestinale.

⇒ SEMI DI SESAMO

Sono i semini dei frutti di una pianta erbacea annuale originaria dell’India, il Sesamum indicum.

Si conservano conservati essiccati o tostati; a seconda del trattamento, i semini appariranno di colore più chiaro o con tonalità più scura (sesamo bianco o sesamo nero).

Il sesamo non contiene glutine e quindi è perfetto per la preparazione di alimenti per celiaci. In vendita si può trovare anche sotto forma di pasta (tahine).

I semi di sesamo sono ricchi di olio. L’olio di sesamo viene estratto e usato a scopi industriali; in alcune nazioni dell’Asia (Giappone, Corea, Cina, India) è usato anche per l’alimentazione umana.

  • GLI USI

Sono tipici di un pane siciliano e sono l’ingrediente base di diversi dolci, dal croccante alle halva (vedi QUI). Dai semi di sesamo in Oriente si ricava da secoli un olio, utilizzato a scopo alimentare, che ormai si trova anche qui da noi (io l’ho acquistato in un ipermercato della zona).

Si possono usare nella preparazione di panature e per gratinare le verdure, oltre che come condimento di piatti a base di pasta o di riso, in zuppe e minestre.  Dal Giappone si è diffusa anche qui da noi la ricetta per preparare il Gomasio con i semi di sesamo, un’ottima alternativa al sale da cucina. Ne riparleremo presto.

Infine essi possono rappresentare un integratore naturale di calcio, nella quantità di due cucchiaini al giorno, precedentemente tostati e ben masticati.

  • LE PROPRIETÀ

Ricchissimi di antiossidanti, i semi di sesamo sono un’ottima fonte di numerose vitamine e sali minerali. Il loro contenuto di lignani permette il controllo della pressione sanguigna, con effetti anti-ipertensivi. L’assunzione di semi di sesamo è benefica per le ossa, migliora le funzioni del fegato, è efficace nella rimozione dei vermi intestinali, riduce i reumatismi e i dolori articolari, stimola la circolazione e contribuisce a migliorare la digestione.

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!