L’ assassinio di Socrate
Marcos Chicot
Traduttore: A. C. Cappi
Editore: Salani
Prima pubblicazione italiana: 2017
Pagine: 731 p
L’ assassinio di Socrate. Descrizione
Il filosofo che cambiò il mondo. Un’oscura profezia. Un intrigo storico ambientato nel secolo più appassionante della Grecia classica
Grecia, V secolo a.C. Un oscuro oracolo predice l’assassinio di Socrate. Tra lo sconcerto dei suoi amici e seguaci, il filosofo sembra essere l’unico a non avere paura.
In che modo questo terribile vaticinio si interseca con la condanna a morte da parte del suo stesso padre di un neonato spartano, un bambino dagli occhi quasi trasparenti?
Mentre la guerra tra Atene e Sparta insanguina la Grecia, i destini di uomini politici, artisti e filosofi si intrecciano a quelli delle persone comuni: soldati che combattono fino allo stremo delle forze, madri che lottano per difendere i propri figli, giovani amanti disposti a tutto per salvare il loro amore…
L’ assassinio di Socrate. L’autore
Marcos Chicot, nato a Madrid nel 1971, sposato, con due figli, è laureato in Psicologia Clinica e in Economia e Psicologia del Lavoro e ha lavorato come manager in varie aziende.
È autore de Il teorema delle menti e L’assassinio di Pitagora. Con L’assassinio di Socrate (Salani, 2017) è stato finalista al prestigioso Premio Planeta.
L’ assassinio di Socrate. Breve riassunto e commento personale
«Socrate è uno dei personaggi più importanti di ogni tempo, al punto che i filosofi che lo precedettero sono chiamati Presocratici, sottolineando in questo modo che nella storia del pensiero e, pertanto, dell’umanità, Socrate segna un prima e un dopo.
Nel romanzo ho fatto il possibile per mostrare gli elementi principali conosciuti della sua vita e della sua filosofia. Di fatto, come avveniva anche nel mio romanzo, ‘L’assassinio di Pitagora’, il titolo non è solo una metafora della trama, ma contiene un paradosso, dato che la mia intenzione reale non è di assassinare, bensì di resuscitare questi filosofi straordinari»
Questo scrive alla fine del libro l’autore, per illustrarci lo scopo del suo libro. Beh, con me è perfettamente riuscito nel suo intento. Infatti la lettura di questo romanzo mi ha spinto a riguardare parecchi temi, che non affrontavo dal liceo!
Sapete che ho fatto mio il motto socratico “So di non sapere“, per cui potrete immaginare la mia gioia quando ho ricevuto in regalo questo libro! Ma torniamo al romanzo. Intanto vi ricordo che Socrate nacque ad Atene nel 470 – 469 a.C. e lì morì nel 399 a.C.
Socrate: qualche dato biografico
La vita di Socrate si svolge dunque nel periodo della maggiore potenza ateniese ma anche del suo declino.
Il padre di Socrate, Sofronisco, fu uno scultore del demo di Alopece. Sua madre, Fenarete, sarebbe stata una levatrice.
Socrate visse durante un periodo di transizione, dall’apice del potere di Atene fino alla sua sconfitta per mano di Sparta nella guerra del Peloponneso (404). Dopo la sconfitta s’insediò ad Atene un regime oligarchico e filo-spartano. Dopo appena un anno, il governo dei Trenta tiranni decadde e s’instaurò un governo democratico conservatore formato da esiliati politici, guidato da Trasibulo.
Egli giudicò Socrate un nemico politico per i rapporti che aveva avuto con Alcibiade, suo scapestrato discepolo e presunto amante, accusato di avere tradito Atene per Sparta.
Ma torniamo al romanzo di Chicot
L’ORACOLO DI DELFI (Prima parte)
Il libro inizia nel 437 a.C. e troviamo Socrate in ansia per il suo caro amico Cherefonte, recatosi a Delfi per consultare la Pizia, la sacerdotessa di Apollo che conosce il futuro. Secondo Socrate, però (p.7)
«Consultare il futuro era sempre pericoloso»
Come mai dopo 35 anni di vita Cherefonte aveva deciso di compiere quel viaggio? Non certo per se stesso (p. 8):
«E’ di Socrate che devo domandare al Dio»
Socrate e Cherefonte si conoscono da quando, a sette anni, “avevano cominciato a studiare con lo stesso pedagogo” e il filosofo era sempre stato al fianco dell’amico, che non aveva avuto una vita facile.
I QUESITI DI CHEREFONTE
«Vi è un uomo più sapiente di Socrate?», chiede innanzitutto l’ateniese. «No»,risponde la sacerdotessa.
«Che morte attende Socrate?» è la domanda cruciale e pericolosa. Infatti, come sa bene Cherefonte (p. 15):
«Pretendere di conoscere il segreto della morte, spesso, comportava conseguenze funeste»
La risposta della Pizia lo lascia sconvolto (p.16):
«La sua morte sarà violenta per mano dell’uomo dallo sguardo più chiaro».
E ben presto qualcuno “dallo sguardo più chiaro” entrerà a far parte della vita dei due amici.
UN BAMBINO FORTUNATO
Eurimaco, intanto, caro amico di SOcrate e Cherefonte, di ritorno da Argo con la moglie incinta, viene aggredito da alcuni ladri e perde sia la moglie che il figlioletto. Per un caso della sorte, però, trova un neonato, che era stato abbandonato dagli Spartani perché “non perfetto”. Lo salva e decide che lo alleverà come suo figlio, dandogli il nome di suo padre, Perseo.
OCCHI INQUIETANTI (Seconda parte : 430 – 429 a. C.)
Il piccolo Perseo ha gli occhi più chiari che Cherefonte abbia mai visto e gli lascia sempre un profondo senso di inquietudine. A nulla valgono le raccomandazioni di Socrate a non lasciarsi condizionare dall’assurdo oracolo. Per tutta la sua vita, Cherefonte guarderà con diffidenza Perseo, condannandolo a priori.
Mentre Socrate combatte a Potidea, dove salva la vita di Alcibiade, ad Atene scoppia la peste, che, tra le numerose vittime, avrà anche Pericle.
La Storia è tante storie
La vicenda privata dei protagonisti si intreccia con i grandi eventi storici, mentre le loro vite incrociano quelle dei Grandi, di coloro che la Storia ricorda.
Troviamo così i nostri che combattono nelle battaglie della Guerra dei Peloponneso, oppure che discutono delle decisioni dei Trenta Tiranni, mentre le donne vivono all’ombra dei loro mariti, affrontando tragedie che sembrano piccole rispetto ai fatti riportati nei libri di storia.
Perseo ha anche modo di vincere un’Olimpiade, sconfiggendo proprio il suo fratellastro spartano, di cui ignora l’esistenza!
Un viaggio affascinante nella Grecia del V secolo, che si concluderà con il processo a Socrate e il suo rifiuto di sottrarsi all’ingiusta condanna. Troppo tardi, infatti, Perseo comprenderà il vero significato del vaticinio di Delfi…
IN CONCLUSIONE
Chicot è riuscito ad intrecciare molto abilmente fantasia a realtà, consegnandoci una storia che tiene con il fiato sospeso fino all’ultimo.
L’autore ha realizzato un grande affresco storico, un romanzo corale in cui Socrate è solo uno dei protagonisti. Spesso infatti divide la scena con gli altri personaggi, storici o di fantasia che siano.
Abbiamo così modo di appassionarci alle vicende di Perseo e Cassandra, di apprezzare Santippe ed ammirare Deianira. E abbiamo anche la possibilità di odiare con tutte le nostre forze i cattivi, Aristone e Anito, due esseri veramente spregevoli.
Credo di non aver mai trovato personaggi più raccapriccianti di questi due, che ho detestato con la stessa violenza.
Un romanzo bellissimo, che si legge tutto d’un fiato, nonostante sia abbastanza corposo.
Come sempre interessanti le spiegazioni che Chicot offre tra un capitolo e l’altro, che ci permettono di comprendere meglio certi concetti presenti nel libro.
VOTO : 9 / 10