In questo racconto, troviamo Petri protagonista di un caso che gli piomba l
L’ apparenza inganna giudice Petri
Gianni Simoni
L’ apparenza inganna giudice Petri. Descrizione
In questo racconto, troviamo Petri protagonista di un caso che gli piomba letteralmente addosso, suo malgrado: il suo vicino di casa, per giunta il solo che gli fosse simpatico e che frequentasse, sia pur con molta discrezione, è scomparso.
E la moglie si rivolge a Petri perché faccia pressione sulla Polizia affinché non archivi il caso. Così insieme al compagno di indagini, e amico, il commissario Miceli, l’ex giudice comincia a indagare e, più per caso che per metodo, giunge a una soluzione del tutto inaspettata.
Al suo fianco, immancabile, l’amatissima moglie Anna, presenza discreta, come sempre, ma insostituibile.
L’ apparenza inganna giudice Petri. Breve riassunto e commento personale
Un racconto breve che si legge tutto d’un fiato, in mendo di mezz’ora, ma che comunque ha il pregio di farti trascorrere del tempo in completo relax.
Inoltre fa un po’ il punto sulla situazione, raccontandoci chi sono i due protagonisti. Scopriamo così che Petri, in pratica, ignora i suoi condomini e l’unico con cui tratta è il ragionier Giorgio Bassi, “un funzionario di banca sulla quarantina” (p. 11), che delega a rappresentarlo alle assemblee condominiali.
«A Petri il ragioniere era stato sempre simpatico, trattandosi di persona intelligente, fantasiosa e dotata di uno spiccato senso dell’umorismo»
La moglie del ragioniere, la signora Luigia, invece…. (p.12)
«tanto era affabile e aperto lui, quanto arcigna e limitata si era mostrata la moglie….una donna gretta, razzista, appartenente alla destra più ottusa».
La domanda sorge spontanea: come mai il Bassi l’ha sposata? Quando Anna gli comunica che Bassi è scomparso, il giudice non può che pensare che se la sia data a gambe levate, “non potendone più” della donna.
Ma la signora Bassi vuole parlargli e Petri accetta di aiutarla a ritrovare il marito, scomparso ormai da tre giorni. Pragmatica, la Luigia (p. 15):
«Se è vivo, voglio che si faccia il possibile per ritrovarlo; se è morto, voglio una tomba su cui piangere».
CARTOLINA DA PAOLINA
Nel libro che il ragioniere stava leggendo, Petri trova una cartolina:
«Un paesino su un’altura che dominava una piccola valle»
Scopre che la cartolina l’ha inviata la cameriera dei Bassi, che aveva lasciato Brescia per tornarsene al suo paesello nel Sud Italia.
Prima stranezza: secondo il portiere, Bassi è scomparso giovedì e non mercoledì (p.19):
«Non posso sbagliarmi, perché era la sera della partita di Coppa Campioni e, siccome il ragioniere ed io tifiamo per la stessa squadra, si è fermato un attimo per commentare che, di lì a due ore, saremmo stati tutti e due incollati al televisore»
Eppure anche il collega di Bassi conferma che è scomparso da mercoledì! L’uomo ha notato che il ragioniere, da qualche mese (p. 21),
«Era più allegro del solito…Un giorno se ne uscì con la frase che l’amore può sbocciare anche a quarant’anni»
Seconda stranezza: Bassi riceveva in ufficio lettere personali, “almeno due o tre alla settimana. L’ultima lettera era arrivata il giorno dopo la scomparsa ed era stata rispedita al mittente. Inoltre, due giorni prima di sparire, aveva prelevato venticinquemila euro….
La cartolina è stata spedita da un paesino “nell’entroterra di Sorrento“.
VIAGGIO IN COSTIERA
D’accordo con la moglie, Petri decide di raggiungere la Costiera Amalfitana, per indagare un po’… Le scoperte di Petri saranno stupefacenti!
