LA VALLE DEL BAZTAN

 LA VALLE DEL BAZTAN, L’ABRUZZO SPAGNOLO

Vi confesso che leggendo i romanzi della Trilogia del Baztàn, ho pensato che avrebbero tranquillamente potuto essere ambientati in Abruzzo. Boschi rigogliosi e ricchi di fascino misterioso…montagne maestose, silenziose guardiane delle vicende umane…abitanti temprati dall’ambiente difficile eppure generosi e laboriosi…

Insomma, non sembra anche a voi l’Abruzzo?
Per meglio comprendere i romanzi che compongono la trilogia ho cercato notizie sui luoghi, anche perché estremamente ricchi di fascino. Vi basti sapere che Amaia, la protagonista della serie, vive a Pamplona, famosa in tutto il mondo per la corsa dei tori!

Geografia

La valle del Baztan si trova sui Pirenei, al confine con la Francia e ad una manciata di Km dal “Mare Cantabrico”, ovvero dal Golfo di Biscaglia. Ha una superficie di 364 chilometri quadrati. Ne fanno parte quindici località: Oronoz-Mugaire, Arraioz, Irurita, Almandoz, Berroeta, Aniz, Ziga, Lekaroz, Gartzain, Elbetea, Arizkun, Azpilikueta, Erratzu, Amaiur ed Elizondo, capoluogo della valle.

(l’immagine è tratta dal sito del turismo della Navarra)

 

Terra di nobiluomini e di emigranti arricchitisi in America

Gli emigranti tornarono in patria con grandi fortune, che investirono nella costruzione di splendide dimore, che ancora si possono ammirare.

Il panorama è costellato di monasteri e ponti medievali su fiumi dal corso tortuoso, da incantevoli prati, colline e boschi suggestivi, monumenti megalitici e grotte…

Pellegrini, streghe e contrabbandieri vi hanno lasciato la loro impronta. Oggi si possono seguire le loro orme su diversi itinerari:

  • il Cammino di Santiago nel Baztán,
  • l’itinerario delle streghe,
  • il sentiero dei contrabbandieri che collega le grotte di Urdax, Zugarramurdi e Sara.

In comune con l’Abruzzo ha anche l’ottima cucina e le tradizioni conservate nel corso del tempo.

Molti casolari sono stati trasformati in accoglienti case rurali dove il visitatore può conoscere da vicino il carattere gentile della gente della valle di Baztán e i loro usi e costumi.

SU E GIU’ PER LA VALLE e LA SUA STORIA

L’impronta della storia è presente in ogni angolo della valle. I gruppi di dolmen di Izpegi o i megaliti di Erratzu-Alduides testimoniano l’esistenza di insediamenti preistorici. Le numerose torri fortificate e i palazzi dei capostipiti delle casate più importanti ricordano i continui scontri di frontiera del tardo Medioevo.

Per la loro singolarità spiccano: la casa Jaureguizar ad Arraioz, un palazzo-fortezza ora adibito a struttura alberghiera, come il palazzo degli Ursúa ad Arizkun, i palazzi Jarola ed Ascoa ad Elbete, il palazzo Arizkunenea (adibito a Casa della Cultura) o la casa Puriosenea (che ospita il museo etnografico della valle) ad Elizondo.

Un altro aspetto importante di questa valle è il rapporto con il Cammino di Santiago. I pellegrini provenienti da Bayonne (Francia) attraversavano i Pirenei occidentali dal colle di Dantxarinea e si addentravano in questa valle. Sono muti testimoni di quell’epoca costruzioni quali la chiesetta rurale di Santiago ad Azpilikueta o l’ospedale dei pellegrini ad Elizondo.

L’arte religiosa del Baztán è caratterizzata dalla monumentalità e da alcune opere di grande valore. Tra esse, ricordiamo la chiesa cinquecentesca di San Lorenzo a Ziga. (dal sito della Navarra)

MITI, LEGGENDE …

In questa valle, le leggende e i personaggi mitologici spesso si mescolano con quelli reali, come si apprende leggendo i libri della Redondo. Nel primo volume Il guardiano Invisibile, si parla del mistero del Basajaun, un mitologico guardiano della Valle del Baztàn. Nel secondo romanzo, Inciso nelle ossa, la Redondo ci parla  degli agotes, un’etnia dalle origini incerte che si può scoprire ad Arizkun, dove si può visitare la Casa-Museo Gorrienea, dedicata proprio alla vita degli agotes.

… E CURIOSITÀ

  • Nella valle di Baztán si parla normalmente euskera (lingua basca).
  • Si conserva un ricco patrimonio folcloristico e sono stati conservati strumenti musicali ancestrali quali la txalaparta. Resistono al tempo anche le danze ballate al suono del txistu e del tamburello in occasione delle feste.
  • Le appassionanti partite alla pelota basca attraggono ancora migliaia di fanatici tifosi e la curiosità dei turisti.
  • Dai romanzi della Redondo, che sono un vero e proprio atto d’amore per la  sua terra, scopriamo anche che ad Elizondo si produce il migliore cioccolato alle nocciole di tutta la Navarra. Se ne può sentire il profumo invitante passeggiando per le sue stradine nelle vie della località. È praticamente impossibile resistere a questa dolce tentazione.

IL BASAJAUN

Basajaun è, nella mitologia basca, lo spirito protettore del bosco. Ha forma umana, con il corpo ricoperto di peli ed una barba molto lunga. Abita nelle grotte o nei boschi, e protegge le greggi di bestiame.

Mette in guardia i pastori quando si sta avvicinando un pericolo (una tempesta o dei lupi), emettendo urla e fischi. In cambio, i pastori lasciano pezzi di pane che Basajaun raccoglie mentre questi dormono.

Inoltre insegna agli esseri umani competenze circa l’agricoltura e la lavorazione del ferro.

Non vi ricorda lo Yeti???

 

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!