La morte segue i magi
Hans Tuzzi
Editore: Bollati Boringhieri
Anno edizione: 2009
Pagine: 309 p
La morte segue i Magi – Descrizione
Che cosa è vero? Che cosa è falso? Domande che in questa nuova indagine il commissario Melis si ripete con insistenza.
Dopo aver assistito casualmente alla conversazione di una coppia di mezza età, si è ritrovato di fronte all’uomo, cadavere, in obitorio. Omicidio? E, se sì, che c’era di falso nell’ordinata vita di Walter Cenzatti, restauratore, per causare una morte così violenta?
Ancora: è vero che Leone Maggi era un falsario, ma è proprio vero che è stato ucciso per questo?
Passando dal pubblico al privato, è vero che la sua compagna, Fiorenza, sta attraversando un brutto momento sul lavoro, ma non sarà che anche il loro rapporto è un po’ stanco?
Non è affatto falso, invece, dire che quella giovane restauratrice conosciuta durante l’inchiesta…
LA MORTE SEGUE I MAGI – LA TRAMA
Milano, 1984 . Il commissario Melis indaga sulla morte, apparentemente fortuita, di un restauratore di opere d’arte, Walter Cenzatti. L’uomo è stato trovato affogato in un laghetto di un giardino pubblico milanese.
Mentre la sua squadra è indaffarata nella cattura di un pericoloso camorrista, Melis sembra concentrato piuttosto su questa morte solitaria. Sospetta che si tratti di un assassinio premeditato e non di un banale incidente, come i primi superficiali rilievi fanno pensare.
I suoi sospetti trovano conferma quando viene scoperto un secondo cadavere, quello di un ex falsario redento, Leone Maggi, ucciso con una stilettata alla gola nel suo appartamento.
Rilevati alcuni curiosi indizi, lasciati di proposito intorno al morto, il commissario non fatica ad individuare anche una possibile connessione tra le due uccisioni. Le due vittime sono coinvolte nel ritrovamento di due preziose opere d’arte, un dipinto di Rembrandt e un libro medievale di preghiere.
Tutte e due le opere d’arte raffigurano la “Adorazione dei Magi”. Entrambe stanno per essere vendute da una prestigiosa casa d’aste di Londra.
L’indagine prosegue nel mondo dei cultori d’arte e antichità, tra critici accademici in costante contrapposizione tra loro, colti studiosi, abili contraffattori, ricchi collezionisti, case d’aste e nobili decaduti. Intanto nuove e sempre più illustri uccisioni vengono a complicare l’indagine.
Sullo sfondo di una città uggiosa e fredda, il commissario assiste, semplice spettatore, allo sviluppo degli eventi.
In parallelo alla vicenda delittuosa si racconta anche della vita privata del protagonista. La sua relazione con Fiorenza vive infatti un momento di crisi. Mentre Melis indaga e si allontana spiritualmente da lei, la donna attraversa un momento professionale molto difficile. Deve infatti assistere all’acquisizione della sua piccola casa editrice da parte di un colosso nazionale, i cui spregiudicati manager manifestano scarso interesse per la conservazione della raffinata e colta (ma scarsamente redditizia) linea editoriale che Fiorenza ha per tanti anni personalmente curato.
La morte segue i Magi – La mia opinione
Ancora una volta, Tuzzi ci offre un libro giallo colto e raffinato, con numerosi spunti di riflessione e tracce di approfondimento. Ormai avrete capito: mi piace molto questo autore e lo leggo avidamente.
Adoro i libri che vanno OLTRE, che ti permettono di imparare qualcosa al di là del romanzo stesso. E questo non fa eccezione.
Un romanzo giallo nello stile di Hans Tuzzi. Molta parte del racconto è dedicata alle vicende private dei protagonisti e all’erudizione pura e semplice.
Tanti gli spunti di riflessione che si trovano nel romanzo, con un colpevole che è facilmente individuabile fin dall’inizio, con le sue motivazioni che ce lo fanno risultare simpatico nonostante il suo ergersi a giudice supremo. No, non vi dico chi sia. Dovrete leggere il romanzo, se volete sapere il suo nome.
VOTO: 9/10
Per l’approfondimento vi rimando ad un articolo separato, per non appesantire troppo questo. Cliccate QUI se volete sapere tutto sulla leggenda dei Magi, sulla Befane e … sulle ricette del libro
