La morte al cancello (# 4 I casi di Petri & Miceli) di Gianni Simoni

La morte al cancello è il quarto romanzo de I casi di Petri & Miceli. Scritto da Gianni Simoni nel 2011, scopriamo di che cosa parla

La morte al cancello

 Gianni Simoni

Editore:TEA
Anno edizione: 2011
Pagine: 373 p.

La morte al cancello. Descrizione

I corpi privi di vita di due senzatetto vengono ritrovati nella periferia di Brescia. La ricca e bella moglie di un medico molto in vista nella città viene barbaramente uccisa davanti a casa sua.

Due casi di omicidio apparentemente lontanissimi, ma entrambi molto scomodi perché attirano l’attenzione pubblica.
Due casi che scottano sulla scrivania del commissario Miceli. Ma anche questa volta Miceli non sarà solo a sbrogliare l’intricata matassa: al suo fianco, oltre ai collaboratori più fidati troveremo l’ex giudice Petri, che, assetato di giustizia e insofferente della sua altrimenti noiosa vita da pensionato, non esita a buttarsi in una nuova indagine.
Ma se il primo caso sembra non trovare risposta – chi poteva avercela con due barboni che non avevano mai dato fastidio a nessuno? – il secondo parrebbe averne troppe, perché molti potevano avere interesse a togliere di mezzo la bella signora – il marito, dall’alibi zoppicante, l’amante troppo giovane per lei, il marito dell’amica assetato di soldi…

La morte al cancello. L’autore:

Gianni Simoni è nato a Brescia nel 1938 ed è stato magistrato sia a Brescia, che a Milano dal 1967, affrontando processi importanti per criminalità organizzata, terrorismo ed intrecci tra politica e malaffare. Risiede a Milano dal 1985.

Ha sostenuto l’accusa per l’omicidio di Giorgio Ambrosoli e condotto l’inchiesta giudiziaria sulla morte di Michele Sindona nel carcere di Voghera (a cui nel 2011 ha dedicato il saggio “Il caffè di Sindona” scritto insieme all’ex magistrato e docente di tecniche dell’investigazione Giuliano Turone).

Ha deciso di approfittare del prepensionamento iniziando a scrivere romanzi gialli. Finora ha pubblicato una ventina di libri che costituiscono due serie: una ambientata a Brescia con il commissario Miceli e l’ex giudice Petri e l’altra ambientata a Milano con protagonista Andrea Lucchesi, ispettore dalla pelle nera (con padre toscano e madre eritrea).

⇔ Le indagini del commissario Miceli e l’ex giudice Petri

  1. Un mattino d’ottobre, 2007
  2. Commissario domani ucciderò Labruna, 2010
  3. Lo specchio del barbiere
  4. La morte al cancello
  5. Pesca con la mosca
  6. Il ferro da stiro, 2012
  7. Chiuso per lutto, 2013
  8. L’apparenza inganna, giudice Petri, 2013
  9. Troppo tardi per la verità
  10. La scomparsa di De Paoli
  11. Fiori per un Vagabondo 2016

⇔ Le indagini di Andrea Lucchesi

  1. Piazza San Sepolcro, 2012
  2. Il filosofo di via del Bollo, 2013
  3. Sezione Omicidi (2013)
  4. Contro ogni evidenza, 2014
  5. Omicidio senza colpa, 2015
  6. Tiro al bersaglio, 2017

La morte al cancello. Breve commento personale

Due barboni, Giovita e Gaspare, vengono avvicinati da uno sconosciuto. In cambio di parecchi soldi, l’uomo propone ai due vagabondi di uccidere una donna, descritta da una foto e un indirizzo.

A lavoro concluso, i due riceveranno cinquemila euro a testa. La donna che viene uccisa è la moglie di un famoso medico, il professor Anselmi.

TROPPI MORTI A BRESCIA…

La donna viene trucidata davanti al cancello della sua villa e, pochi giorni dopo, vengono ritrovati i cadaveri dei due senzatetto.

Miceli si ritrova così a dover indagare su due delitti inspiegabili e, almeno all’apparenza, molto diversi.

PETRI, AIUTACI TU!

Per fortuna che c’è Petri! Insieme, Miceli e Petri riflettono, analizzando anche i più minuscoli dettagli. Se, infatti, per il primo delitto ci sono almeno tre possibili colpevoli (un marito dall’alibi zoppicante, un ex amante giovane e arrampicatore sociale, un avido e violento amico di famiglia finito in guai finanziari), l’omicidio dei due barboni sembra proprio non avere motivazioni.

Il commissario e l’ex giudice, nonostante i diversi metodi d’azione, si confrontano e uniscono le forze. Perché la cosa importante è che “Giustizia sia fatta”.

Sempre e comunque.

Un libro appassionante, che si legge tutto d’un fiato!

VOTO : 9 / 10

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!