La memoria del topo di Michael Connelly (#1 Harry Bosch)

La memoria del topo. Il primo romanzo di Michael Connelly con protagonista Hieronymous “Harry” Bosch

La memoria del topo

Autore: Michael Connelly

Traduttore: M. C. Pasetti

Editore: Piemme

Titolo originale: The black echo

1ª ed. originale: 1992

Pagine: 441 p.

 

 

 

 

La memoria del topo. Descrizione

La morte di Billy Meadows sembra un caso facile da risolvere, troppo facile.  Il suo cadavere riverso in un condotto abbandonato, la siringa ancora piantata nel braccio.

Ma c’è qualcosa che non convince Harry Bosch, detective della divisione Hollywood, la fogna della polizia di Los Angeles.

Troppe coincidenze, e le coincidenze Bosch lo sa, non esistono.

Dietro quella morte che in troppi vorrebbero liquidare come un banale caso di overdose, si nasconde ben altro.

Sin dalle prime indagini, Bosch scopre collegamenti con una clamorosa rapina che aveva coinvolto anche l’FBI e intuisce una rete di corruzione, violenza e vendette.

La memoria del topo. Il titolo

Stavolta il titolo merita una spiegazione, perché mi ha incuriosito parecchio sin dalla prima volta che avevo letto questo libro, una ventina di anni fa.

Topi”  (tunnel rats) nella guerra del Vietnam, erano chiamati i soldati di un reparto speciale dell’esercito statunitense, addestrati a stanare i Vietcong dai loro nascondigli sotterranei.

Di questo particolare corpo aveva fatto parte anche un giovanissimo Bosch.

Il titolo originale, The Black Echo, fa invece riferimento alle missioni nelle gallerie e l’atmosfera che vi regnava (buco nero, lo chiama Bosch).

La memoria del topo. Breve riassunto e commento personale

Harry Bosch (p. 15)

« non arrivava al metro e ottanta ed era piuttosto snello….il grigio che gli spruzzava i capelli era più fitto sul lato sinistro della testa. Gli occhi castano scuro raramente tradivano emozioni o intenzioni»

Hollywood, domenica 20 maggio (le indagini durano dal 20 al 28 maggio).

Il detective Harry Bosch viene svegliato nel bel mezzo dei suoi incubi da una telefonata del suo sergente. Crowley lo informa che a Lake Hollywood è stato ritrovato un cadavere all’interno di una tubatura della diga del Mulholland (pag 10).

Chiunque Bosch incroci sulla scena del crimine gli ripete che sicuramente si tratta di un tossicodipendente morto di overdose. Ma, quando nota l’assenza di impronte all’interno del condotto ed un dito spezzato post-mortem, Bosch comincia a pensare che qualcosa non quadri.

UN TOPO ROSSO E BLU

E ne ha la conferma quando riconosce la vittima dal suo tatuaggio, un topo, sorridente e ritto sulle zampe posteriori, con una pistola in una zampa e una bottiglia nell’altra.

La vittima è Billy Meadows, commilitone di Harry 20 anni prima in Vietnam. Bosch lo aveva sentito l’anno prima, quando lo aveva aiutato ad entrare in un centro di recupero per veterani.

Da allora, Meadows si era apparentemente ripulito e conduceva una vita tranquilla.

Il veterano e il trasferimento

Per saperne di più sul detective Bosch  dobbiamo arrivare a p. 49, dove scopriamo che aveva lavorato alla DRO (Divisione Rapine-Omicidi) per quasi 10 anni ma “non ci metteva più piede da quando, 10 mesi prima, era stato sospeso e poi trasferito alla Divisione Hollywood”.

La visita all’appartamento di Meadows lo porta a scoprire una ricevuta di un banco dei pegni. Quale sorpresa per Bosch trovare il Banco derubato! E manca solo il braccialetto di giada che il suo ex commilitone aveva impegnato…

LA RAPINA IN BANCA

Incuriosito, Bosch scopre che il braccialetto faceva parte della refurtiva di una rapina in banca(p. 51), “avvenuta mentre lui scontava il mese di sospensione per il caso del Fabbricatore di bambole” ed era in Messico (il caso del “Fabbricatore di bambole” o Bambolaio, come verrà chiamato nelle successive traduzioni, verrà raccontato in dettaglio in “La bionda di cemento”, terzo romanzo della serie).

Del furto si occupa l’FBI (secondo la complicata legge americana, l’FBI interviene solo in caso di crimini federali, che coinvolgono cioè più stati dell’Unione).

RISULTATI DELL’AUTOPSIA

Intanto l’autopsia dimostra che Bosch aveva visto giusto. Meadows è stato ucciso dopo essere stato immobilizzato con una pistola elettrica (che 25 anni dopo chiamiamo TASER)

LUNEDÌ 21 MAGGIO: arriva la cavalleria!

Bosch è contattato dall’FBI ed “invitato” a lasciar perdere. Conosciamo la nemesi di Bosch, il vice – capo Irvine Irving, che spesso, nei successivi romanzi, si metterà sulla strada del nostro eroe solitario. Secondo Irving, Bosch “non fa parte della Famiglia”, cioè del Corpo di Polizia. Un maneggione, per essere gentili…

Ma ad aiutare Harry è proprio “il nemico”, una bellissima (e quando mai!) agente dell’FBI, Eleanor Wish (ricordatevi questo nome!). Perché sin da subito è chiaro che Bosch non è uno abituato a lasciar perdere..

LA GIUSTIZIA SECONDO BOSCH

Il nostro detective, infatti, vuole sempre risolvere i suoi casi. Perché tutte le vittime, anche quelle che vivono ai margini della società, sono importanti e meritano giustizia…

Insieme ad Eleanor Bosch si scontrerà con “la ragione dello Stato”, che vorrebbe nascondere le protezioni offerte a discutibili personaggi vietnamiti subito dopo la caduta di Saigon

E le connivenze sono continuate…Chi sarà la talpa dei criminali? Si nasconde tra gli uomini della Polizia o negli uffici dell’FBI…

…e quando tu pensi che tutto sia risolto…colpo di scena finale!

VOTO: 9/10

Un romanzo ad alto tasso di adrenalina, che ci fa comunque conoscere uno spaccato di storia americana molto poco edificante…

La memoria del topo. La guerra del Vietnam

Per noi è solo il soggetto di tanti film. In realtà il conflitto del Vietnam ha segnsenzaato un’intera generazione, proprio come il conflitto iracheno attuale.

Il tema ricorre spesso nella serie. In effetti potremmo dire che Bosch soffre della sindrome da stress post – traumatico.

Ho trovato molto interessante un articolo (vedi QUI), che spiega bene il clima di quegli anni e la tragedia di un’intera generazione, come pure quello pubblicato sul Post per i 40 anni dalla fine del conflitto (vedi QUI), definito uno dei più sanguinosi del Novecento.

 

 

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Pubblicato da lacuocaignorante

Lacuocaignorante è una grande curiosona ed ama cucinare, leggere, viaggiare. In una vita precedente (ovvero prima del matrimonio) ero un ingegnere meccanico. Oggi mi occupo del mio Maritozzo e dei nostri tre gatti, insegno materie scientifiche, realizzo siti internet e continuo ad istruirmi!